Texas Instruments TMS9918: differenze tra le versioni

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==Sprite==
{{Vedi anche|Sprite (informatica)}}
La documentazione tecnica del VDP introduce per la prima volta il termine "[[Sprite (informatica)|sprite]] per indicare gli elementi grafici separati dallo sfondo e gestibili direttamente dall'hardware del processore grafico.<ref name=wiki30>{{cita web|url=http://www.wiki30.com/wa?s=Sprite_(computer_graphics)|titolo=Sprite (computer graphics)|editore=Wiki30.com|accesso=22/12/2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171223043904/http://www.wiki30.com/wa?s=Sprite_(computer_graphics)#|dataarchivio=23 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref> Nelle modalità 1, 2 e 3 il VDP poteva renderizzare 32 [[Sprite (informatica)|sprite]] monocromatici di 8×8 o 16×16 pixel, ognuno colorato diversamente. L'unica limitazione era il numero per riga orizzontale: non più di 4 contemporaneamente, quelli eccedenti venivano scartati. Gli sprite avevano un attributo per impostare la priorità: quelli con priorità più alta venivano disegnati prima. Il VDP aveva un registro in cui veniva memorizzato lo sprite scartato: la CPU poteva quindi aggirare la limitazione dei 4 sprite per riga modificando la priorità degli sprite così da far apparire ad ogni fotogramma un gruppo di sprite differenti. In questo modo gli sprite non scomparivano completamente ma lampeggiavano sullo schermo. Questa tecnica è nota come "[[multiplazione]] degli sprite" ('' sprite multiplexing''). Il VDP permetteva di aumentare le dimensioni degli sprite mediante un attributo grafico che, se impostato, raddoppiava i singoli pixel permettendo quindi di avere sprite di dimensioni 16×16 e 32×32 pixel, rispettivamente.
 
Il VDP non supportava il movimento automatico degli sprite per cui il posizionamento degli sprite doveva essere gestito via software.