Utente:Lasacrasillaba/Sandbox/6: differenze tra le versioni

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== Chiese dentro le mura ==
=== Duomo ===
Le chiese situate in [[piazza del Duomo (L'Aquila)|piazza del Duomo]], esterne a qualsiasi locale, sono le seguenti:<ref name="Brusaporci, Centofanti">{{cita web|url=http://ing.univaq.it/info_gr/Restauro%20Architettonico/citt%25e0%2520&%2520storia.pdf|autore=Stefano Brusaporci, Mario Centofanti|titolo=Il Disegno della città e le sue trasformazioni|accesso=16 ottobre 2017}}.</ref>
{| class="wikitable sortable" width=6075% style="font-size: 90%;"
! width=30% | Chiesa
! width=15% | Posizione
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| [[Duomo dell'Aquila|Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo]]||[[piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza del Duomo]]||Cattedrale||
|-
| [[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (L'Aquila)|Chiesa di Santa Maria del Suffragio]] <br/>(Anime Sante)||[[piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza del Duomo]]||Chiesa della confraternita del Suffragio||[[1713]]-[[1726]], [[XVIII secolo|XVIII]]-[[XIX secolo]]
|-
| [[Oratorio di San Luigi dei Francesi]]||[[Palazzo Arcivescovile (L'Aquila)|Palazzo Arcivescovile]]|| ||
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=== Quarto di San Pietro ===
Le chiese situate nel [[quarto di San Pietro]], suddivise per locale, sono le seguenti:<ref name="Brusaporci, Centofanti"/>
{| class="wikitable sortable" width=6075% style="font-size: 90%;"
! width=30% | Chiesa
! width=15% | Locale
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| [[Chiesa della Beata Antonia]]||Amiterno||Monastero per i bisognosi||[[1349]], [[XV secolo]]
|-
| [[Chiesa di Santa Caterina da Siena (L'Aquila)|Chiesa di Santa Caterina da Siena]] <br/>(Santa Maria della Pietà)||Amiterno||Monastero dell'[[ordine domenicano]] di Santa Caterina da Siena||[[1608]]-[[1627]]
|-
| [[Chiesa di Santa Caterina martire (L'Aquila)|Chiesa di Santa Caterina martire]]||Amiterno||Chiesa dell'[[ordine domenicano]] di Santa Caterina da Siena||[[1747]]-[[1752]]
|-
| [[Chiesa di Santa Croce (L'Aquila)|Chiesa di Santa Croce]]||Barete||-||
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| [[Chiesa di San Filippo (L'Aquila)|Chiesa di San Filippo]]||Amiterno||Chiesa dell'[[Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri|ordine di San Filippo Neri]]||[[1637]]-[[1661]]
|-
| [[Chiesa di San Lorenzo (L'Aquila)|Chiesa di San Lorenzo]] <br/>(Lauretana)||Pizzoli||Chiesa del locale di [[Pizzoli]]||
|-
| [[Chiesa di Santa Margherita (L'Aquila)|Chiesa di Santa Margherita]]||Forcella||Chiesa del locale di [[Forcella (L'Aquila)|Forcella]]</br>Chiesa dell'[[Gesuiti|ordine dei Gesuiti]]||
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| '''[[Chiesa di San Pietro a Coppito]]'''||Coppito||Chiesa del locale di [[Coppito]]||
|-
| [[Chiesa di San Quinziano]] <br/>(San Biagio)||Pile||Chiesa del locale di Pile||
|-
| [[Palazzetto dei Nobili|Oratorio della Congregazione dei Nobili]]||Forcella||Chiesa della Congregazione dei Nobili||
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| [[Oratorio di San Giuseppe dei Minimi]]||Amiterno||-||[[1646]]-[[1649]]
|}
; [[Basilica di San Giuseppe Artigiano]]<ref name="Antonini, I, 93-107">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 93-107|Antonini, I, 2010}}, I, pp. 93-107</ref>: Fu edificata nel [[XIII secolo]] dai castellani di [[Amiterno]] ed inizialmente dedicata a [[Vittorino di Amiterno]], venendo poi ricostruita nel secolo successivo con il titolo di San Biagio. Fu nuovamente ricostruita in seguito al [[terremoto dell'Aquila del 1703]] in stile [[barocco]]. Nel [[2008]] acquisì il titolo di San Giuseppe Artigiano e nel [[2013]] [[papa Francesco]] la elevò al rango di [[basilica minore]], la più recente tra quelle cittadine. Ospita al suo interno il [[monumento Camponeschi]] — opera di Gualtiero de Alemania del [[1432]], dichiarato [[monumento nazionale]] — e il ciclo pittorico di [[Giovanni Gasparro]].
; [[Chiesa dell'Annunziata (L'Aquila)|Chiesa dell'Annunziata]]<ref name="Antonini, II, 214-219">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 214-219|Antonini, II, 2010}}, II, pp. 214-219</ref>: Fu edificata in due fasi costruttive: una prima nel [[1476]] dai castellani di [[Preturo]] ed una seconda nella seconda metà del [[XVIII secolo]] in seguito alle distruzioni dovute al [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Internamente si presenta a [[croce greca]] con cupola, su modello della [[Chiesa di Santa Caterina martire (L'Aquila)|chiesa di Santa Caterina martire]].
; [[Chiesa della Beata Antonia]]<ref name="Antonini, I, 297-309">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 297-309|Antonini, I, 2010}}, I, pp. 297-309</ref>: Il complesso fu fondato il 21 agosto [[1349]] con il nome di Monastero dell'Eucaristia e comprendeva, oltre alla chiesa, un ospedale ed una mensa per i poveri. Nel [[XV secolo]] venne fatto restaurare, in [[architettura rinascimentale|stile rinascimentale]], dalla [[monache clarisse|clarissa]] [[Antonia da Firenze]], che lo gestì e da cui poi prese il nome. Al suo interno è la ''Crocifissione'' di [[Francesco da Montereale]] mentre l'aula delle clarisse è interamente coperte da [[affresco|affreschi]] ad opera di [[Giovanni Paolo Cardone]].
; [[Chiesa di Santa Caterina da Siena (L'Aquila)|Chiesa di Santa Caterina da Siena]]<ref name="Antonini, I, 394-400">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 394-400|Antonini, I, 2010}}, I, pp. 394-400</ref>: Fu edificata nella prima metà del [[XVII secolo]] ad uso del convitto femminile di Santa Maria della Pietà — fondato nel [[1598]] da Giulio Vivio — e dell'adiacente monastero gestito dalle monache di Santa Caterina. Fu radicalmente restaurata in seguito al [[terremoto dell'Aquila del 1703]], venendo completato solo nella seconda metà del [[XVIII secolo]].
; [[Chiesa di Santa Caterina martire (L'Aquila)|Chiesa di Santa Caterina martire]]<ref name="Antonini, II, 204-213">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 204-213|Antonini, II, 2010}}, II, pp. 204-213</ref>: Fu edificata alla metà del [[XVIII secolo]], su progetto di [[Ferdinando Fuga]] e sul sito di un preesistente oratorio, per volere delle monache di Santa Caterina in sostituzione della [[Chiesa di Santa Caterina da Siena (L'Aquila)|precedente chiesa]] in via Sassa. La facciata convessa e, soprattutto, il suo impianto con aula ellittica su croce greca, rappresentano un ''unicum'' nel panorama delle [[chiese dell'Aquila]].
; [[Chiesa di San Filippo (L'Aquila)|Chiesa di San Filippo]]<ref name="Antonini, II, 31-39">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 31-39|Antonini, II, 2010}}, II, pp. 31-39</ref>: Fu edificato nel [[XVII secolo]] dalla [[confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri]] nell'ambito del progetto di realizzazione del complesso aquilano dei filippini. La facciata, incompleta, si presenta a grezzo come la vicina [[Chiesa di Santa Margherita (L'Aquila)|Chiesa del Gesù]]. L'impianto architettonico è di matrice [[manierismo|manierista]] ma le decorazioni, completate nella seconda metà del secolo, sono di gusto [[barocco]] e costituiscono il primo e più significativo esempio di questo stile all'Aquila.
; [[Chiesa di San Paolo di Barete]]<ref name="Antonini, I, 355-361">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 355-361|Antonini, I, 2010}}, I, pp. 355-361</ref>: Fu edificata nel [[XIII secolo]] dai castellani di [[Barete]] con forma, dimensioni e orientamento diverso dall'attuale. Rimasta distrutta dal [[terremoto dell'Aquila del 1703]], fu ricostruita utilizzando solo lo spazio dell'originario [[transetto]] mentre la facciata fu spostata da via Barete su via Roma. Si presenta internamente con un'insolita pianta a [[croce greca]].
; [[Oratorio di San Filippo (L'Aquila)|Oratorio di San Filippo]]<ref name="Antonini, II, 197-203">{{Cita|Orlando Antonini|pp. 197-203|Antonini, I, 2010}}, II, pp. 197-203</ref>: Fu edificato nel [[XVIII secolo]] dalla [[confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri]], in sostituzione del precedente [[Chiesa di Santa Caterina martire (L'Aquila)|oratorio di San Girolamo]] rimasto distrutto nel [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Presenta internamente un'aula unica di derivazione [[Borromini|borrominana]] con pregevole volta lunettata.
 
=== Quarto di Santa Maria ===
Le chiese situate nel [[quarto di Santa Maria]], suddivise per locale, sono le seguenti:<ref name="Brusaporci, Centofanti"/>
{| class="wikitable sortable" width=6075% style="font-size: 90%;"
! width=30% | Chiesa
! width=15% | Locale
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| [[Convento di San Basilio]]||Ienca|| ||
|}
; [[Basilica di San Bernardino]]<ref name="Antonini, I, 311-343">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 311-343|Antonini, I, 2010}}, I, pp. 311-343</ref>: Fu edificata, con l'adiacente convento, nel [[XV secolo]] appena dopo la morte di [[Bernardino da Siena]], avvenuta in città nel [[1444]]. È la più grande e — insieme alla [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]] — la più importante delle chiese aquilane, ospitando al suo interno numerose opere d'arte tra cui il [[mausoleo di San Bernardino]] che custodisce le spoglie del Santo, opera di [[Silvestro dell'Aquila]]. La facciata cinquecentesca, in stile [[architettura rinascimentale|rinascimentale]] con influenze [[Michelangelo|michelangiolesche]], è opera di [[Cola dell'Amatrice]] mentre l'interno è di gusto [[barocco]], riedificato in seguito al [[terremoto dell'Aquila del 1703]], impreziosito dal soffitto ligneo dipinto e rivestito in [[oro zecchino]] di [[Ferdinando Mosca]].
 
=== Quarto di San Giorgio ===
Le chiese situate nel [[quarto di San Giorgio]], suddivise per locale, sono le seguenti:<ref name="Brusaporci, Centofanti"/>
{| class="wikitable sortable" width=6075% style="font-size: 90%;"
! width=30% | Chiesa
! width=15% | Locale
Riga 118:
| [[Chiesa di San Paolo dei Barnabiti]]||Goriano Valli|| ||
|}
; [[Chiesa di Cristo Re (L'Aquila)|Chiesa di Cristo Re]]<ref name="Antonini, II, 257-261">{{Citacita|Orlando Antonini|pp. 257-261|Antonini, III, 2010}}, II, pp. 257-261</ref>: È la più recente delle parrocchiali aquilane, essendo stata edificata nel [[XX secolo]] come chiesa del nuovo quartiere della [[Villa comunale (L'Aquila)|Villa comunale]]. Opera di [[Alberto Riccoboni]], è in stile [[razionalismo|razionalista]] con influenze [[architettura neorinascimentale|rinascimentali]]. Al suo interno è la statua bronza del ''Cristo Re'', donata alla città da [[Benito Mussolini]].
 
=== Quarto di San Giovanni ===
Le chiese situate nel [[quarto di San Giovanni]], suddivise per locale, sono le seguenti:<ref name="Brusaporci, Centofanti"/>
{| class="wikitable sortable" width=6075% style="font-size: 90%;"
! width=30% | Chiesa
! width=15% | Locale
Riga 138:
| [[Chiesa di San Flaviano (L'Aquila)|Chiesa di San Flaviano]]||Torre||Chiesa del locale della [[Torre (L'Aquila)|Torre]]||
|-
| [[Chiesa di San GiovanniFrancesco di Lucoli]]Paola (L'Aquila)|Chiesa di San Francesco di Paola]]<br/>(Santa Maria di Rascino)||LucoliRoio||Chiesa del localecastello di [[LucoliRascino]]||[[XIII secolo]], [[1618]]
|-
| '''[[Chiesa dei Santi Marciano e Nicandro]]'''||Roio||Chiesa del locale di [[Roio]]||
Riga 150:
| [[Oratorio di Sant'Antonio dei Cavalieri de' Nardis]]||Rocca di Corno|| ||
|}
; [[Chiesa di San Francesco di Paola (L'Aquila)|Chiesa di San Francesco di Paola]]<ref name="Antonini, I, 286-291">{{cita|Orlando Antonini|pp. 286-291|Antonini, I, 2010}}.</ref>: Fu edificata in due fasi costruttive: una prima nel [[XIII secolo]] ad opera dei castellani di [[Rascino]] ed una seconda a partire dal [[1618]] ad opera dell'[[ordine dei Minimi]] che vi promossero il culto di [[Francesco di Paola]]. Nel [[1898]] gli fu applicata la facciata d'origine quattrocentesca della [[chiesa di San Giovanni di Lucoli]].
 
== Chiese fuori le mura ==
Le chiese situate all'esterno delle [[mura dell'Aquila]] sono le seguenti:
{| class="wikitable sortable" width=6075% style="font-size: 90%;"
! width=30% | Chiesa
! width=15% | Località
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== Chiese scomparse ==
* [[Chiesa deidi SantiSan CosmaGiovanni e Damiano (L'Aquila)|Chiesa dei Santi Cosmadi e DamianoLucoli]]:<ref name="ClementiAntonini, 172I, 286-291"/>{{Cita|Alessandro Clementi,anticamente Eliocapoluogo Piroddi||Clementi,del 1986}}[[quarto di San Giovanni]], p.che 172</ref>da essa prende il nome, fu edificata nel [[XIIIXII secolo]] dai castellani didagli [[Cagnanoabbazia Amiterno]]di nonSan distanteGiovanni dalla [[chiesaBattista|abati di San PaoloGiovanni]] di Barete[[Lucoli]],. nelDanneggiata [[quartodai dicontinui Santerremoti Pietro]].e Rimaserimasta danneggiatadistrutta dal [[terremoto dell'Aquila del 1703|sisma del 1703]], ecadde nonin decadenza fino alla definitiva demolizione del [[1898]]. La facciata fu piùtraslata ricostruitasul prospetto della [[Chiesa di San Francesco di Paola (L'Aquila)|chiesa di San Francesco di Paola]].
* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (L'Aquila)|Chiesa dei Santi Cosma e Damiano]]:<ref name="Clementi, 172">{{Cita|Alessandro Clementi, Elio Piroddi|p. 172|Clementi, 1986}}.</ref> fu edificata nel [[XIII secolo]] dai castellani di [[Cagnano Amiterno]] non distante dalla [[chiesa di San Paolo di Barete]], nel [[quarto di San Pietro]]. Rimase danneggiata dal [[terremoto dell'Aquila del 1703]] e non fu più ricostruita.
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|autore=Alessandro Clementi|autore2=Elio Piroddi|titolo=L'Aquila|editore=Laterza|città=Bari|anno=1986|cid=Clementi, 1986}}
*{{Bibliografia|Antonini, I, 2010|{{cita libro|autore=Orlando Antonini|titolo=Architettura religiosa aquilana|volume=I|anno=2010|editore=Tau Editrice|città=Todi}}}}
*{{Bibliografia|Antonini, II, 2010|{{citaCita libro|autore=Orlando Antonini|titolo=Architettura religiosa aquilana|volume=II|anno=2010I|editore=Tau Editrice|città=Todi}}|anno=2010|cid=Antonini, I, 2010}}
*{{Bibliografia|Clementi, 1986|{{citaCita libro|autore=AlessandroOrlando Clementi, Elio PiroddiAntonini|titolo=L'AquilaArchitettura religiosa aquilana|annovolume=1986II|editore=LaterzaTau Editrice|città=Bari}}Todi|anno=2010|cid=Antonini, II, 2010}}
*{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=L'Italia - Abruzzo e Molise|editore=Touring Editore|città=Milano|anno=2005|cid=Touring, 2005}}
 
== Note ==