Biagio Longo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di Luigi e di Caterina Caputo, dopo aver conseguito la Maturità Classica a [[Cosenza]], presso il Liceo ''Telesio''<ref name=":1">http://www.icsaicstoria.it/longo-biagio/</ref> grazie ad una borsa di studio, si iscrisse all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università di Roma]], dove, nel 1895, si laureò in [[scienze naturali]] . Divenne assistente di [[Pietro Romualdo Pirotta]], presso l'[[Istituto Botanico di Roma]]. Successivamente, ottenne la libera docenza con una dissertazione su ''Storia naturale delle droghe medicinali''
Dal [[1906]] al [[1915]], fu all'[[Università di Siena]], in qualità di docente di [[botanica]], ove fondò l'Istituto Botanico e ne riorganizzò l'Orto annesso. Dal 1975, c'è una targa affissa in sua commemorazione. Nel 1913 sposò la naturalista [[Beatrice Armari]]. La coppia ebbe un figlio, Luigi, nel 1908, che divenne professore di chimica e direttore dell'Istituto di Patologia del libro a Roma<ref name=":1" />. Nel 1915 si trasferì all'[[Università di Pisa]], e dal 1926 al 1929 fu preside della facoltà di scienze<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.accademiadellescienze.it/accademia/soci/biagio-longo|titolo=Biagio LONGO|sito=www.accademiadellescienze.it|accesso=2020-04-03}}</ref>. Nel 1925 rinunciò alla cattedra di botanica a Roma e, nel 1929, divenne direttore dell'Istituto botanico e della stazione sperimentale per le piante officinali di Napoli<ref name=":0" />. Fu presidente della Società toscana di scienze naturali per il biennio 1929-1930. Nel 1942 raggiunse la pensione e nel 1948 si trasferì a [[Roma]], dove si spense il 29 novembre del 1950. Nella città di [[Roma]] c'è una strada dedicata al suo nome