Pizzo (mafia): differenze tra le versioni

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Un significato più stretto può rilevarsi nella quantità microscopica che il piccolo becco dell'uccellino riesce a prelevare. Per cui, di fronte all'opulenza del soggetto estorto si contrappone la modesta quantità di ricchezza che il mafioso preleverebbe. In realtà questa raggiunge livelli elevati ma mai tali da immiserire perchè non si uccide la gallina dalle uovo d'oro.
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L'utilizzo del termine nel senso criminale di tangente estorta, nasce nell'ultima metà del [[XIX secolo]] ed è probabilmente un'espressione giornalistica, riportata nelle cronache del tempo.
 
In particolare, la parola ''pizzo'' viene direttamente dal siciliano “''u pizzu''” in riferimento al becco degli uccelli. Un antico detto siciliano recitava “''fari vagnari u pizzu''”, far bagnare il becco, cioè dare un bicchiere di vino a persona da cui si fosse ricevuto un favore in segno di ringraziamento. Da questa espressione gentile è venuto poi l'uso – ben più sgraziato – di far bagnare il becco, in senso metaforico, cioè il “pizzo”, ai mafiosi, ai danni di commercianti, artigiani e professionisti e tutti gli esercenti di attività economica. Un significato più stretto può rilevarsi nella quantità microscopica che il piccolo becco dell'uccellino riesce a prelevare. Per cui, di fronte all'opulenza del soggetto estorto si contrappone la modesta quantità di ricchezza che il mafioso preleverebbe. In realtà questa raggiunge livelli elevati ma mai tali da immiserire perchè non si uccide la gallina dalle uovo d'oro.
 
== Modalità ==