Teofilatto (figlio di Michele I): differenze tra le versioni

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Non si hanno più notizie di Teofilatto sino all'11 luglio dell'813, quando Michele rinunciò alla corona a causa di una rivolta, capeggiata da [[Leone V l'Armeno]]. L'ex-imperatore e la sua famiglia cercarono rifugio nella [[Chiesa della Vergine di Pharos]], dove furono tuttavia raggiunti, costretti a farsi monaci e castrati, affinché non fossero in grado di rivendicare il trono. Per ordine del nuovo ''Basileus'' furono esiliati a [[Yassıada]], una delle [[Isole dei Principi]], nel [[Mar di Marmara|Mare di Marmara]] (anche se le cronache di [[Giovanni Scilitze]] e di [[Giovanni Zonara]] affermano invece che l'ultima residenza del principe fu [[Kınalıada]]). Il nuovo sovrano accordò loro uno vitalizio annuale<ref name="PmbZ"/>. Secondo ''[[Teofane Continuato]]'', Teofilatto, che adottò il nome monastico Eustrazio (Εὐστράτιος), morì cinque anni dopo suo padre, il 15 gennaio 849, e fu sepolto accanto a lui in una chiesa sull'isola in cui aveva vissuto sino al suo trapasso. La cronaca riferisce inoltre che il suo corpo (o forse quello di suo padre) fu in seguito trasferito da suo fratello, il patriarca Ignazio, nel monastero noto come "''tou Satyrou''".
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==