Museo ebraico (Merano): differenze tra le versioni

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Il museo è situato in via Schiller, nel sotterraneo<ref name=JG>{{cita web|url=http://www.juedischegemeindemeran.com/museum.html|titolo=Museum|lingua=de|accesso=20 marzo 2020}}</ref> dell'edificio che ospita anche la [[sinagoga]] di Merano<ref>{{cita web|url=https://www.comune.merano.bz.it/it/Museo_ebraico|titolo=Museo ebraico|accesso=20 marzo 2020}}</ref>.
 
Il museo illustra la storia della piccola comunità ebraica di Merano che ebbe il suo momento di massimo splendore quando la cittadina divenne rinomata come luogo di cura per la [[tubercolosi]] durante l'[[Impero austro-ungarico]], molti medici che lavoravano nei sanatori e case di cura erano ebrei. La sinagoga venne inaugurata, su iniziativa della locale ''Fondazione Königswarter'', nel 1901, fino a quell'anno la comunità faceva riferimento a quella austriaca di [[Hohenems]]<ref>{{cita|Mayr|ppp. 53–54}}.</ref>. La comunità all'inizio del XX secolo contava circa 600/700 persone e fu retta dal rabbino Aron Tänzer, ma venne decimata dalle deportazioni durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{cita|Sacerdoti|p. 94}}.</ref>.
 
Il museo, inaugurato nel 1998<ref>{{cita|Sacerdoti|p. 95}}.</ref>, è stato realizzato su impulso di Federico Steinhaus, storico e autore di numerose pubblicazioni sulla storia degli ebrei che è stato per molti anni presidente della [[Comunità ebraica di Merano]]<ref name=JG />.