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==Comunità ebraica==
Già dal [[XII secolo]], Melun fu sede di un'importante comunità [[ebraismo|ebraica]]. Gli studiosi della scuola [[talmud]]ica cittadina presero parte alla grande assemblea (''asefah'') tenuta a [[Troyes]] intorno al [[1160]] sotto la direzione di [[Rashbam]] e [[Rabeinu Tam]] (''Kol Bo'', n. 117). Un ebreo di Melun, Vivant, fu incaricato nel [[1202]] di riscuotere le tasse dei suoi correligionari; un altro, Leo Crossius, ottenne il permesso nel [[1204]] di vivere allo [[Grand Châtelet|Châtelet di
Gli ebrei occupavano a Melun un quartiere particolare chiamato ''La Iviferie'', che è menzionato nei documenti degli anni [[1206]], [[1212]] e [[1218]], conservati negli archivi di Notre Dame di Melun. In un documento datato 5 gennaio [[1307]] si fa riferimento alla vendita di una casa e un granaio, situati nella strada degli Ebrei, appartenuti all'ebreo Donin e ai suoi nipoti. Un altro documento, dell'anno [[1311]], riferisce la vendita di una casa situata nella tenuta del ''hopital S. Jean de Hierusalem, rue de la Iviferie, iouxte la maison qu'on appelle l'eschole aux Juifs'' ("Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, via della Iviferie, accanto all'edificio chiamato scuola degli Ebrei"). Nella biblioteca di Melun si trova un manoscritto del [[XIV secolo]] intitolato ''Breviarium Judaicum'', un ''[[mahzor]]'' (in parte inedito), secondo il rito francese, per le festività di [[Rosh haShanah]] e [[Yom Kippur]] (descritto in dettaglio da M. Schwab in "R. E. J." xiii. 296-299). Come gli ebrei di altre parti di Francia, quelli di Melun furono obbligati nel [[1306]] da [[Filippo IV di Francia|Filippo il Bello]] a lasciare la città senza fare più ritorno.
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