Charles-Étienne Gudin de La Sablonnière: differenze tra le versioni

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==Guerre napoleoniche==
Al generale Gudin de La Sablonière fu assegnato il comando della 3ª divisione della [[Grande Armata]] e combatté le guerre della [[Terza coalizione|terza]] e [[quarta coalizione]] tra il [[1805]] ed il [[1807]]. La sua 3ª divisione del III Corpo fu la prima grande formazione a combattere la [[Battaglia di Jena|battaglia di Auerstädt]], e sostenne il peso principale dei combattimenti. Ebbe il 40% di morti e feriti, uno dei quali fu lo stesso Gudin che fu gravemente ferito.<ref>{{cita|Chandler, 1993|p. 68}}.</ref> Partecipò all'attacco a [[Custrin]], ed ebbe un ruolo importante nelle battaglie di [[Battaglia di Pułtusk|Pułtusk]] e [[Battaglia di Eylau|Eylau]]. Divenuto conte del [[Primo Impero francese]] nel [[1808]], fu nominato governatore del castello di [[Fontainebleau]] l'anno seguente. Prese parte a numerose battaglie durante la guerra della [[quinta coalizione]]: [[Battaglia di Teugn-Hausen|Thann]], [[Battaglia di Landshut|Landshut]], [[Battaglia di Eckmühl|Eckmühl]], [[Battaglia di Ratisbona|Ratisbona]]. Fu ferito nella grande [[battaglia di Wagram]]. Nel [[1812]] fu messo a capo di una divisione della seconda Grande Armata.<ref name="Fierro, Palluel 821" /> Colpito nel corso della [[battaglia di Valutino]], al generale Gudin venne segato l'arto che era stato frantumato da una palla di cannone nemica. Malgrado l'intervento morì tre giorni dopo per effetto della [[gangrena|cancrena]] a 44 anni.
Il giorno dopo la sua morte [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] scrisse di lui, ''«Era uno tra gli ufficiali più illustri dell'Armata, stimato tanto per le qualità morali quanto per il coraggio e per l'audacia»''. Il generale Gudin fu il prediletto dell'imperatore tanto che ne compianse la morte tra le sue braccia.