Prammatica Sanzione: differenze tra le versioni

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* La cosiddetta '''Prammatica Sanzione di [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]]''', riguardante varie riforme inerenti al clero, era un falso del [[XV secolo]], retrodatato al marzo [[1269]].
* La '''[[Prammatica Sanzione di Bourges]]''' venne emanata da re [[Carlo VII di Francia|Carlo VII]] il 7 luglio [[1438]] per limitare il potere della [[Chiesa cattolica|Chiesa di Roma]] all'interno dell'organizzazione del [[clero]] francese. Con questo atto stabiliva l'elezione dei [[vescovi]] e degli [[abate|abati]] da parte del clero locale francese, che avrebbe comunque dovuto ascoltare le indicazioni del sovrano. Questo atto costituisce uno dei momenti più importanti del consolidamento del [[gallicanesimo]] nella storia francese. La Prammatica Sanzione di [[Bourges]] venne soppressa da [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]] e ripristinata da [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] e [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]]. Venne poi definitivamente abrogata con il [[Concordato di Bologna]] del [[1516]], firmato a [[Bologna]] da [[Antonio Duprat|Antoine Duprat]], cancelliere di [[Francesco I di Francia|Francesco I]], per conto di quest'ultimo e da [[papa Leone X]].
* La '''[[Prammatica Sanzione (1439)|Prammatica Sanzione del 1439]]''', promulgata da alcuni principi regnanti tedeschi il 26 marzo [[1439]], accettava alcuni decreti del [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|Concilio di Basilea]] pur con alcune modifiche. È però da sottolineare che il termine ''Prammatica Sanzione'' per questo documento è improprio, poiché fu un atto di principi subordinati all'Imperatore e privi del beneplacito di quest'ultimo.
* La '''[[Prammatica Sanzione (1549)|Prammatica Sanzione del 1549]]''' rendeva per volontà di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] il territorio delle [[Diciassette Province|diciassette provincie dei Paesi Bassi]], poste sotto il suo diretto dominio, come un'entità territoriale integrata e con statuti di autonomia rispetto all'Impero.
* La '''[[Prammatica Sanzione (1713)|Prammatica Sanzione del 1713]]''' era un documento con il quale l'imperatore [[Carlo VI d'Asburgo]] voleva estendere l'ereditarietà dei suoi territori all'interno dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]] a sua figlia [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] e garantire l'elezione a imperatore del marito di lei [[Francesco I di Lorena|Francesco di Lorena/Toscana]], poiché non aveva avuto eredi maschi (l'unico figlio maschio, [[Leopoldo Giovanni d'Asburgo|Leopoldo Giovanni]], morirà nel [[1716]] a soli sette mesi) e voleva far continuare la dinastia. Perché tale legge fosse ritenuta valida, era necessario il riconoscimento di tutti gli altri [[Stato|Stati]] e ciò avvenne, dopo aspre lotte, con la [[Trattato di Aquisgrana (1748)|Pace di Aquisgrana]] del [[1748]] e garantì così la successione di Maria Teresa, che era diventata sovrana dei domini ereditari degli Asburgo nel [[1740]].