Gaio Asinio Gallo: differenze tra le versioni

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curiosità su Chieti
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== Vita ==
Gallo era figlio di [[Gaio Asinio Pollione]]. Lo storico Raffaele Bigi ritiene che fosse nato a [[Teate]] (ossia [[Chieti]])<ref>R. Bigi, ''Chieti. Passato, presente e futuro'', appendice degli uomini illustri, Carabba 2012</ref>. Nell'[[11 a.C.]] sposò [[Vipsania Agrippina]], figlia di [[Marco Vipsanio Agrippa]] e della sua prima moglie [[Cecilia Attica]]. Vipsania era inoltre la precedente moglie di [[Tiberio]]. Asinio fu console nell'[[8 a.C.]], proconsole d'Asia nel [[6 a.C.]]-[[5 a.C.]]
 
Asinio Gallo aveva avanzato il diritto di paternità sul figlio di Tiberio e Vipsania, [[Druso minore|Druso]], e per questo era malvisto da Tiberio.<ref>[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LVII,2,7.</ref> Gaio corteggiò anche la vedova di [[Germanico Giulio Cesare]], [[Agrippina maggiore|Agrippina]]. Questo e la sua acuta personalità lo portarono ad un'inimicizia con Tiberio.
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Morì di fame in prigione nel [[33]], non sappiamo se volontariamente o perché obbligato.<ref>[[Publio Cornelio Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]],'' VI,23.</ref> Quando Agrippina morì nell'ottobre dello stesso anno, Tiberio la accusò di immoralità e di adulterio con Asinio Gallo, la cui morte l'avrebbe indotta a rifiutare la vita.<ref>[[Publio Cornelio Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]],'' VI,25.</ref> Il suo nome fu cancellato dai pubblici monumenti (secondo la pratica della [[damnatio memoriae]]), e successivamente venne esposto e ripresentato dopo la morte di Tiberio.
 
== Curiosità ==
A Chieti pare che dagli scavi effettuati, in piazza San Giustino esistesse una villa patrizia, ritenuta comunemente essere appartenuta ad Asinio Gallo; la villa sta sotto il palazzo d'Achille sede del Municipio. Per questo motivo già da epoca remota il rialzo dove si trova la [[Cattedrale di San Giustino]] era detto ed è ancora detto "Colle Gallo"; quando furono erette le mura medievali, l'ingresso da Largo Cavallerizza alla piazza Duomo era chiamata Porta Gallo, poi quando fu rifatta nel XVIII secolo dal governatore Giuseppe Zunica assunse il nome di Porta Zunica o Tre Archi; venne demolita nel 1894.
 
== Note ==