Parlamento europeo: differenze tra le versioni

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{{Organo governativo
|nome = Parlamento europeo
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Sono state presentate alcune proposte volte ad attirare un'attenzione più ampia per le elezioni da parte della popolazione europea. Una delle innovazioni introdotte nel 2014 è stata che i partiti politici paneuropei presentassero "candidati" come presidente della [[Commissione europea]]. Tuttavia, la ''governance'' dell'Unione europea si basa su una miscela di governi intergovernativi e funzioni sovranazionali: il presidente della Commissione europea viene nominato dal [[Consiglio europeo]] che rappresenta i governi degli Stati membri e non vi è alcun obbligo di nominare un dato "candidato". Il Trattato di Lisbona afferma solamente che essi dovrebbero tener conto, nella nomina, dei risultati delle elezioni. I candidati dei principali parititi sono [[Jean-Claude Juncker]] per il [[Partito Popolare Europeo]], [[Martin Schulz]] per il [[Partito del Socialismo Europeo]], [[Guy Verhofstadt]] per il [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa]], [[Ska Keller]] per il [[Partito Verde Europeo]] e [[Alexīs Tsipras]] per il [[Partito della Sinistra Europea]].
 
Dalla prima tornata elettorale, l'affluenza al voto è diminuita costantemente ogni anno e dal 1999 è stata inferiore al 50%, fino alle [[elezioni europee del 2019]] la cui affluenza si è attestata al 50,62%.<ref>
{{Cita web|titolo=Affluenza elezioni europee 2019 |editore= Parlamento europeo|data= 26 giugno 2019|url=https://risultati-elezioni.eu/affluenza/|accesso=30 agosto 2019|lingua=it}}</ref>