Encyclopedia of Popular Music: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 45:
Nel '97 la società di Larkin e i relativi diritti dell'enciclopedia furono venduti alla società di Muze Inc. (il cui nome del Regno Unito fu cambiato in Muze UK), un fornitore di [[metadati]] e di anteprime digitali. Larkin si dedicò temporaneamente alla preparazione della ''The Billboard Encyclopedia of Rock'', data alle stampe nel '98.<ref>{{cita news|titolo= 'Encyclopedia of Rock' Is in Tune with History |rivista= [[w:en:Billboard|Billboard]] |volume= 110 |numero= 46 |data= 14 novembre 1998 |pagina= 102 |issn= 0006-2510 |url= https://books.google.fr/books?id=HwoEAAAAMBAJ&pg=PA102}}</ref> In merito al nuovo assetto editoriale, dichiarò che «voleva garantire il suo futuro» nel mondo in rapida evoluzione della tecnologia dell'informazione e della comunicazione. Divenne caporedattore a tempo pieno del progetto, gestendo un'azienda di telelavoratori part-time cottage di piccole dimensioni, riguardo alla quale affermava «ora ci sono meno di 10 collaboratori nel team... la gente non crede che tutto ciò sia stato fatto in una scala così piccola, ma in termini di parole stiamo producendo un romanzo di [[Agatha Christie]] al mese».
 
Nel '99 uscì la terza eduzione dell'enciclopedia di musica popolare, formata da otto volumi e oltre 18.500 articoli, pari a più del doppio della precedente.<ref name="CMJ">{{cita web |autore= David Daley |titolo= The Encyclopedia of Popular Music |rivista= [[w:en:College Music Journal|CMJ New Music Monthly]] |numero= 67 |data= marzo 1999 |pagina= 59 |issn= 1074-6978 |url= https://books.google.fr/books?id=1CoEAAAAMBAJ&pg=PA59}}</ref> La quarta edizione, costituita da 10 volumi e 3.5 milioni di parole<ref name="Online" /> raccolte in 27.000 voci, arrivò a comprendere 350 nuovi artisti, tra i quali: i [[Coldplay]], [[Atomic Kitten]], i [[Badly Drawn Boy]] e [[Macy Gray]].<ref name="Online">{{cita web |titolo= Latest 'Encyclopedia of Pop Music' will go online |autore =Robert Barr |url= http://www.usatoday.com/tech/webguide/music/2006-10-17-epm-online_x.htm | sito = [[USA Today]] | data = 17 ottobre 2006}}</ref> Nel 2002 fu pubblicata una versione concisa di 1.400 pagine<ref>{{cita news |autore = Nicholas Bagnall |titolo = Bicycling bishops – the facts |rivista = [[The Daily Telegraph]] |datedata= 24 novembre 2002 |url= https://www.telegraph.co.uk/culture/4729322/Bicycling-bishops-the-facts.html}}</ref>, corrispondente alla quinta edizione che è anche la più estesa fra quelle concise, tutte pubblicate in un volume singolo.<ref>''The Encyclopedia of Popular Music'', concise 5th edition, pub. ''Omnibus Press'' July 2007.</ref>
 
== Status ==
Riga 56:
== Accoglienza critica ==
La prima edizione fu recensita dal ''Times'' come «un lavoro di una completezza che è quasi spaventosa».<ref name="Rock"/> Il ''[[The Guardian|Guardian]]'' definì l'<nowiki>''Encyclopedia of Popular Music'' come «il libro di riferimento essenziale su tutti gli aspetti della musica popolare del XX secolo, tra cui rock, dance, rap e R & B, ma anche blues, soul, country e folk».<ref name="Win"/> Secondo David Daley del ''[[CMJ New Music Report| CMJ New Music Monthly]]'', essa è «senza dubbio la guida più affidabile mai pubblicata sulla musica del 20°».<ref name="CMJ"/><br />
Nel libro ''The Facts on File Guide to Research'' di Jeff Lenburg, viene definita come «l'opera più affidabile mai conosciuta riguardo agli artisti del rock, del pop e del jazz».<ref>{{cita libro |autore= Jeff Lenburg |anno= 2005 |titolo= The Facts on File Guide to Research |editore= Facts on File |pagina= 423 |isbn= 0-8160-5741-9 |url= https://books.google.fr/books?id=bHDRE3lb-G8C&pg=PA423&lpg=PA423}}</ref> Alan Howe dell'''[[Herald Sun]]'' la trovò «un libro eccezionalmente dettagliato».<ref>{{cita news|autore= Alan Howe |titolo= Caruso misses mark in encyclopedia |rivista= [[Herald Sun]] |datedata= 30 novembre 2007 |url= https://www.heraldsun.com.au/entertainment/arias-and-graces-but-no-caruso/news-story/724aaa37d3a7e410ae19d702afe39dbb?sv=666cadb1dd0bb5ffdc1cc61a7c94b32a}}.</ref> Nicolas Houle, giornalista di ''Voir'', l'ha descritta come «una risorsa di riferimento imprescindibile tanto per gli amatori quanto per gli specialisti della musica popolare».
 
Bernard Zuel del ''[[The Sydney Morning Herald]]'' scrisse che il motivo per cui un normale essere umano vorrebbe questo enorme blocco sul suo scaffale sta al di là di me, ma per i giornalisti di musica e per altri [[nerd]], è una risorsa imperfetta ma preziosa. E questo non ti obbliga a riempirti di confessioni scritte male e di psicologia pop. Il che è bello».<ref>{{cita news |autore= Bernard Zuel |titolo= Snaps crackle and flop | rivista= [[The Sydney Morning Herald]] |datedata= 15 dicembre 2007 |url= https://www.smh.com.au/entertainment/snaps-crackle-and-flop-20071215-gdrt5p.html}}</ref><br />
Liz Thomson dell'<nowiki>''[[The Independent|Independent]]'' osservò alcune incongruenze che necessitavano di essere corrette, uno stile "sciatto" e la presenza di particolari inappropriati per un'enciclopedia<ref name="Thomson">{{cita news|autore= Liz Thomson |titolo= The Encyclopedia of Popular Music, edited by Colin Larkin | rivista= [[The Independent]] |data= 16 febbraio 2007 |url= https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/books/reviews/the-encyclopedia-of-popular-music-edited-by-colin-larkin-436488.html}}</ref>, puntualizzando che «il lavoro di Larkin è un passo importante nella giusta direzione, ma una tale impresa deve essere tanto critica quanto comprensiva».