Campania antica: differenze tra le versioni

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La Campania antica, chiusa tra gli Appennini e il mare, aveva come confini, a Sud, il [[fiume Sele]] e, a nord, il [[Garigliano]] (secondo Plinio il Vecchio, invece, la città di [[Sinuessa]]). Il territorio della Campania, assieme al [[Latium]], venne a far parte, nella suddivisione augustea, della [[Regio I Latium et Campania|Regio I]]: Latium et Campania.
[[Immagine:Campania in Tabula Peutingeriana.jpg|thumb| center|La Campania nella [[Tavola Peutingeriana]]|left|800px]]
 
==Medioevo==
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L'unità della Campania si estese in epoca medievale costituendo prima una contea e poi un principato ([[Signoria di Capua]]) e durò fino al [[Regno delle Due Sicilie]] costituendone il [[giustizierato]] (poi [[provincia]]) di [[Terra di Lavoro]] che ebbe come capoluogo [[Capua]] fino al [[XIX secolo|diciannovesimo secolo]] e poi [[Caserta]].
 
[[Immagine:Campania in Tabula Peutingeriana.jpg|thumb| La Campania nella [[Tavola Peutingeriana]]|left|800px]]
La Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie, a differenza della Campania di epoca antica e della regione amministrativa attuale della [[Repubblica Italiana]], era costituita dalla quasi totalità della [[provincia di Caserta]], la parte sud delle province di [[Provincia di Latina|Latina]] e [[Provincia di Frosinone|Frosinone]] e parte delle province di [[Napoli]] e [[Provincia di Isernia|Isernia]].