Candela di accensione: differenze tra le versioni

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I primi brevetti riguardanti un sistema di sincronizzazione di accensione risalgono al [[1898]] a nome di [[Nikola Tesla]] ([[Stati Uniti d'America|USA]]), [[Richard Simms]] ([[Gran Bretagna]]) e [[Robert Bosch]] ([[Germania]]), ma l'invenzione viene attribuita anche a [[Karl Benz]] ([[Germania]]). Serve a generare una scintilla che avvii la combustione della carica fresca.
 
== Funzionamento <ref>[http://www.stealth316.com/2-sparkplugtech.htm informazioni generali sulla candela d'accensione]</ref><ref>[http://www.angolodikratos.altervista.org/candela.htm informazioni generali sulla candela d'accensione]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=J7tQp2LtsYIC&pg=PA92#v=onepage&q&f=false Sportbike Performance Handbook]</ref>==
Alla candela viene applicata una ben precisa tensione di migliaia di [[volt]] generata dalla [[Bobina d'accensione|bobina]], la differenza di tensione fra i due elettrodi è crescente fino a superare la capacità isolante della miscela di aria e benzina, che al ridursi della [[resistenza dielettrica]] incomincia a ionizzarsi. Un gas ionizzato diviene conduttore, generando una breve ma intensissima scarica di elettroni (dall'elettrodo centrale all'elettrodo do massa) con un meccanismo analogo a quello dei [[Fulmine|fulmini]], tale scintilla induce un riscaldamento locale della carica fresca fino a temperature che vanno dai 700 ai 1000&nbsp;°C (a seconda della bontà della candela).
<Br />la prima porzione di scarica elettrica viene definita capacitiva in quanto è determinata dall'elettricità accumulata dalla bobina, mentre la seconda porzione di scarica elettrica viene definita induttiva in quanto viene generata anche con tensioni molto basse (circa 40 V), in quanto la ionizzazione tra i due elettrodi favorisce la scarica elettrica, la quale avviene anche con bassissima energia, questa seconda porzione scarica è quella che causa i disturbi elettromagnetici.
 
Le candele possono essere utilizzate anche in altri campi, come i [[forno|forni]] e le fornaci, nei quali la miscela combustibile può dover essere innescata. In questo caso, vengono detti "candele" gli ''innescatori a fiamma''.