Vocabolario degli Accademici della Crusca: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 64:
 
=== Quinta edizione ===
La lingua ufficiale dell'amministrazione napoleonica dell'ex Granducato fu il francese. Tutte le leggi, i proclami, le lettere, i manifesti, gli editti, ecc. furono scritti in quell'idioma. Tuttavia [[Napoleone]] il 9 aprile [[1809]] concesse ai Fiorentini, con un decreto emesso dal [[Palazzo delle Tuileries|Palazzo delle]] [[Palazzo delle Tuileries|Tuileries]], di parlare la propria lingua. In tale decreto si affermava che «La lingua italiana potrà essere impiegata in Toscana a concorrenza colla lingua francese, nei tribunali, negli atti passati davanti ai [[Notaio|notari]] e nelle scritture private». Inoltre, per far sfoggio della benevolenza francese, si aggiungeva: «Noi abbiamo fondato e fondiamo col presente decreto un premio annuale di 500 [[Napoleone (moneta d'oro)|napoleoni]], [...] che verrà dato, secondo il rapporto che ci sarà fatto, agli autori le cui opere contribuiranno con maggiore efficacia a mantenere la [[lingua italiana]] in tutta la sua purezza».
 
Con il successivo decreto del 9 gennaio [[1811]] si ristabilì l'antica Accademia della Crusca «particolarmente incaricata della revisione del dizionario della lingua italiana, e della conservazione della purità della lingua medesima». Grazie a questa riapertura fu avviata la pubblicazione del quinto dizionario italiano dell'Accademia. Per gli accademici fu stabilito un assegno annuo di 500 [[Franco (moneta)|franchi]]; di 1.000 franchi agli incaricati della compilazione del dizionario; e di 1200 al segretario. L'Opera, tuttavia, rimase incompiuta: la pubblicazione si arrestò dopo la lettera «O» (ultimo lemma: ''ozono''), che fu terminata nel [[1923]].