Dottrina Mitterrand: differenze tra le versioni

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[[File:Sandro Pertini e Mitterrand.jpg|thumb|[[François Mitterrand]] (a destra) con [[Sandro Pertini]] (a sinistra) nel 1982.]]
La '''dottrina Mitterrand''' è stata una politica relativa al [[diritto d'asilo]] in [[Francia]] enunciata dal presidente francese in un discorso al ''Palais des Sports'' di [[Rennes]] il 1º febbraio 1985.
 
== Storia ==
IlLa dottrina prende il nome del presidente socialista francese [[François Mitterrand]]. Il presidente si opponeva a certi aspetti della [[leggi speciali|legislazione anti-terrorismo]] approvata in Italia negli anni '70 e '80, che ha creatocrea lo status di "[[collaboratore di giustizia]]" (noto comunemente come ''pentito''), simile al ''crown witness'' inglese o al [[Witness Protection Program]] negli Stati Uniti, in cui è consentito a persone accusate di crimini di diventare testimoni per lo Stato e, eventualmente, di ricevere una riduzione della pena e una protezione.
La dottrina prende il nome del presidente socialista francese [[François Mitterrand]] e fu adottata dal consiglio dei ministri il 10 novembre [[1982]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1044_01_1982_0246_0004_14998694/ Breccia a Parigi nel diritto d'asilo]</ref>: «La Francia valuterà la possibilità di non estradare cittadini di un Paese democratico autori di crimini inaccettabili», nel caso di richieste avanzate da Paesi «il cui sistema giudiziario non corrisponda all'idea che Parigi ha delle libertà»<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1019_01_1984_0227_0004_22775922/ Attentati e minacce in Francia dopo l'estradizione di 3 baschi]</ref>.
 
Il presidente francese si opponeva a certi aspetti della [[leggi speciali|legislazione anti-terrorismo]] approvata in Italia negli anni '70 e '80, che ha creato lo status di "[[collaboratore di giustizia]]" (noto comunemente come ''pentito''), simile al ''crown witness'' inglese o al [[Witness Protection Program]] negli Stati Uniti, in cui è consentito a persone accusate di crimini di diventare testimoni per lo Stato e, eventualmente, di ricevere una riduzione della pena e una protezione.
La legislazione italiana prevedeva inoltre che, se un imputato fosse in grado di esercitare la sua difesa tramite i suoi avvocati, un processo tenutosi in ''[[contumacia]]'' non avrebbe avuto bisogno di essere ripetuto se questi fosse stato alla fine arrestato. La procedura italiana in ''contumacia'' è stata confermata dalla [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] (CEDU).
 
LaPrima dottrinadella prendesua il nomeenunciazione del presidente1985, socialistala francesedottrina [[FrançoisMitterand Mitterrand]]era egià fustata adottata dal consiglio dei ministri il 10 novembre [[1982]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1044_01_1982_0246_0004_14998694/ Breccia a Parigi nel diritto d'asilo]</ref>: «La Francia valuterà la possibilità di non estradare cittadini di un Paese democratico autori di crimini inaccettabili», nel caso di richieste avanzate da Paesi «il cui sistema giudiziario non corrisponda all'idea che Parigi ha delle libertà»<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1019_01_1984_0227_0004_22775922/ Attentati e minacce in Francia dopo l'estradizione di 3 baschi]</ref>.
La dottrina Mitterrand è stata ''de facto'' abrogata nel 2002, sotto il governo di [[Jean-Pierre Raffarin]], quando [[Paolo Persichetti]] è stato estradato dalla Francia. Il [[Consiglio di Stato della Repubblica francese|Consiglio di Stato francese]] l'ha dichiarata priva di effetti giuridici nel 2003, concedendo l'estradizione di [[Cesare Battisti (1954)|Cesare Battisti]].
 
== L'enunciazione della dottrina ==
La dottrina Mitterrand era tesa a non concedere l'[[estradizione]] a persone imputate o condannate, in particolare italiani<ref>[https://www.corriere.it/romano/10-02-03/01.spm Sergio Romano, "LA DOTTRINA MITTERRAND E I TERRORISTI ITALIANI", Corriere della Sera, 3 febbraio 2010]</ref>, ricercati per «atti di natura violenta ma d'ispirazione politica», diretti contro qualunque Stato, purché non diretti contro lo Stato francese, qualora i loro autori avessero rinunciato a ogni forma di violenza politica, concedendo di fatto un [[diritto d'asilo]] a ricercati stranieri che in quel periodo si rifugiarono in Francia. Questa prassi era basata su dichiarazioni orali di Mitterrand, e - secondo vari giuristi - si poneva in contrasto con le obbligazioni internazionali della Francia derivanti dalla vigenza di svariati trattati.
 
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|titolo= "Dottrina Mitterrand" e "Dottrina Spataro" |editore = [[Carmilla on line]]|data = 12 aprile 2004|accesso = 20-1-2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090122012103/http://www.carmillaonline.com/archives/2004/04/000700.html|dataarchivio = 22 gennaio 2009
}}</ref>, in particolare il [[processo 7 aprile]], ma non venne mai trasposta in alcun provvedimento avente una qualche efficacia o validità giuridica.
 
Nel caso di rifugiati italiani, tale prassi veniva giustificata con una presunta "non conformità" della [[Anni di piombo#Le leggi speciali|legislazione italiana]] agli standard europei, soprattutto per quanto concerneva le leggi speciali, l'uso della carcerazione preventiva e il rapporto con i collaboratori di giustizia.
 
== L'enunciazione della dottrina ==
Mitterrand ha definito la sua dottrina durante un discorso al ''Palais des Sports'' di [[Rennes]] il 1º febbraio 1985. Mitterrand tuttavia escludeva da questa tutela coloro che avevano commesso un "terrorismo sanguinario, attivo, reale".
Nel suo discorso, Mitterrand dichiarava:
<blockquote>''«Oui, j'ai décidé l'extradition, sans le moindre remords, d'un certain nombre d'hommes accusés d'avoir commis des crimes. Je n'en fais pas une politique. Le droit d'asile, dès lors qu'il est un contrat entre celui qui en bénéficie et la France qui l'accueille, sera toujours et a toujours été respecté; il n'était d'ailleurs pas demandé, dans la circonstance, en temps utile. Je refuse de considérer a priori comme terroristes actifs et dangereux des hommes qui sont venus, particulièrement d'Italie, longtemps avant que j'exerce les responsabilités qui sont miennes, et qui venaient de s'agréger ici et là, dans la banlieue parisienne, repentis... à moitié, tout à fait... je n'en sais rien, mais hors du jeu. Parmi eux, sans doute une trentaine de terroristes actifs et implacables. Ce sont justement ceux qu'on ne contrôle pas, c'est-à-dire qu'on ne sait pas où ils sont ! On dit qu'ils sont en France ? La France est quand même un pays –&nbsp;sans que je puisse préjuger en quoi que ce soit de ce qui se passera demain&nbsp;– dans lequel on a connu une trace moins sanglante qu'ailleurs, même si elle est encore trop sanglante. Mais je dis hautement: la France est et sera solidaire de ses partenaires européens, dans le respect de ses principes, de son droit: elle sera solidaire, elle refusera toute protection directe ou indirecte pour le terrorisme actif, réel, sanglant<ref name=IFM>[http://www.mitterrand.org/spip.php?article160 La France, l'Italie face à la question des extraditions], [[Institut François-Mitterrand]], 17 juin 2004</ref>»''.</blockquote>
 
<blockquote>''« Sì, ho deciso l'estradizione, senza il minimo rimorso, di un certo numero di uomini accusati d'aver commesso dei crimini. Non ne faccio una politica. Il [[diritto d'asilo]], essendo un contratto tra chi ne gode e la Francia che l'accoglie, è sempre stato e sempre sarà rispettato; del resto non era stato, in questa circostanza, richiesto in tempo utile. Mi rifiuto di considerare a priori come terroristi attivi e pericolosi degli uomini che sono venuti, in particolare dall'Italia, molto tempo prima che esercitassi le prerogative che mi sono proprie, e che si erano appena ritrovati qui e là, nella banlieu parigina, pentiti... a metà, di fatto ... non saprei, ma fuori dai giochi. Tra di loro, senza dubbio, una trentina di terroristi attivi e implacabili. Sono quelli che non controlliamo, nel senso che non sappiamo dove siano! Si dice che siano in Francia? La Francia è comunque un paese - non potendo dire come sarà domani - dove c'è stata un'esperienza meno sanguinosa che altrove, anche se comunque troppo sanguinosa. Ma io dico chiaramente: la Francia è e sarà solidale coi suoi alleati europei, nel rispetto dei suoi principi, del suo diritto: sarà solidale, rifiuterà ogni protezione diretta o indiretta del terrorismo attivo, reale, sanguinario. ».''</blockquote>
 
Il 21 aprile 1985, al 65º congresso della [[Ligue des droits de l'homme|Lega dei diritti umani]] (LDH), Mitterrand dichiarava che i criminali italiani che avevano rotto con il loro passato violento ed erano fuggiti in Francia sarebbero stati protetti dall'estradizione in Italia:
 
<blockquote>''"«(...) i rifugiati italiani che hanno preso parte in azioni terroristiche prima del 1981 (...) hanno rotto i legami con la macchina infernale a cui hanno partecipato, hanno iniziato una seconda fase della loro vita, si sono integrati nella società francese (...) Ho detto al governo italiano che erano al sicuro da qualsiasi sanzione di estradizione"''.<ref>''Les réfugiés italiens (...) qui ont participé à l'action terroriste avant 1981 (...) ont rompu avec la machine infernale dans laquelle ils s'étaient engagés, ont abordé une deuxième phase de leur propre vie, se sont inséré dans la société française (...). J'ai dit au gouvernement italien qu'ils étaient à l'abri de toute sanction par voie d'extradition (...)».''</ref></blockquote>
 
La dottrina Mitterrand è stata ''de facto'' abrogata nel 2002, sotto il governo di [[Jean-Pierre Raffarin]], quando [[Paolo Persichetti]] è stato estradato dalla Francia. Il [[Consiglio di Stato della Repubblica francese|Consiglio di Stato francese]] l'ha dichiarata priva di effetti giuridici nel 2003, concedendo l'estradizione di [[Cesare Battisti (1954)|Cesare Battisti]].
==Italiani che hanno beneficiato della dottrina Mitterrand==
{{L|politica|settembre 2017}}
[[File:Battisti Nov 2009.jpg|thumb|Battisti in carcere a Brasília nel 2009, durante un incontro con rappresentanti di commissioni per i diritti umani e membri del parlamento.]]
Tra gli italiani che hanno beneficiato della dottrina Mitterrand si ricordano: [[Toni Negri]] ([[Autonomia Operaia]], [[Potere Operaio]], poi costituitosi), [[Cesare Battisti (1954)|Cesare Battisti]] ([[Proletari Armati per il Comunismo]], fino al 2004), [[Paolo Persichetti]] ([[Brigate Rosse]], fino al 2002), [[Sergio Tornaghi]], [[Oreste Scalzone]] (PO, pena prescritta e rientrato), [[Marina Petrella]] (BR), [[Lanfranco Pace]] (PO, poi assolto), Enrico Villimburgo e l'ex moglie Roberta Cappelli (BR), all'ergastolo per omicidio (la Cappelli è oggi architetto e delegato sindacale), [[Paolo Ceriani Sebregondi]] e la sua compagna [[Paola De Luca]], Giovanni Alimonti e Maurizio Di Marzio (BR-PCC), condannati rispettivamente a 22 e 15 anni per una serie di attentati, Enzo Calvitti (BR), condannato a 21 per tentato omicidio, Vincenzo Spanò, ritenuto uno dei leader dei [[Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria]], [[Massimo Carfora]] (COLP), condannato all'ergastolo, Giovanni Vegliacasa ([[Prima Linea (organizzazione)|Prima Linea]]), Walter Grecchi (AO), condannato a 14 anni per l'omicidio di un poliziotto ([[Antonio Custra]]), poi prescritto, Paola Filippi (ergastolo, ex PAC, oggi cittadina francese e non estradabile<ref>{{Cita web |url=http://archivio.panorama.it/italia/Latitanti-italiani-Battisti-e-i-suoi-fratelli |titolo=Latitanti italiani: Battisti e i suoi fratelli |accesso=26 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150526132439/http://archivio.panorama.it/italia/Latitanti-italiani-Battisti-e-i-suoi-fratelli |dataarchivio=26 maggio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>), Luigi Bergamin (PAC, 26 anni), Gianfranco Pancino, condannato a 25 anni (medico di Autonomia Operaia, oggi ricercatore dell'Istituto Pasteur e considerato, negli ambienti scientifici francesi, uno tra i più importanti specialisti su Aids e cancro<ref>[http://www.bergamopost.it/cambiare-rotta/non-solo-battisti-chi-sono-gli-ex-terroristi-ancora-latitanti/ ''Non solo Battisti. Ecco chi sono gli ex-terroristi ancora latitanti'']</ref>) [[Giorgio Pietrostefani]] ([[Lotta Continua]]), condannato a 22 anni di carcere assieme ad [[Adriano Sofri]] e [[Ovidio Bompressi]] per l'[[Omicidio Calabresi|omicidio del commissario Calabresi]]. In terra francese si troverebbero anche Simonetta Giorgieri (ca. 1955) e Carla Vendetti (ca. 1958), sospettate di contatti con le [[nuove Brigate Rosse]]<ref>"[http://archiviostorico.corriere.it/2002/agosto/08/pista_estera_porta_ancora_alle_co_0_0208087839.shtml E la «pista estera» porta ancora alle stesse due donne di tredici anni fa]", ''[[Corriere della Sera]]'', 8 agosto 2002</ref>.
 
== La dottrina Mitterrand dal 1985 al 2002 ==
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Nell'ambito del caso Cesare Battisti, il [[Consiglio di Stato (diritto francese)|Consiglio di Stato]], massimo organo giurisdizionale amministrativo e consultivo della [[Repubblica francese]], ha negato nel [[2004]] ogni validità giuridica alla cosiddetta "dottrina Mitterrand":
 
<blockquote>''"«Considérant que, si le requérant invoque les déclarations faites par le Président de la République, le 20 avril 1985, lors du congrès d'un mouvement de défense des droits de l'homme, au sujet du traitement par les autorités françaises des demandes d'extradition de ressortissants italiens ayant participé à des actions terroristes en Italie et installés depuis de nombreuses années en France, ces propos, qui doivent, au demeurant, être rapprochés de ceux tenus à plusieurs reprises par la même autorité sur le même sujet, qui réservaient le cas des personnes reconnues coupables dans leur pays, comme le requérant, de crimes de sang, sont, en eux-mêmes, dépourvus d'effet juridique ; qu'il en va également ainsi de la lettre du Premier ministre adressée, le 4 mars 1998, aux défenseurs de ces ressortissants..."».''<ref>{{fr}} {{collegamento interrotto|1=[http://www.conseil-etat.fr/cde/node.php?articleid=1058 Assemblée du contentieux - Séance du 11 mars 2005 Lecture du 18 mars 2005] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} [[Consiglio di Stato della Repubblica francese]]</ref>
</blockquote>
<blockquote>
''"«Considerando che, se il ricorrente invoca le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Repubblica il 20 aprile 1985, al congresso di un movimento di difesa dei diritti umani, in merito al trattamento da parte delle autorità francesi delle richieste di estradizione dei cittadini italiani coinvolti in attività terroristiche in Italia e residenti da molti anni in Francia, queste parole, che devono in realtà essere ravvicinati a quelle espresse più volte dalla stessa autorità in materia, che si riferivano alle persone condannate nel loro paese, come il ricorrente, per crimini violenti, sono di per sé prive di effetti giuridici; è pertanto tale anche la lettera del Primo Ministro inviata il 4 marzo 1998 ai difensori dei ricorrenti ..."».''<ref>[[Consiglio di Stato (diritto francese)|Consiglio di Stato]] <{{collegamento interrotto|1=http://www.conseil-etat.fr/cde/node.php?articleid=1058 |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
</blockquote>
Mentre, per quanto riguarda la normativa italiana, è interessante riportare un altro brano in lingua originale della sentenza della [[Corte di Cassazione]] francese, il massimo organo giurisdizionale ordinario del paese, sempre riguardo all'estradizione di Battisti. In un preciso passo della decisione si chiarisce, definitivamente, che un giudice francese non può ergersi a censore della giustizia italiana, ma che soprattutto la procedura italiana era ed è conforme agli standard europei:
 
<blockquote>''"«qu'indépendamment du fait qu'il n'appartient pas au juge français de s'ériger en censeur de la procédure pratiquée devant les juridictions étrangères, il convient de souligner que le système procédural italien est voisin de celui appliqué en France, qu'il est soumis aux mêmes règles conventionnelles, et spécialement à celles de l'extradition et aux conditions requises pour le déroulement d'un procès équitable qui ont également valeur constitutionnelle en Italie"».''<ref>in Bulletin criminel 2004 N° 241 p. 872</ref></blockquote>
 
<blockquote>''"«...indipendentemente dal fatto che non è di competenza del giudice francese ergersi a censore della procedura praticata davanti alle giurisdizioni straniere, si conviene sottolineare che il sistema procedurale italiano è vicino a quello applicato in Francia, che è sottoposto alle medesime regole convenzionali, e specialmente a quelle sull'estradizione e alle condizioni richieste per lo svolgimento d'un processo equo che hanno ugualmente valore costituzionale in Italia"».''</blockquote>
 
{{Citazione necessaria|La dottrina Mitterrand si basava su una pretesa superiorità della legislazione francese e su una sua presunta e ipotetica maggiore aderenza alle norme e ai principi europei in materia di tutela dei diritti umani.}} Ma questaQuesta visione entrò in crisi e diventò ulteriormente insostenibile in Europa, proprio dal punto di vista giuridico, quando la [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] condannò definitivamente la procedura contumaciale francese, spesso usata come impropria pietra di paragone del processo contumaciale italiano.

In una sentenza, che demolisce alla radice l'istituto processuale francese, la Corte vegliante sui diritti umani stabilì che la cosiddetta purgazione del processo in assenza - vale a dire la celebrazione di un nuovo processo a seguito della cattura o costituzione del contumace - era solo un mero espediente procedurale.

Il nuovo processo non può di per se essere assolutamente assimilabile a una garanzia per il condannato, anche qualora, come accadeva in Francia ai sensi dell'articolo 630 codice di procedura penale<ref>art. 630 c.p.p. Fr.:Aucun avocat, aucun avoué ne peut se présenter pour l'accusé contumax. Toutefois, si l'accusé est dans l'impossibilité absolue de déférer à l'injonction contenue dans l'ordonnance prévue par l'article 627-21, ses parents ou ses amis peuvent proposer son excuse.</ref>, il primo processo in contumacia si fosse svolto senza la presenza di avvocati, in esplicita violazione del diritto alla difesa sancito dall'articolo 6, comma 3 lettera c)<ref>[http://www.studiperlapace.it/documentazione/europconv.html Convenzione Europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali - Studi per la Pace<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> della [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali]] (in ECtHR: Krombach v. France, application no. 29731/96)<ref>Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?item=1&portal=hbkm&action=html&highlight=France%20%7C%20Krombach&sessionid=10131230&skin=hudoc-en</ref>. A seguito di questa sentenza la Francia modificò, in parte, con legge 9 marzo 2004 cosiddetta "Perben II"<ref>{{Cita web |url=http://www.lexinter.net/lois4/loi_du_9_mars_2004_perben_ii.htm |titolo=LOI DU 9 MARS 2004 PERBEN II<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=6 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070701010226/http://www.lexinter.net/lois4/loi_du_9_mars_2004_perben_ii.htm |dataarchivio=1 luglio 2007 |urlmorto=sì }}</ref> la sua procedura contumaciale, oramai insostenibile per gli standard europei in materia di diritti umani.

L'attuale procedura in assenza viene definita "par défaut" e prevede la possibilità, per il contumace, di avere un difensore<ref>Art 156 in: http://www.lexinter.net/lois4/chapitre_iv_jugement.htm {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070419184953/http://lexinter.net/lois4/chapitre_iv_jugement.htm |date=19 aprile 2007 }}</ref>.
 
A commento di questa dottrina, [[Gilles Martinet]], anziano intellettuale socialista ed ex [[ambasciatore]] in Italia ha scritto: "Non potendo fare la rivoluzione nel proprio Paese, si continua a sognarla altrove. Continua a esistere il bisogno di provare a se stessi di essere sempre di sinistra e di non essersi allontanati da un ideale" (nella prefazione a un libro dedicato al caso Battisti)<ref>Guillaume Perrault, ''Génération Battisti: ils ne voulaient pas savoir'', Plon, 2005 ISBN 978-2-259-20325-8</ref>.
 
==Italiani che hanno beneficiato della dottrina Mitterrand==
{{L|politica|settembre 2017}}
[[File:Battisti Nov 2009.jpg|thumb|Battisti in carcere a Brasília nel 2009, durante un incontro con rappresentanti di commissioni per i diritti umani e membri del parlamento.]]
Tra gli italiani che hanno beneficiato della dottrina Mitterrand si ricordano:
* [[Toni Negri]] ([[Autonomia Operaia]], [[Potere Operaio]], poi costituitosi);
* [[Cesare Battisti (1954)|Cesare Battisti]] ([[Proletari Armati per il Comunismo]], fino al 2004);
* [[Paolo Persichetti]] ([[Brigate Rosse]], fino al 2002);
* [[Sergio Tornaghi]];
* [[Oreste Scalzone]] (PO, pena prescritta e rientrato);
* [[Marina Petrella]] (BR);
* [[Lanfranco Pace]] (PO, poi assolto);
* Enrico Villimburgo e l'ex moglie Roberta Cappelli (BR), all'ergastolo per omicidio (la Cappelli è oggi architetto e delegato sindacale);
* [[Paolo Ceriani Sebregondi]] e la sua compagna [[Paola De Luca]];
* Giovanni Alimonti e Maurizio Di Marzio (BR-PCC), condannati rispettivamente a 22 e 15 anni per una serie di attentati;
* Enzo Calvitti (BR), condannato a 21 per tentato omicidio;
* Vincenzo Spanò, ritenuto uno dei leader dei [[Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria]];
* [[Massimo Carfora]] (COLP), condannato all'ergastolo;
* Giovanni Vegliacasa ([[Prima Linea (organizzazione)|Prima Linea]]);
* Walter Grecchi (AO), condannato a 14 anni per l'omicidio di un poliziotto ([[Antonio Custra]]), poi prescritto;
* Paola Filippi (ergastolo, ex PAC, oggi cittadina francese e non estradabile<ref>{{Cita web |url=http://archivio.panorama.it/italia/Latitanti-italiani-Battisti-e-i-suoi-fratelli |titolo=Latitanti italiani: Battisti e i suoi fratelli |accesso=26 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150526132439/http://archivio.panorama.it/italia/Latitanti-italiani-Battisti-e-i-suoi-fratelli |dataarchivio=26 maggio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>);
* Luigi Bergamin (PAC, 26 anni);
* Gianfranco Pancino, condannato a 25 anni (medico di Autonomia Operaia, oggi ricercatore dell'Istituto Pasteur e considerato, negli ambienti scientifici francesi, uno tra i più importanti specialisti su Aids e cancro<ref>[http://www.bergamopost.it/cambiare-rotta/non-solo-battisti-chi-sono-gli-ex-terroristi-ancora-latitanti/ ''Non solo Battisti. Ecco chi sono gli ex-terroristi ancora latitanti'']</ref>);
* [[Giorgio Pietrostefani]] ([[Lotta Continua]]), condannato a 22 anni di carcere assieme ad [[Adriano Sofri]] e [[Ovidio Bompressi]] per l'[[Omicidio Calabresi|omicidio del commissario Calabresi]].
 
In terra francese si troverebbero anche Simonetta Giorgieri (ca. 1955) e Carla Vendetti (ca. 1958), sospettate di contatti con le [[nuove Brigate Rosse]]<ref>"[http://archiviostorico.corriere.it/2002/agosto/08/pista_estera_porta_ancora_alle_co_0_0208087839.shtml E la «pista estera» porta ancora alle stesse due donne di tredici anni fa]", ''[[Corriere della Sera]]'', 8 agosto 2002</ref>.
 
==Note==