Oleggio: differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[File:Oleggio bastioni.jpg|thumb|left|Resti delle fortificazioni medioevali]]
Dopo essere stato territorio abitato da tribù di origine ligure e poi celtica, Oleggio fu parte della [[Gallia Cisalpina|Gallia Transpadana]]. La forma della città deriva dalla limitatio romana, con la particolarità che il reticolo di base è inclinato per rendere il ''[[Cardine (storia romana)|cardo]]'' parallelo al corso del [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]] ed adattarsi meglio alle caratteristiche del territorio. In epoca romana da Oleggio passava la ''[[via Novaria-Comum]]'', [[strada romana]] che metteva in comunicazione i ''[[Municipio (storia romana)|municipia]]'' di ''Novaria'' ([[Novara]]) e ''Comum'' ([[Como]]) passando per ''Sibrium'' ([[Castelseprio|Castel Seprio]])
 
Dopo il periodo di presenza romano, attestato da vari ritrovamenti archeologici, seguì una dominazione longobarda (anch'essa testimoniata da ritrovamenti archeologici). Al periodo delle razzie di [[Magiari|Ungari]] e [[Saraceni]] nell'Italia settentrionale si fa risalire la costruzione in Oleggio di un castello la cui presenza è menzionata in un documento dell'aprile del [[982]], conservato a [[Novara]] e che recita: «in loco et fundo Olegio pecia terre prope vico et vinea nominantur subtus monte et prope castro»<ref>''Le carte dell'archivio capitolare di Santa Maria di Novara'', vol. I (739-1034), a cura di F. Gabotto, A. Lizier, A. Leone, G.B. Morandi, O. Scarzello, G. Basso, Pinerolo 1913, p. 150; A.A. Settia, ''Castelli e villaggi nell'Italia padana. Popolamento, potere e sicurezza fra IX e XIII secolo'', Napoli 1984, p. 269.</ref>.
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{{Comuni della provincia di Novara}}
{{Via Novaria-Comum}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}