Isaiah Bradley: differenze tra le versioni

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Venne portato al cospetto di [[Adolf Hitler]] in persona: il [[Führer]] cercò di corromperlo, garantendogli la "liberazione della sua gente" in cambio del suo aiuto, ma al suo rifiuto lo spedirono dal dottor [[Josef Mengele]] affinché carpisse i segreti del siero del supersoldato. Nel tragitto però venne salvato dalla resistenza partigiana, che lo tenne nascosto per cinque mesi, prima di trovare il modo di rimandarlo in patria.
 
Il ritorno negli States però non fu lieto per Isaiah; venne processato davanti laalla corte marziale per il furto del costume di Cap, e per questo venne condannato all'ergastolo. Sua moglie Faith cercò per anni di far rivedere il suo caso dall'esercito e dopo diciassette anni, nel giorno dell'insediamento di [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]], il presidente [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] gli concesse la grazia.
 
Purtroppo, gli anni in isolamento e il deterioramento del siero ridussero Isaiah in uno stato di regressione mentale. Sebbene per la maggior parte della gente la sua esistenza sia poco più di una [[leggenda metropolitana]], la comunità nera ha sempre venerato il "Capitan America nero", trattandolo come un vero eroe, come testimoniano le numerose celebrità afroamericane che nel corso dei decenni hanno portato i loro omaggi a Isaiah: da [[Mohamed Alì]] a [[Richard Pryor]], da [[Malcolm X]] a [[Nelson Mandela]], da [[Michael Jackson]] a [[Spike Lee]].