Screening: differenze tra le versioni

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Il termine '''''screening''''' è un [[anglicismo]] usato in [[medicina]] per indicare una strategia ([[protocollo]]) di '''[[Diagnostica|indagini diagnostiche]] generalizzate''', utilizzate per identificare in una [[popolazione]] quei soggetti a rischio di malattia, che si reputa sufficientemente elevato da giustificare la spesa e lo ''stress'' di cercarla. Questo differenzia lo ''screening'' dalla diagnosi precoce, che invece mira ad individuare il più precocemente possibile, nella popolazione i soggetti affetti da malattia. A differenza dei ''test'' medici eseguiti nella pratica diagnostico-clinica generale, le procedure dello ''screening'' prevedono che gli esami medici siano eseguiti a tappeto su tutta la popolazione in oggetto che, per definizione, non ha alcun [[sintomo]] né segno clinico di malattia.
 
Lo ''screening'' può essere condotto su tutta la popolazione, su un solo sesso o su soggetti ad aumentato rischio di sviluppare una determinata malattia per motivi di esposizione (in genere professionale) ad agenti patogeni o per familiarità.
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Come qualsiasi ''test'' medico, i ''test'' usati nello ''screening'' non sono perfetti. I ''test'' possono risultare positivi in pazienti che non hanno la malattia ("falsi positivi"), oppure possono "mancare" la diagnosi in persone che davvero hanno la malattia ("falsi negativi"); esistono inoltre altri fattori che possono indurre a pensare che tutto sommato un ''test'' di ''screening'' non sia di beneficio ad una particolare popolazione.
 
* Lo ''stress'' e l'ansietà causati da [[Errori diagnostici di tipo I e tipo II|falsi positivi]] dei ''test'' di ''screening''.
* Indagini non necessarie e trattamento dei risultati falsi positivi.
* Inutile tortura psicologica per la conoscenza prolungata dell'essere affetti da una malattia se questa è incurabile o in qualche modo intrattabile.