RisiedendoAllievo neldel [[Collegio Ghislieri]], si laurealaureò nel [[1923]] in [[Filologia]] moderna all'[[Università degli Studi di Pavia]], discutendo una tesi sul [[linguaggio]] nella [[Commedia dell'Arte|commedia dell'arte]]. Intrapresa la [[carriera]] di insegnante liceale, diventadiventò ben presto anche docente accademico di [[Letteratura italiana]] presso le [[università di Oslo]], [[Università di Urbino|Urbino]] e la [[Università Cattolica del Sacro Cuore|Cattolica]] di [[Milano]]<ref>{{cita news| autore=Redazionale| url=http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=2000 | titolo=Mario Apollonio. Breve profilo biografico |data=19 maggio 2004| pubblicazione=Varese News}}</ref>, dove nel 1955 presiedette la prima cattedra di [[Storia del teatro]] in [[Italia]].
La carriera accademica lo vedevide come studioso del teatro, in un'epoca nella quale la disciplina della [[storia del teatro]] non era ancora nata: in tal senso, Apollonio èfu tra i precursori del genere. Riuscì, in effetti, a rendere tangibile in forma di saggio ciò che era sempre stato considerato effimero ed evanescente, ossia l'arte teatrale nel suo complesso e non solo dal punto di vista del testo letterario. Con Apollonio si approfondisconoapprofondirono e in alcuni casi si avvianoavviarono gli studi sull'interpretazione, la teatrografia e lo studio del testo teatrale in vista della sua rappresentazione e non solo quindi dal punto di vista letterario.
Animatore culturale, fu con [[Giorgio Strehler]], [[Virgilio Tosi]] e [[Paolo Grassi]] fra i promotori della nascita del [[Piccolo Teatro di Milano]]. Progettò la rivista ''Drammaturgia'' e scrisse una imponente ''Storia del teatro italiano'' oltre che varie opere su autori italiani e la letteratura del paese. Nel [[1961]] fonda e dirige a [[Bergamo]] la Scuola Superiore di Giornalismo e Mezzi Audiovisivi.
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===Nella Resistenza===
Assieme a [[Teresio Olivelli]], [[Carlo Bianchi]], [[David Maria Turoldo]], [[Giovanni Barbareschi]], [[Dino Del Bo]], partecipapartecipò agli incontri che porteranno alla fondazione del giornale ''[[Il Ribelle (giornale)|Il Ribelle]]''. Il giornale delle [[Brigate Fiamme Verdi]] esce quando puòuscì per 26 numeri, correndo grandi rischi sia per stamparlo sia poi per distribuirlo. Infatti; uno dei tipografi [[Franco Rovida]] e lo stesso [[Teresio Olivelli]], finiranno la loro esistenza in un campo di concentramento<ref>[http://fc.retecivica.milano.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/le%20Associazioni/SCOUTS/S046CBEB4-046CBEED?WasRead=1] Retecivica Milano - visto 13 febbraio 2009</ref>.
