America del Nord: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ho sistemato cose
m Annullate le modifiche di 93.66.42.105 (discussione), riportata alla versione precedente di 82.60.32.121
Etichetta: Rollback
Riga 1:
{{Regione geografica
<br />
|nomeTerritorio = America del Nord
|panorama = USA 09828 Grand Canyon Luca Galuzzi 2007.jpg
|didascalia = Il [[Gran Canyon]] negli [[Stati Uniti]]
|altriStati = [[Stati del Nord America|3]]
|territorio =
|superficie = 24709000
|abitanti = 579000000<ref>{{en}} [http://www.worldatlas.com/geoquiz/thelist.htm worldatlas.com]</ref>
|anno = 2016
|densità = 22,9
|lingue = [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua spagnola|spagnolo]], [[Lingua groenlandese|groenlandese]], [[lingue native americane]], [[lingua olandese|olandese]], [[lingua papiamento|papiamento]], [[lingua creola haitiana|creolo haitiano]]
|fusi = da [[UTC-12]] (nel Pacifico) a [[UTC+0]]
|nomeAbitanti = nordamericani
|linkMappa = Location North America.svg
|noteMappa = Posizione dell'America del Nord nel mondo
|sito =
}}
L''''America del Nord''' (anche '''Nord America''', '''Nord-America''', '''Nordamerica''' o '''America settentrionale''') è la parte del [[America|continente americano]] posta a nord dell'[[Istmo di Panama]]:
nella letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le [[Isole Britanniche]]) e dell'America latina<ref>Tra i numerosi testi italiani se ne citano alcuni, delle principali case editrici di testi di Geografia:
 
* Zanichelli - il sito per imparare l'italiano... - capitolo ''[http://www.zanichellibenvenuti.it/materiali/pdf/geografia/PACIG.benvenuti-3-C10mondofisico.pdf Mondo fisico - cose da sapere]'';
* [https://iltempodelleidee.giuntiscuola.it/app/books/GIAC89_G8971786Q/html/124 Il tempo delle idee, ediz. Giunti];
* Maria Baronio, Mario Damiani, ''Patagonia - geografia per capire il mondo'', editrice La Scuola, 2017 (pagina 68) ISBN 9788835047292;
* Marco Drago, Andrea Boroli, ''Atlante elementare De Agostini'', Istituto geografico De Agostini, Novara, 1996 (pagina 4);
* AA. VV. ''Enciclopedia illustrata per ragazzi'', Fabbri editori, 1993 (pagina 252) ISBN 88-450-4983-3;
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/america-geografia_%28Enciclopedia-Italiana%29/ America (Enciclopedia Treccani)];
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/america_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ America (Enciclopedia dei ragazzi - Treccani)].
 
La questione dei vari modi di considerare l'America meridionale nella cultura europea, inglese e dell'America latina è chiarita dai seguenti testi in lingua inglese: voce ''Continente'' dell'Enciclopedia Britannica Chicago 2006; Dizionario Inglese di Oxford 2001: New York, Oxford University Press.</ref>, è considerata un [[subcontinente]], facente parte del [[continente]] [[America]], mentre secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa sarebbe invece un continente a sé stante<ref>*per la Cina: [https://kknews.cc/world/n3ry8b2.html 全球七大洲,六個洲有人住,每個洲選一個代表性國家,你選哪個?原文網址] (Tra i sette continenti, quelli abitati sono sei e ognuno di essi ha un paese rappresentativo. Quale scegli?)
*per i paesi di cultura inglese: Enciclopedia Britannica Chicago 2006, voce ''[https://www.britannica.com/science/continent Continent]''
*per i paesi di cultura russa: [https://ik-ptz.ru/russkijj-yazyk/4-kontinenta-zemli-samyi-bolshoi-materik-na-zemle-eto-evraziya.html континента земли. Самый большой материк на Земле – это Евразия] (Continenti della Terra. Il più grande continente sulla Terra è l'Eurasia)
*[http://yznaj-ka.ru/nauka/kak-ustroena-vselennaya/kontinent-materik-eto-materiki-zemli-evraziya-dvizhenie-kontinentov/ Континент. Материк это. Материки Земли. Евразия. Движение континентов ] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190904063536/http://yznaj-ka.ru/nauka/kak-ustroena-vselennaya/kontinent-materik-eto-materiki-zemli-evraziya-dvizhenie-kontinentov/ |date=4 settembre 2019 }} (''Continente. La terraferma è questa. Continenti terrestri. Eurasia. Il movimento dei continenti''.)</ref>.
 
Contenuta completamente nell'[[emisfero boreale]], è delimitata a nord dal [[mar Glaciale Artico]], a est dall'[[oceano Atlantico]], a sud-est dall'[[America meridionale]] e dal [[Mare Caraibico|mar dei Caraibi]], a sud e a ovest dall'[[oceano Pacifico]].
Copre una superficie di circa {{M|24709000|k|mq}} che corrisponde al 4,8% circa della superficie terrestre e al 16,5% circa delle terre emerse.
Per superficie è il terzo continente del mondo (dopo [[Asia]] e [[Africa]]) e il quarto per popolazione dopo le due citate e l'[[Europa]]. A luglio 2007 la sua popolazione era stimata in circa {{formatnum:524320000}} persone.
 
==Etimologia==
È comunemente accettato che Nordamerica e Sudamerica siano stati così nominati in onore dell'esploratore [[Firenze|fiorentino]] [[Amerigo Vespucci]] dal cartografo [[Germania|tedesco]] [[Martin Waldseemüller]]. Vespucci fu il primo europeo a suggerire che le [[Americhe]] non fossero le [[Indie Orientali]], ma un diverso territorio, precedentemente non ancora scoperto. Vespucci fu il primo a scoprire il Sudamerica, collegando le sue scoperte con quelle di [[Cristoforo Colombo]]. L'[[etimologia]] fu ulteriormente complicata dalla necessità dei [[cartografo|cartografi]] di arrivare ad un nome che parallelamente a quello degli altri continenti fosse di genere femminile (ad esempio, Europa, Asia, ecc.). La convenzione era quella di usare il cognome per la denominazione delle scoperte, tranne nel caso dei diritti d'autore o quando una derivazione (come nel caso di Amerigo “Vespuccio") potesse presentarsi problematica<ref>John Lloyd (John Mitchinson), ''The Book of General Ignorance'', 2006 Harmony Books ISBN 978-0-307-39491-0 p. 95.</ref>.
 
== Storia ==
 
=== L'America precolombiana e le esplorazioni europee ===
 
{{Vedi anche|Nativi americani}}
Prima dell'arrivo degli europei, l'America settentrionale era popolata da innumerevoli tribù indigene non molto evolute che si distinguevano in grossi gruppi, tutti presumibilmente discendenti da genti asiatiche che attraversarono lo [[Stretto di Bering]] 40.000 anni fa: gli indiani delle zone più vicine al Messico erano più evoluti, e arrivarono a edificare vere e proprie città con il fango, in zone desertiche. Fu qui probabilmente che nacquero gli [[Aztechi]] prima di migrare verso sud. Le altre popolazioni erano invece più primitive, e spesso non conoscevano né l'agricoltura né la pastorizia, ma erano cacciatori e raccoglitori, come gli indiani delle [[Grandi Pianure]], la cui sopravvivenza fu sempre legata intimamente con le mandrie dei bisonti.
 
I primi a giungere nell'America del nord dall'Europa furono certamente i [[Vichinghi]], che intorno all'anno [[1000]] sbarcarono nei pressi del Labrador ([[Canada]]). Tuttavia, per ragioni sconosciute, non vi si stabilirono a lungo e presto abbandonarono l'unico insediamento perdendo il ricordo della colonia. L'America settentrionale fu così riscoperta da [[Giovanni Caboto]] al servizio della [[Gran Bretagna]], che il 24 giugno 1497 raggiunse l'isola di [[Terranova]] e credette di trovarsi in [[Asia]]. È considerato il primo europeo ad essere sbarcato nell'America continentale (Colombo fino a quel momento aveva esplorato solo le isole dei Caraibi), sempreché non sia stato preceduto da [[Amerigo Vespucci]] in Sudamerica. L'interesse dell'Inghilterra fu però di breve durata anche perché nel corso del suo secondo viaggio (1498) Caboto scomparve. Pertanto la classificazione dell'America del nord come continente, e non come uno sparuto gruppo di isole o come parte dell'Asia, fu ritardata di quasi un trentennio.
 
Nel 1513 intanto lo spagnolo [[Juan Ponce de León]] sbarcò in [[Florida]], divenendo il primo europeo a toccare gli attuali [[Stati Uniti d'America]] (a meno che non l'avesse preceduto Caboto, che forse raggiunse il [[Maine]] prima di scomparire); di conseguenza si compirono in seguito parecchi viaggi, sia per colonizzare la Florida, sia per raggiungere il ricco [[Messico]] dal momento che gli Spagnoli avevano ricevuto informazioni sull'esistenza degli Aztechi, sia per appurare se il [[Golfo del Messico]] fosse una baia o uno stretto per l'Oriente. Nel 1519 [[Alonso Álvarez de Pineda]] scoprì che era un grosso golfo e vide per primo il fiume [[Mississippi]]. In seguito alla [[conquista dell'impero azteco]] (1521) partirono molte spedizioni nei due decenni seguenti per raggiungere il nord e colonizzarlo. Molti erano spinti dalla leggenda delle [[Sette città di Cibola]], mitici ricchi regni indigeni oltre l'[[Aztechi|impero azteco]]. Fu così che nel 1539 [[Francisco de Ulloa]] giunse fino in [[California]] scoprendo il [[golfo di California]] e il fiume [[Colorado]]. Nel 1540-1541 [[Francisco Vázquez de Coronado]] sfatò il mito delle sette città raggiungendo il [[Kansas]] e trovando solo villaggi di fango. Con la spedizione di Coronado l'interesse spagnolo per l'America settentrionale decadde del tutto: gli stessi territori appena esplorati furono in parte dimenticati e la California venne colonizzata solo alla fine del Settecento.
 
Tuttavia altri navigatori nel frattempo avevano definitivamente classificato l'America settentrionale come continente: [[Giovanni da Verrazzano]] al servizio della Francia e [[Lucas Vázquez de Ayllón]] ed [[Esteban Gómez]] per la Spagna avevano risalito la costa dalla Florida fino al [[Canada]] tra il 1524 e il 1527; in particolare Verrazzano fu il primo a vedere la [[Porto di New York|baia di New York]]. Questi esploratori trovarono terre selvagge abitate da popolazioni barbare povere e decretarono così l'inutilità di quei territori immensi. Malgrado ciò nel 1534 [[Jacques Cartier]] diresse una seconda spedizione francese che esplorò il Canada e risalì il [[San Lorenzo (fiume)|fiume San Lorenzo]], ma che non fu di stimolo ai francesi per altri viaggi: essi sarebbero tornati in loco solo agli inizi del Seicento.
 
L'America settentrionale, abbandonata da francesi e spagnoli, tornò d'interesse per i britannici, che essendo meno impegnati dei francesi nei problemi dell'Europa intendevano farsi strada tra le potenze iberiche per il commercio con le Indie. Iniziarono pertanto quell'infinita serie di viaggi nell'America del nord per scoprire il favoleggiato [[Passaggio a nord-ovest]] che conducesse al Pacifico e quindi all'Asia. Dalla seconda metà del Cinquecento diversi navigatori tentarono la sorte nelle fredde acque del nord, ricavando solo magri risultati come la scoperta di una baia o di uno stretto, che poi composero il "puzzle" del Passaggio a nord-ovest; in particolare [[Martin Frobisher]] (1576), [[John Davis]] (1590), [[Henry Hudson]] (1610-1611), da cui prende il nome il fiume di New York e l'[[Baia di Hudson|omonima baia]], e [[William Baffin]] (1612). Per quanto queste spedizioni non raggiunsero l'Asia, consolidarono nel Nordamerica la presenza britannica, che farà la storia e la cultura del continente fino ai giorni nostri.
 
=== L'era coloniale ===
 
Oltre alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest, gli Inglesi si interessarono fin dall'inizio alla colonizzazione di questi territori, per insidiare il dominio iberico nell'America centro-meridionale. Già [[Walter Raleigh]] nel 1584 tentò, senza successo, di fondare una colonia stabile sull'[[isola di Roanoke]] nell'attuale Carolina del Nord; la più antica città dell'America Settentrionale e dunque la prima colonia europea fu comunque [[Saint John's (Canada)|Saint John's]] sull'isola di Terranova. L'interesse britannico risvegliò quello francese e accese per la prima volta quello [[Paesi Bassi|olandese]]: all'inizio del Seicento ben tre potenze erano "in corsa" per la conquista di questi territori. [[Samuel de Champlain]] fece ritorno nel 1604 nelle zone esplorate da Cartier e fondò le prime due colonie stabili francesi: [[Montréal]] e [[Québec (provincia)|Québec]]. Gli Inglesi si insediarono in modo definitivo negli attuali Stati Uniti e nella tanto bramata [[Colonia della Virginia|Virginia]] con la fondazione della colonia di [[Jamestown (Virginia)|Jamestown]] nel 1607.
Per finire gli olandesi fondarono Nuova Amsterdam (odierna [[New York]]) alle foci dell'[[Hudson]] (1624). Compagnie commerciali appositamente fondate si impegnarono assieme alle rispettive corone a colonizzare i nuovi territori in cambio del [[monopolio]] sugli scambi commerciali.
 
Le colonie europee, soprattutto quelle inglesi, si caratterizzarono in modo assai bizzarro: in Nord America si insediarono in numero sempre crescente comunità religiose perseguitate in Europa (celebri i “[[Padri Pellegrini]]”, [[puritani]] inglesi giunti nel 1620 in [[Massachusetts]] sulla ''[[Mayflower]]''). La carta concessa dal re d'Inghilterra garantiva la possibilità di governarsi secondo principi propri, fermi restando gli obblighi di carattere economico-commerciale (esclusività degli scambi con la madrepatria). La proprietà terriera era molto diffusa, perché divisa di diritto fra tutti i membri maschi della comunità, accentuando il carattere [[democrazia|democratico]] delle strutture di governo e creando uno stretto legame tra i concetti di autonomia economica e libertà politica.
In quest'opera di popolamento i coloni anglo-francesi dovettero confrontarsi con la tenace resistenza opposta dalle numerose [[Nativi americani|tribù indiane]] sospinte sempre più verso l'interno e private dei loro tradizionali territori di [[caccia]] e [[pascolo]].
 
Progressivamente il quadro politico dell'America settentrionale si andò configurando in questo modo: i francesi avevano occupato il territorio canadese, gli inglesi la costa statunitense e la [[Baia di Hudson]] (in virtù delle esplorazioni nel 1611): qui venne fondata nel 1665 la [[Compagnia della Baia di Hudson]], che sarà alla base del Canada moderno. Mentre gli spagnoli iniziavano a temere l'avanzata francese verso sud (che dalla regione dei [[grandi Laghi (America)|grandi laghi]] nel 1681 avevano annesso tutto il bacino del Mississippi ([[Grandi Pianure]]) fino al [[golfo del Messico]]) e consolidavano la Florida, gli olandesi avevano perso nel 1667 le colonie di Nuova Amsterdam e del [[Delaware]] a vantaggio degli inglesi, che unificavano così tutta la costa orientale e i territori alle loro spalle, organizzati nelle [[Tredici colonie]]. Nel XVIII secolo la situazione, già abbastanza complessa, sfociò nella [[guerra dei sette anni]] tra Francia e Gran Bretagna (1756-1763); a vincerla furono i britannici, che così si guadagnarono il dominio su tutto il Canada conosciuto e sull'America settentrionale in generale, scacciando per sempre i francesi; la [[Louisiana]], ovvero le Grandi Pianure, fu spartita tra Britannici e Spagnoli (ad est e ad ovest del Mississippi). Ma fu un apogeo di breve durata: nel 1776 le [[Tredici colonie]] che componevano i possedimenti inglesi della costa orientale ottennero l'[[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|indipendenza]] e nacquero gli [[Stati Uniti d'America]], la prima nazione del nuovo mondo.
 
=== Dal XIX secolo all'epoca contemporanea ===
 
I britannici si ritirarono in Canada e proseguirono da lì le esplorazioni: nel 1787 [[Alexander Mackenzie]] raggiunse il [[mar Glaciale Artico]] discendendo il [[Mackenzie|fiume che porta il suo nome]] e avviò la colonizzazione del Canada occidentale, mentre nel 1794 raggiunse il [[Oceano Pacifico|Pacifico]] attraverso quelle stesse terre. Si risvegliò inoltre la ricerca del passaggio a nord-ovest, che portò alla definitiva mappatura delle isole artiche canadesi e all'attraversamento del fantomatico passaggio con [[Robert McClure]] nel 1850. Contemporaneamente la Compagnia della baia di Hudson venne accorpata al Canada (1870), aggiungendo così nuovi sterminati territori ai coloni anglofoni. Si compose dunque il dominio, la colonia inglese del Canada; alla fine dell'800 l'uomo bianco si era ormai spinto fino al fiume [[Yukon]], dove nel 1896 scoppiò la memorabile [[corsa all'oro del Klondike]].
 
Nel Settecento la Russia era comparsa sulla scena colonizzando l'[[Alaska]] e divenendo un serio pericolo per i possedimenti inglesi in Canada e addirittura per quelli spagnoli in California, ma i Russi vendettero il territorio agli Stati Uniti nel 1864. La presenza spagnola passò di mano: con la [[decolonizzazione]] dell'America centro-meridionale contemporanea ai moti europei del primo Ottocento, nel 1821 nacque lo Stato del [[Messico]], che controllava gran parte degli attuali Stati Uniti Occidentali; questi tuttavia nei decenni successivi si unirono progressivamente agli Stati Uniti fino al 1848, con l'annessione della [[California]]. Con la definitiva unificazione tra nord e sud e l'abolizione della schiavitù dopo la [[guerra di secessione americana]] (1861-1865) gli Stati Uniti si imposero come potenza moderna ed effettiva, sebbene gli sterminati territori occidentali fossero ancora scarsamente popolati e in parte sconosciuti: nacque così l'epopea del [[West|Far West]], che portò migliaia di coloni in territori lontanissimi e durò fino all'inizio del '900; come in Canada, essa fu incoraggiata anche da numerose corse all'oro.
 
La ricchezza permise a questa nazione, mentre nel vecchio mondo era in corso la [[Belle Époque]], di influenzare l'equilibrio mondiale, e di inserirsi tra la schiera delle nazioni colonizzatrici; essi espansero la loro influenza su tutto il resto dell'America, dove le deboli nazioni che da quasi un secolo si erano rese indipendenti da Spagna e Portogallo, benché potenzialmente ricchissime grazie alle risorse naturali non riuscivano a spiccare il volo a causa dei grandissimi divari sociali e delle guerre civili: gli Stati Uniti invece erano figli della moderna società borghese inglese, ed erano nati dai valori dell'[[Illuminismo]] e del [[liberalismo]]. La loro influenza si estese inoltre sul Pacifico, contemporaneamente alla colonizzazione della Polinesia da parte degli Europei: a loro andarono le colonie tedesche nel 1918, dopo la vittoria nella [[prima guerra mondiale]]. Nel frattempo il potere europeo in America settentrionale svaniva del tutto con la totale indipendenza del Canada dal [[Regno Unito]] e il suo ingresso nel [[Commonwealth]] nel 1931.
 
Il novecento vide il trionfo degli Stati Uniti come effettivi dominatori del globo: fu tuttavia un cammino irto di ostacoli; con la vittoria della [[seconda guerra mondiale]] essi sarebbero rimasti i sovrani del pianeta, se non fosse stato per la [[Guerra fredda]] che scoppiò subito con l'[[Unione Sovietica|URSS]] e divise il mondo in due macrofazioni. Nella loro sfera d'influenza comunque gli Stati Uniti ottennero un prestigio a livello culturale, sostituendo il loro dominio intercontinentale a quello che avevano esercitato gli Inglesi fino a pochi decenni prima: nacque la globalizzazione, che portò al trionfo del sistema democratico e della cultura occidentale in ogni dove, nonché all'ingerenza economica e politica di questa nazione dappertutto; gli Stati Uniti, con la definitiva vittoria sulla [[Russia]] alla fine del secolo non hanno avuto più ostacoli nella politica planetaria, ma di fronte a nuove superpotenze (India, Cina, Brasile, Giappone, Corea) sembra che il loro potere sia progressivamente messo in discussione. La loro influenza mediatica è comunque ormai consolidata, come anche la loro posizione di predominio nel nuovo continente.
 
== Geografia ==