Luis Fernando Castillo Mendez: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{S|cristianesimo|vescovi}} {{Vescovo |patriarca = sì |chiesa = cattolica apostolica brasiliana |nome = Luis Fernando Castillo Mendez |immagine = Luis Fernando Castil...
 
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|Nazionalità = venezuelano
|PostNazionalità = naturalizzato brasiliano, membro della [[Chiesa cattolica apostolica brasiliana]], non in comunione con il [[Vaticano]]. Dal [[1961]] al [[2009]] si è autoproclamato patriarca della stessa chiesa brasiliana. Era anche a capo delle ''Igrejas Catolicas Apostolicas Nacionales'' (ICAN) e della ''Worldwide Communion of Catholic Apostolic National Churches'' (WCCAC), tentativi di formare un'associazione internazionale di chiese cattoliche indipendenti. Fu ordinato sacerdote nel [[1944]],<ref>Edward Jarvis; God, Land & Freedom: The True Story of ''ICAB'', Apocryphile Press, Berkeley CA, 2018, pp. 98-103</ref> e immediatamente censurato, e successivamente non venne riconosciuto come sacerdote cattolico romano. L'8 marzo [[1947]], fondò la ''Iglesia Católica Apostólica Venezolana''<ref>Rodrigo Conde Tudanca, ''Un Incidente Olvidado del Trienio Adeco: La Creacion de la Iglesia Católica, Apostólica, Venezolana'', Boletín CIHEV No. 8, Yr. 5, Semester Jan.-June 1993, pp 41-81</ref> (Chiesa cattolica apostolica venezuelana indipendente, ICAV), venendo successivamente scomunicato dalla [[Santa Sede]]. Il 3 maggio 1948, fu consacrato vescovo e patriarca per la stessa chiesa venezuelana dal vescovo scomunicato [[Carlos Duarte Costa]] a [[Panama (città)|Panama]]. Egli succedette, successivamente, a Duarte Costa e divenne presidente del Consiglio episcopale dell'[[Chiesa cattolica apostolica brasiliana|ICAB]] nel [[1982]]. Morì nel [[2009]]<ref>{{Cita news | url = https://wn.com/luis_fernando_castillo_mendez/wikipedia | titolo = Luis Fernando Castillo Mendez | pubblicazione = anglinews.blogspot.com | lingua = en | data= | accesso = 27 aprile 2020 }}</ref>}}
 
 
== Biografia ==
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Al suo ritorno in [[Venezuela]], dichiarò di essere stato coinvolto in un movimento chiamato ''Curas Criollos'' ("sacerdoti nativi", letteralmente "sacerdoti creoli") ed entrò in contatto con [[Carlos Duarte Costa]]. Nel frattempo, per screditare e interrompere i piani della Chiesa cattolica, le forze anticlericali e progressiste incoraggiavano Lopez mendez a continuare nella sua missione. È anche per questo che, nel [[1947]], Castillo Méndez con altri tre confratelli istituì formalmente la [[Chiesa cattolica apostolica venezuelana]]. Come la chiesa [[Chiesa cattolica apostolica brasiliana|cattolica brasiliana]], la chiesa venezuelana era indipendente dal [[Vaticano]], e avrebbe usato lo [[Lingua spagnola|spagnolo]] al posto del [[Lingua latina|latino]] nella liturgia; avrebbe anche permesso al clero di sposarsi. Castillo Méndez registrò ufficialmente la nuova chiesa presso il [[Ministero degli interni]] all'inizio del [[1947]], con dichiarazioni giurate firmate da 250 confratelli sacerdoti che lo avevano eletto all'unanimità vescovo di [[Caracas]]. Il ministro degli Interni ordinò immediatamente alla polizia federale di assicurarsi che Castillo Méndez non indossasse le vesti o le insegne dell'ufficio di un [[vescovo]]. [5] La nuova chiesa ha ricevuto l'approvazione pubblica da parte dell'azione democratica e dei partiti comunisti. [6]
 
 
L'8 marzo 1947 Castillo Mendez e gli altri tre fondatori furono scomunicati dalla Chiesa cattolica. L'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Caracas|Caracas]] Lucas Guillermo Castillo Hernández, dichiarò che i quattro sacerdoti avevano "''...violato il dogma fondamentale della Chiesa cattolica romana e ritenuto concetti blasfemi, oltre a ideali offensivi per la persona e l'autorità di [[papa Pio XII]]...''" L'avviso affermava inoltre che coloro che sostenevano questa nuova chiesa sarebbero stati scomunicati.
 
 
=== Chiesa cattolica apostolica brasiliana ===
 
 
[[Image:Mons. Luis Fernando Castillo Mendez en 1948.jpg|thumb|right|200px|Castillo Mendez nel 1948]]
 
 
Nel [[1947]] Castillo Mendez era parroco della parrocchia (nazionale) di Santa Teresa a Caracas. Essendo stato eletto leader dai suoi compagni sacerdoti nella nascente chiesa nazionale, cercò di andare in [[Brasile]] per ricevere la consacrazione episcopale da Duarte Costa. Tuttavia, il governo venezuelano non ha acconsentito a questo viaggio, né avrebbe permesso a Duarte Costa di entrare in Venezuela. Alla fine, Castillo Mendez e Carlos Duarte Costa hanno preso accordi per incontrarsi nella zona del [[Canale di Panama]], sotto la giurisdizione degli [[Stati Uniti]], che all'epoca non aveva relazioni diplomatiche formali con il Vaticano. Il 3 maggio [[1948]] Duarte Costa consacrò Castillo Mendez vescovo, con il titolo di vescovo di Caracas e Primate del Venezuela.<ref>{{Cita news | url = https://www.misrevistas.com/eneltapete/notas/440/la-iglesia-de-castillo-mendez | titolo = La iglesia de Castillo Méndez… | pubblicazione = misrevistas.com | lingua = es | data= | accesso = 27 aprile 2020 }}</ref>
 
Dopo un repentino cambio di governo, Castillo Mendez fuggì in Brasile il 21 giugno [[1950]], dove fu nominato da Duarte Costa come vicario parrocchiale e vescovo diocesano di [[Uberlandia]] nello stato del Minas Gerais. Nel [[1957]] fu trasferito a Rio de Janeiro, dove prestò servizio come [[vescovo ausiliare]]. Fu riassegnato a Brasilia nel [[1960]] dove prestò servizio come vescovo diocesano dello stato di [[Goiás]]. L'erezione della diocesi di Brasilia ha preceduto di cinque anni quella di [[Arcidiocesi di Brasília|quella cattolica romana]], a seguito della quale la gerarchia cattolica è stata costretta a riconoscere, il titolo di vescovo di Brasilia a castillo Mendez. Nel [[1961]] ottenne la cittadinanza brasiliana.
 
 
== Liturgia ==
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Alla morte di Duarte Costa, nel [[1961]], la leadership della Chiesa cattolica apostolica brasiliana fu apparentemente presa da diverse persone, spesso per periodi molto brevi. Inizialmente Antidio Jose Vargas subentrò come supervisore generale, seguito da Pedro dos Santos Silva come primo presidente del Consiglio episcopale e [[Luigi Mascolo]] negli [[Anni 1970|anni '70]].<ref>Peter F. Anson, Bishops At Large, London: Faber & Faber, 1964, pp.534-535 and Addenda</ref> Nel [[1982]] Castillo Mendez era diventato il leader indiscusso, e fu eletto come presidente del consiglio episcopale dell'ICAB. Nel [[1988]] fu designato come "''Patriarca dell'ICAB''", e nel [[1990]] gli fu conferito il titolo di "''Patriarca dell'ICAN''" (Unione delle Chiese Apostoliche Nazionali Cattoliche), carica che mantenne fino alla sua morte, avvenuta nel [[2009]].<ref>{{Cita news | url = https://catholicchurchofenglandandwales.com/patriarch-luis-fernando | titolo = HIS HOLINESS THE PATRIARCH OF BRAZIL | pubblicazione = catholicchurchofenglandandwales.com | lingua = en | data= | accesso = 27 aprile 2020 }}</ref>
 
 
Si ritiene che Castillo Mendez usasse il [[Pontificale (libro)|pontificale]] [[Messa tridentina|tridentino]] in lingua locale per tutte le consacrazioni episcopali: sotto la sua guida, e anche in precedenza, i riti dell'ICAB venivano spesso modificati o riformati; inoltre, il rito tridentino in una forma vernacolare non autorizzata non poteva più essere considerato tale. Come la Chiesa ortodossa orientale e altre chiese cristiane, ha negato l'infallibilità papale e non ha sostenuto il celibato sacerdotale obbligatorio.<ref>{{Cita news | url = http://anglinews.blogspot.com/2016/11/castillo-mendez.html | titolo = Anuladas consagraciones de Luis Fernando Castillo-Méndez | pubblicazione = anglinews.blogspot.com | lingua = es | data= 28 novembre 2016| accesso = 27 aprile 2020 }}</ref> Castillo Mendez ha acquisito una benedizione papale da papa [[Giovanni Paolo II]], come comunque può essere richiesto da qualsiasi persona.
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== Collegamenti esterni ==