Bruno Mégret: differenze tra le versioni
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|partito= [[Raggruppamento per la Repubblica]] (dal [[1975]] al [[1982]])<br />Comités d'action républicaine (dal [[1982]] al [[1985]])<br />[[Fronte Nazionale (Francia)|Fronte Nazionale]] (dal [[1985]] al [[1998]])<br />[[Movimento Nazionale Repubblicano]] (dal [[1998]])<!-- [[Fronte Nazionale (Francia)|Fronte Nazionale]] !-->
|carica2= [[
|legislatura2= III, IV
|gruppo parlamentare2= [[Gruppo Tecnico delle Destre Europee]] (III)<br />[[Non Iscritti (Parlamento europeo)|Non Iscritti]] (IV)
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|Attività = politico
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , [[
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=== Il passaggio al Fronte Nazionale ===
Con il passare degli anni le posizioni politiche di Mégret si orientarono sempre più verso l'[[estrema destra]] e nel [[1982]] lasciò il vecchio partito per aderire ad una formazione politica chiamata ''Comités d'action républicaine''<ref name="BRUMEG" />, che lasciò nel [[1985]] per confluire nel [[Fronte Nazionale (Francia)|Fronte Nazionale]] di [[Jean-Marie Le Pen]]. Nel [[1986]] riuscì ad essere eletto deputato all'[[Assemblea Nazionale (Francia)|Assemblea Nazionale]] per il dipartimento dell'[[Isère]] e man mano guadagnò potere all'interno del partito; dopo la morte di [[Jean-Pierre Stirbois]], Mégret divenne il braccio destro di Le Pen. Nel [[1989]] fu eletto [[
Nel [[1995]] si candidò alla carica di [[sindaco]] della città di [[Vitrolles (Bocche del Rodano)|Vitrolles]], ma il [[Consiglio di Stato (Francia)|Consiglio di Stato]] accertò che durante la [[campagna elettorale]] Mégret aveva superato il tetto delle spese consentite dalla legge; per questa ragione le elezioni vennero annullate e Mégret fu reso ineleggibile<ref name="BRUMEG" /><ref name="MEGRET">{{Cita web|titolo=La rabbia di Vitrolles fa trionfare Le Pen|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/10/rabbia_Vitrolles_trionfare_Pen_co_0_9702105165.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/10/rabbia_Vitrolles_trionfare_Pen_co_0_9702105165.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|editore=[[Corriere della Sera]]|accesso= 1º aprile 2014}}</ref>. Per ovviare al problema, egli pensò bene di far candidare sua moglie [[Catherine Mégret|Catherine]] al suo posto e la mossa si rivelò efficace quando la donna riuscì a vincere le elezioni nel [[1997]], anche grazie ad una campagna gestita praticamente in toto dal marito<ref name="MEGRET" />.
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