Sette sorelle (compagnie petrolifere): differenze tra le versioni

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== Contesto storico ==
La nascita delle sette sorelle può essere fatta risalire alla firma degli [[Accordi di Achnacarry]] siglati il 17 settembre 1928 fra i rappresentanti delle compagnie petrolifere [[Shell|Royal Dutch Shell]], [[Standard Oil of New Jersey]] e la [[Anglo-Persian Oil Company]] (diventata poi [[British Petroleum]]). A queste tre compagnie si aggiunsero poi le altre quattro: [[ExxonMobil|Mobil]], [[Chevron Corporation|Chevron]], [[Gulf Oil Corporation|Gulf]] e [[Texaco]].<ref>[https://books.google.it/books?id=v5YtBAAAQBAJ&pg=PT101&lpg=PT101&dq=%22Accordi+di+Achnacarry%22&source=bl&ots=mRYXcAHaLO&sig=YbY1x1mdqG-JO2A6VoOuh3h-Imk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwix55OtwPfUAhXHCcAKHVDmBuUQ6AEILjAB#v=onepage&q=%22Accordi%20di%20Achnacarry%22&f=false Note storiche sugli accordi di Achnacarry nel volume "Le fonti dell'energia: Storia e prospettive"], di Maurizio Godart, [[UTET]]-[[De Agostini]], 2014</ref>
 
Nel 1951 il Primo Ministro iraniano [[Mohammad Mossadeq]] nazionalizzò l'industria petrolifera, allora controllata dagli inglesi della [[Anglo-Iranian Oil Company|APOC]]/[[BP (azienda)|BP]]. La reazione britannica fu molto dura e fu alla base della [[Crisi di Abadan]], che vide l'embargo totale delle esportazioni iraniane di petrolio.