Mausoleo imperiale di San Vittore al Corpo: differenze tra le versioni

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''Mediolanum'' rimase capitale dell'Impero romano d'Occidente fino al [[402 d.C.]], quando la corte imperiale fu trasferita a [[Ravenna]], in quanto considerata più difendibile e meglio collegata a [[Costantinopoli]]. L'imperatore prese questa decisione dopo l'[[Assedio di Milano (402)|assedio di Milano del 402]], che fu opera di [[Alarico]], [[re dei Visigoti]].
 
In [[Tarda antichità|epoca tardoantica]], nell'epoca in cui ''Mediolanum'' fu capitale dell'Impero romano d'Occidente, vennero costruiti molti importanti edifici, tra cui il [[mausoleo]] imperiale, che venne innalzato a ovest della città, fuori delle [[mura romane di Milano]]. In questa area (corrispondente all'attuale via San Vittore) erano originariamente presenti un [[cimitero]] ''ad martyres'' e, fin dal [[I secolo]], un'antica e vasta [[necropoli]] [[Paganesimo|pagana]] poi [[Cristianesimo|cristianizzata]]<ref name="milanoarcheologia">{{Cita web|url=http://milanoarcheologia.beniculturali.it/?page_id=4476|titolo=Il mausoleo imperiale di San Vittore al Corpo|accesso=15 febbraio 2020}}</ref>. È proprio dalla presenza di questa cimitero cristiano che deriva il richiamo "al Corpo" nel nome del mausoleo imperiale, della [[chiesa di San Vittore al Corpo]] e del [[monastero di San Vittore al Corpo]]<ref name="touringclub"/>.
[[File:New 138.jpg|thumb|I resti del mausoleo imperiale, che si trovano nei sotterranei della [[chiesa di San Vittore al Corpo]], in via San Vittore 25]]
 
Nella stessa zona dove era già presente la citata necropoli, alla fine del [[IV secolo]], venne eretto un imponente recinto fortificato con pianta a [[ottagono]] schiacciato. Tale struttura incluse nel suo perimetro parte della preesistente necropoli e unil sontuoso [[mausoleo]] imperiale di San Vittore al Corpo, divenendo così un luogo di sepoltura privilegiato, visto che accolse le tombe della [[Casata di Valentiniano|casata dell'imperatore Valentiniano]], gruppo familiare che regnò sull'[[Impero romano]] dal [[364]], con l'ascesa di [[Valentiniano I]], al [[472]], con [[Anicio Olibrio]], l'ultimo dei valentiniani al potere.
 
In particolare, il mausoleo imperiale accolse le salme degli [[imperatori romani]] da [[Graziano]] (morto nel [[383]]) a [[Valentiniano II]] (deceduto nel [[392]])<ref name="milanoarcheologia"/>. Forse il mausoleo milanese ospitò anche la salma di [[Teodosio I]] (morto nel [[395]])<ref name="milanoarcheologia"/>. Secondo alcune ipotesi, il mausoleo imperiale potrebbe essere stato pensato per ospitare le salme della famiglia dell'imperatore Massimiano, che fu al potere dal 286 al 305, quindi circa un secolo prima della casata di Valentiniano: il tal caso la realizzazione del mausoleo andrebbe anticipata all'inizio del IV secolo<ref name="touringclub">{{Cita web|url=https://www.touringclub.it/destinazione/localita/archeologia/309051/mausoleo-imperiale-di-s-vittore-al-corpo-milano|titolo=Il mausoleo imperiale di San Vittore al Corpo|accesso=15 febbraio 2020}}</ref>.
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[[File:New 140.jpg|thumb|left|Disegno del 1570 della [[chiesa di San Vittore al Corpo]] con il mausoleo imperiale (riquadrato) ancora esistente]]
 
Il recinto fortificato sub-ottagonale, lungo internamente 132 e largo 100 metri, aveva lati lunghi 42/44 metri ed era dotato di [[Torre|torri]] semicircolari ai vertici. Il muro fuori terra, con pareti laterali in [[Laterizio (Roma antica)|laterizio]] e nucleo in mattoni e ciottoli alternati a strati, era sorretto da [[Fondazione (edilizia)|fondazioni]] in conglomerato di malta e ciottoli. Il tratto di muro nord occidentale, l'unico conservato fuori terra, presentava all'interno [[Nicchia|nicchie]] affiancate da [[Lesena|lesene]], motivo forse presente anche negli altri lati della struttura. L'ingresso monumentale al recinto fortificato era collocato a sud-est ed era fiancheggiato da due [[Torre|torri]].
 
Il recinto fortificato, verosimilmente posteriore ad alcune sepolture del IV secolo e al mausoleo imperiale, dovette avere lunga vita: in una pianta del 1814, tre dei suoi lati costituivano ancora confini di proprietà.<ref>{{Cita libro|autore=Agnoldomenico Pica|titolo=La basilica Porziana di San Vittore al corpo|anno=1934|editore=|città=}}</ref> All'interno di questo recinto fortificato era collocatosituato il mausoleo imperiale.
 
La piccola porzione del mausoleo imperiale indagata tra il 1953 e il 1960 consente tuttavia di restituirne la [[planimetria]]. Il mausoleo imperiale si presentava come un ottagono (lato di 7,5 metri) caratterizzato all'esterno sugli angoli da lesene a libro e all'interno da otto nicchie rettangolari e semicircolari alternate e divise da colonne: si tratta di una tipologia architettonica che richiama altri noti edifici milanesi (nello specifico, il [[battistero di San Giovanni alle Fonti]] e la [[cappella di Sant'Aquilino]]).
 
Informazioni sull'[[alzato]] del mausoleo sono desumibili solo da una veduta di un disegnatore olandese di poco precedente alla demolizione (1570), in cui il mausoleo imperiale è rappresentato ancora nella sua posizione presso la [[chiesa di San Vittore al Corpo]]. Nel rilievo si nota inoltre l'indicazione di un secondo [[Ordine architettonico|ordine]] con [[arcate cieche]]: questo dato suggerirebbe la presenza all'interno di gallerie superiori, di cui rende testimonianza anche lo scrittore milanese Giacomo Filippo Besta nel XVI secolo.
 
Dell'originario sontuoso apparato decorativo che caratterizzava l'interno del monumento fino alla sua demolizione restano pochissime tracce. Sappiamo che i pavimenti erano costituiti da lastre di [[marmo]] accostate con tecnica ''[[opus sectile]]'', mentre la parte delle mura verticali interne che era adiacenteappoggiata al pavimento era rivestita da uno zoccolo di marmo grigio. Le pareti interne del mausoleo imperiale dovevano essere impreziosite da [[Intarsio|tarsie]] di marmo e di vetro, [[Mosaico|mosaici]], dipinti e da un intonaco dipinto<ref name="milanoarcheologia"/>.
 
== Ricostruzione grafica del mausoleo imperiale ==
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In via San Vittore 29 è presente un sito archeologico, non visitabile da parte del pubblico, che conserva il tratto nord-ovest del recinto fortificato<ref name="milanoarcheologia"/>. Si trova nel giardino dell'Istituto del Buon Pastore ed è costituito da un muro aventi nicchie larghe 3 metri a cui lati sono presenti resti di [[Lesena|lesene]] pensili in [[Laterizio (Roma antica)|laterizio]]<ref name="milanoarcheologia"/>. Questo tratto di muro era forse destinato a conservare [[Sarcofago|sarcofagi]] oppure ad accogliere le ''[[Mensa (esogeologia)|mensae]]'' dei [[Banchetto|banchetti]] funebri<ref name="milanoarcheologia"/>. In questo sito archeologico sono state anche trovate [[Tomba|tombe a cappuccina]] un tempo appartenenti all'antica necropoli<ref name="milanoarcheologia"/>.
 
L'elevato numero di tombe trovate documentano la grandezza della necropoli e del successivo cimitero cristiano, testimoniando la presenza di una vera e propria "cittadella dei morti"<ref name="milanoarcheologia"/>. Durante gli scavi archeologici sono stati trovate sia tombe [[Paganesimo|pagane]] che tombe [[Cristianesimo|cristiane]], a volte provviste del corredo funebre<ref name="touringclub"/>.
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