Water: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
Il '''vaso sanitario''' o '''water'''<ref>Colombo, Manuale dell'ingegnere civile e industriale, ed 1877-78, pag 49,[https://books.google.it/books?id=dUH5iiQVAasC&pg=PA49#v=onepage&q&f=false]</ref> (pronuncia: {{IPA|/'vater/}}) è un apparecchio sanitario costituito da un vaso, generalmente in [[ceramica]] (ma ve ne sono anche versioni in [[acciaio]], in [[vetro]] e in [[Resina artificiale|resina]]), destinato allo smaltimento degli escreti di funzioni fisiologiche come la [[minzione]] e la [[defecazione]].
Vincenzo in ceramica morto sotto un palo di water
 
Il termine "water" è l'abbreviazione, pronunciata all'italiana, dell'[[lingua inglese|inglese]] ''water-closet'' (letteralmente: "stanzino dell'acqua")<ref>{{Treccani|water-closet|Water-Closet|v=1}}</ref>.
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== Morfologia e funzionamento ==
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[[File:L-Klosett2.png|thumb|Schema morfologico]]
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* mm.
 
[[File:Vattenlaas.png|thumb|Scarico a sifone]]
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Il water è costituito da un vaso di colletta, tipicamente dotato di sedile (spesso ribaltabile), collegato a una tubatura di scarico a mezzo di un [[Sifone (elemento idraulico)|sifone]] riempito d'[[acqua]] per evitare la diffusione di cattivi odori nell'ambiente.
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Dopo ciascun utilizzo, la parte interna del vaso viene ripulita da un getto d'[[acqua]], di solito proveniente da un piccolo serbatoio, usualmente denominato [[sciacquone]]; tale soluzione ha soppiantato progressivamente l'impiego di acqua corrente, in quanto permette di impiegare una quantità adeguata e non eccessiva di acqua a ogni risciacquo, limitandone lo spreco.
<br />
Taluni accorgimenti (altezza e conseguente incremento della caduta, direzionamento dei getti, messa in pressione dello sciacquone, impiego in determinati Paesi, come gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dello scarico ad aspirazione al posto di quello a cacciata) ottimizzano la funzionalità del getto. Gli escrementi vengono così spinti dal getto verso la tubatura di scarico (o, con lo scarico ad aspirazione, richiamati in essa da un gradiente di pressione) fino a raggiungere la [[fossa biologica]]<ref>In questa fossa l'attività biologica svolta dai [[batterio|batteri]] favorisce una pre-depurazione degli scarichi, liquefacendo e trasformando le masse solide prima dell'eventuale passaggio nelle fogne cittadine.</ref> o le [[fogna|fogne]] e l'acqua contenuta nel sifone viene rinnovata.
 
== Tipologie ==
* ).
I water si distinguono per il tipo di montaggio in:
* vasi con piedistallo, fissati al pavimento, con altezza normalizzata<ref>Standard in Italia: 390 (±10) mm</ref>.
* vasi sospesi, fissati a una parete e completamente staccati dal pavimento, con altezza in genere attorno ai 400&nbsp;mm.
* vasi a parete, altrimenti detti [[orinatoio|orinatoi]].
* vasi a pavimento, detti anche [[Toilette alla turca|vasi alla turca]]
* vasi a tunnel, non adatti al contenimento delle feci. Sono particolarmente diffusi nelle stazioni di servizio tedesche e olandesi.
Le altezze indicate sono in genere comuni a quelle dei [[bidet]] montati accanto ai vasi.
Dimensioni, caratteristiche e modalità di posa in opera sono oggetto di dettagliati ''[[norma tecnica|standard]]'' edilizi in molti paesi, tendenti a favorire una fruizione ottimale del servizio al maggior numero possibile di utenti, contro le possibili differenziazioni [[biometria|biometriche]]. In [[Italia]], ad esempio, i sanitari per bambini sino a 10 anni debbono avere un'altezza massima di 350 (±10) mm, quelli per disabili e persone affette da dolori articolari e dell'[[anca]] di 500 (±10) mm.
 
Il sistema di [[pulizia|lavaggio]] del vaso assume la denominazione comune di sciacquone.
<br />
Gli sciacquoni possono essere:
* a cassetta:
** bassa, esterna o incassata a muro, con adduzione dell'acqua a quota prefissata<ref>In Italia alla quota di 847 (±300) mm</ref>, con pulsanti di apertura meccanici, che sempre più spesso consentono di modulare la quantità d'acqua impiegata per ogni singolo lavaggio secondo necessità (in genere consumando circa 3 o 6 litri).
** appoggiata direttamente alla parte posteriore del vaso, con comandi e funzionamento analoghi a quelli delle cassette basse.
** alta o a mezza altezza, esterna, con pulsante di apertura idraulico, sempre meno utilizzate, soprattutto per l'elevato consumo d'acqua che determinano a ogni lavaggio (circa 9 litri).
* a "passo rapido":
** un tubo dell'acqua corrente - incassato a muro o a vista - è collegato direttamente al vaso a mezzo di un rubinetto ad alta portata, generalmente dotato di una molla che ne causa la chiusura automatica dopo esser stato azionato (sistema a flussometro), garantendo così il lavaggio per mezzo di una predeterminata quantità d'acqua, spesso maggiore di quella impiegata con i sistemi a cassetta. Il passo rapido senza flussometro è stato abbandonato perché, essendo una semplice valvola a chiusura manuale, la disattenzione degli utilizzatori poteva portare a grandi sprechi d'acqua.
** In entrambi i casi, il sistema a passo rapido richiede l'alimentazione idrica attraverso un impianto dimensionato per erogare la portata richiesta, generalmente superiore a quella fornita dai più comuni impianti domestici. Per questo motivo, il sistema è utilizzato quasi esclusivamente nei servizi igienici a uso pubblico, specialmente quando l'elevata frequenza di utilizzo dei wc è incompatibile con i tempi di riempimento delle tradizionali cassette. Inoltre, l'allacciamento diretto dei dispositivi a passo rapido alla rete idrica è vietato in molti Comuni, dove il regolamento del servizio di Acquedotto richiede l'interposizione di serbatoio di accumulo dotato di valvola a galleggiante, la cui bocca di immissione deve essere libera e trovarsi al di sopra del livello massimo di riempimento, questo per evitare il rischio di "sifonamento". Le comuni cassette di scarico soddisfano già questo requisito, a condizione di avere la valvola a galleggiante con bocchello libero, cioè sprovvista del tubicino silenziatore, perché l'estremità di quest'ultimo verrebbe a trovarsi al di sotto del livello dell'acqua.
** Alcuni condomini erano dotati di scarichi a passo rapido alimentati da serbatoi di accumulo posti sulla terrazza, attraverso colonne discendenti che alimentavano i dispositivi dei vari appartamenti. Questo sistema è stato abbandonato, in primis per le problematiche di ripartizione dei consumi relativi ai singoli appartamenti.
 
Il raccordo tra il sifone del vaso e il bocchettone di scarico (generalmente in [[Cloruro di polivinile|PVC]] grigio<ref>In media di diametro ∅ 110 mm</ref>) può essere disposto verticalmente o orizzontalmente ed è sempre orizzontale nei vasi sospesi.
La conformazione del sifone e l'orientamento del raccordo determinano la tipologia di funzionamento dello scarico:
* a cacciata, con raccordo normalmente verticale (scarico a pavimento);
* ad aspirazione, con raccordo normalmente orizzontale (scarico a parete).
 
I vasi con scarico a cacciata sono normalmente caratterizzati, oltre che da un sifone più largo e corto, da una superficie d'acqua di estensione minore e collocata a un'altezza relativa al pavimento minore, rispetto ai vasi con scarico ad aspirazione; i vasi ad aspirazione inoltre possiedono un getto d'acqua ausiliare interno al sifone e diretto verso il tubo di scarico.
 
== Cenni storici ==