Johann Gottlieb Fichte: differenze tra le versioni

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=== Lo stato commerciale chiuso ===
Nell'opera successiva "[[Lo Stato commerciale chiuso]]", lo Stato assume un'ulteriore funzione integrativa, che gli conferisce l'aspetto di uno stato [[socialismo|socialistico]], privo però dell'afflato cosmopolitico. Lo stato deve innanzitutto garantire il [[lavoro]] su cui si basa il benessere e l'eliminazione della [[povertà]]. Per questo il governo interverrà d'autorità a stabilire i vari settori lavorativi, in modo che il numero dei componenti non sia né superiore né inferiore alla quantità di beni prodotti: così avviene per gli [[artigiano|artigiani]] e i [[commercio|commercianti]], mentre il numero di lavoratori addetti alla produzione [[agricoltura|agricola]] si stabilisce automaticamente in base alla quantità di terre coltivabili. L'obiettivo è quello di rendere autosufficiente economicamente lo Stato, che si configurerà come ''stato commerciale chiuso,'' in modo da eliminare i conflitti tra gli individui, le [[Classe sociale|classi]] e gli altri Stati. Perché questo accada occorre però che si realizzino tre condizioni: che lo Stato
* produca tutto quanto di cui ha bisogno,
* distolga i cittadini dai beni che non può produrre, oppure imponga il [[monopolio]] nei casi d'importazione dei beni mancanti,