Opposizione delle Chiese al nazismo: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Resistenza tedesca}}
[[File:DBP 1984 1214 Barmer Theologische Erklärung.jpg|thumb|right|Francobollo commemorativo della [[dichiarazione di Barmen]], grazie alla quale molte Chiese protestanti tedesche si ribellarono al nazismo.]]
L{{{'}}'''opposizione delle Chiese al nazismo''' in [[Germania nazista|Germania]], come le opposizioni da parte di altri soggetti, diretta all'abbattimento del regime nazista fu, per quanto riguarda l'efficacia, limitata e irrilevante, prettamente simbolica ma di profonda importanza.
 
Gli ostacoli per lo sviluppo in Germania, di una fattiva opposizione al [[nazismo]], fra il [[1933]] e il [[1939]], furono i successi del regime in politica interna, quelli in [[politica estera]] e la spietata opera di repressione nazista, di una durezza ed organicità eccezionali,<ref>M. Salvadori, ''op. cit.'' in bibliografia, pg. 744.</ref>.{{citazione|''... al cui confronto quella del fascismo italiano acquistava un carattere quasi artigianale.''|M. Salvadori, ''ibidem''.}}
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provato nessun interesse particolare per la Chiesa, ma ora provo nei
suoi confronti grande affetto e ammirazione, perché la Chiesa da sola ha avuto il coraggio e l'ostinazione per sostenere la verità intellettuale
e la libertà morale…&nbsp;'''»'''<ref><span class="reference-text">[Intervista a "Time Magazine", 23/12/1940, p. 40]</span></ref>
 
Questa affermazione che non fu mai smentita da Einstein pubblicamente è stata confermata anche dal famoso diplomatico ebreo Pincas Lapide che riporta un'altra espressione
di Einstein simile a quella citata<ref><span class="reference-text">[“Only the Catholic Church protested
against the Hitlerian onslaught on liberty. Up till then I had not been
interested in the Church, but today I feel a great admiration for the
Church, which alone has had the courage to struggle for spiritual truth
and moral liberty.” – Albert Einstein (Pinchas E. Lapide, Three Popes
and the Jews, p.251, New York: Hawthorn Books, Inc., 1967) ]</span></ref>
 
Molti prelati, inoltre, presero posizioni pubbliche fortemente ostili al nazismo nel corso di tutti gli anni '30: grande rilevanza internazionale ebbe per esempio la dichiarazione del [[Cardinale]] [[George William Mundelein]] che definì [[Hitler]] "un pazzo imbianchino", dichiarazioni per le quali era stato elogiato da [[Papa Pio XI]]. Anche le posizioni del vescovo di Münster [[Clemens August von Galen]] contro la soppressione delle "vite indegne di essere vissute" (cioè dei portatori di handicap) predisposto dal regime nazista, suscitarono l'ira dei capi nazisti, tanto che Martin Bormann chiese l'impiccagione di von Galen, ma Joseph Goebbels convinse Hitler ad attendere la vittoria finale per pareggiare i conti. Lo stesso Hitler ribadì il concetto affermando "Quando avrò risolto tutti gli altri miei problemi, farò i conti con la Chiesa. Allora essa vedrà i sorci verdi."<ref><span class="reference-text">Citato in "Memorie del III Reich" di A. Speer, cap.IX, p. 148 – Oscar Storia, Mondadori.</span></ref> Anche il vescovo [[Konrad von Preysing Lichtenegg Moos]], come portavoce dell'episcopato germanico, denunciò pubblicamente le
violazioni del Concordato del 1933 commesse da Hitler e le persecuzioni
contro i sacerdoti e le associazioni cattoliche. Inoltre intervenne su
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Il contrasto fra [[Chiesa cattolica]] e regime nazista andò intensificandosi nel 1937, fino a che il 14 marzo un'Enciclica di Pio XI,{{citazione|''... che pure avrebbe voluto una conciliazione,''<ref>M. Salvadori, ''op. cit.'', p.746.</ref>}} la ''[[Mit brennender Sorge]]'', ossia ''Con lacerante preoccupazione'', espresse non solo l'impossibilità di rapporti normali ma condannava la [[nazionalsocialismo|dottrina nazionalsocialista]] come fondamentalmente anticristiana e [[paganesimo|pagana]]:
{{Citazione|Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome di Dio retoricamente, ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio. [...] Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l’universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti. [...]Né è tale chi, seguendo una sedicente concezione precristiana dell’antico germanesimo, pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale, rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza; un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti.|§ 2}}
Durante i dodici anni di vita del Terzo Reich, la Chiesa a causa della sua azione di contrasto al regime dovette subire restrizioni e vessazioni perché giudicata ostile dal governo
<nowiki> </nowiki>restrizioni e vessazioni perché giudicata ostile dal governo
nazista. Durante il processo di Norimberga uno dei capi d'accusa
imputati al leader nazisti era la persecuzione religiosa in ritorsione all'opposizione della chiesa cattolica. L'accusa
dichiarò infatti: <em>«Essi ( I cospiratori nazisti) hanno dichiarato il loro obiettivo di eliminare le chiese cristiane in Germania ed hanno perciò cercato di sostituirle con le istituzioni e le credenze naziste;
in ordine di ciò hanno perseguito un programma di persecuzione di
sacerdoti, chierici e membri di ordini monastici che essi ritenevano
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(arresti illegali, prigione, campi rieducativi...), 110 morirono nei
campi di concentramento,59 furono giustiziati, assassinati o perirono in
seguito ai maltrattamenti ricevuti</em>.<ref>G. Miccoli, “''I dilemmi e i silenzi di Pio XII”, ''nota 54, p. 444</ref> Dal conteggio sono ovviamente esclusi i laici vicino alla Chiesa e i
<nowiki> </nowiki>Dal conteggio sono ovviamente esclusi i laici vicino alla Chiesa e i
dati riportati si riferiscono alla sola&nbsp; Germania e non a tutti i
territori occupati, dove la persecuzione contro la chiesa, vista come oppositrice del nazismo, fu ancora più
tragica. Un esempio tragico<nowiki>&nbsp;</nowiki>: Hitler dopo aver invaso la
cattolica Polonia usó verso la chiesa gli stessi metodi
usati in patria: abolizione dell'ora di religione ed espulsione dei preti dalle scuole; chiusura delle associazioni cattoliche e della stampa
<nowiki> </nowiki>dalle scuole; chiusura delle associazioni cattoliche e della stampa
cattolica; persecuzione verso il clero e simpatizzanti, chiusura e
distruzione di chiese e monasteri vari, ecc.ecc... . Alla fine della
guerra in Polonia il Fuhrer lascerà come ricordo perenne
della sua anticattolicità 4 vescovi, 1996 sacerdoti,113 chierici,238 religiose ammazzati..un totale di 3642 sacerdoti,389 chierici,341 conversi e 1117 suore deportati..cifre altrettanto significative si riscontrano in tutti i paesi occupati.<ref><span>"Le saint siege et la situasion religieuse en Pologne et dans le Pais Baltes" 1939- 45</span></ref>
Anche il movimento della [[Rosa Bianca]] era in qualche modo legato alla chiesa cattolica essendosi formato seguendo le tesi del [[Quickborn]] (Sorgente di vita), un movimento cattolico guidato dal sacerdote d'origine italiana [[Romano Guardini]]<ref>RACCOLTA COVILE (2). Romano Guardini e i movimenti moderni, Di Aa.vv..2011,p.2</ref> ed era stata influenzato oltre che dal parroco di [[Söflingen]] (un quartiere di Ulm in cui era presente una forte resistenza cattolica al nazismo) [[Franz Weiss]] anche da Carl Muth e Theodor Haecker, due intellettuali cattolici anti-nazisti, il cui pensiero influenzerà molto le scelte di resistenza pacifica del gruppo.<ref>Hans and Sophie Scholl: German Resisters of the White Rose, Toby Axelrod, Library Bound Book-2001 ISBN 9780823933167</ref>