Albert Einstein: differenze tra le versioni

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Generalmente considerato il più importante fisico del XX secolo, conosciuto al grande pubblico anche per la formula dell'[[E=mc²|equivalenza massa-energia]], {{Tutto attaccato|1=''E'' = ''mc''<sup>2</sup>}}, riconosciuta come l'"''equazione più famosa al mondo''"<ref>{{Cita libro|nome=David|cognome=Bodanis|titolo=E&nbsp;=&nbsp;mc<sup>2</sup>: A Biography of the World's Most Famous Equation|anno=2000|editore=Walker|città=New York}}</ref>, e per tutti i suoi lavori che ebbero una forte influenza anche sulla [[filosofia della scienza]]<ref>{{Cita pubblicazione|data=2014|titolo=Einstein's Philosophy of Science|editore=The Metaphysics Research Lab, Center for the Study of Language and Information (CSLI), Stanford University|accesso=4 febbraio 2015|url=http://plato.stanford.edu/entries/einstein-philscience/#IntWasEinEpiOpp|sito=Stanford Encyclopedia of Philosophy|curatore=Don A. Howard|annooriginale=11 febbraio 2004}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Don A.|cognome=Howard|data=dicembre 2005|titolo=Albert Einstein as a Philosopher of Science|rivista=Physics Today|volume=58|numero=12|doi=10.1063/1.2169442|bibcode=2005PhT....58l..34H|url=http://www3.nd.edu/~dhoward1/vol58no12p34_40.pdf|pp=34–40|via=University of Notre Dame, Notre Dame, IN, author's personal webpage}}</ref>, nel 1921 ricevette il [[premio Nobel per la fisica]] «''per i contributi alla [[fisica teorica]], in particolare per la scoperta della legge dell'[[effetto fotoelettrico]]''»,<ref name="Nobel Prize">{{Cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1921/|titolo=The Nobel Prize in Physics 1921|accesso=27 ottobre 2013}}</ref> un passo avanti cruciale per lo sviluppo della teoria dei quanti, sviluppando a partire dal 1905 la [[teoria della relatività]], uno dei due pilastri della [[fisica moderna]] insieme alla [[meccanica quantistica]]<ref name="frs">{{Cita pubblicazione|data=1º novembre 1955|titolo=Albert Einstein. 1879–1955|rivista=[[Biographical Memoirs of Fellows of the Royal Society]]|volume=1|doi=10.1098/rsbm.1955.0005|cognome1=Whittaker|nome1=E.|pp=37–67|jstor=769242|doi-access=free}}</ref><ref name="YangHamilton2010">{{Cita libro|autore2=Joseph H. Hamilton|titolo=Modern Atomic and Nuclear Physics|data=2010|editore=World Scientific|isbn=978-981-4277-16-7|autore1=Fujia Yang}}</ref>.
 
All'inizio della sua carriera credeva che la [[meccanica newtoniana]] non fosse più sufficiente a conciliare le leggi della [[meccanica classica]] con le leggi dell'[[Interazione elettromagnetica|elettromagnetismo]] e ciò lo portò a sviluppare la teoria della [[relatività ristretta]] mentre era all'[[istituto federale della proprietà intellettuale]] di [[Berna]] (1902–1909). Tuttavia successivamente si rese conto che il principio di relatività poteva essere esteso ai campi gravitazionali, quindi nel 1916 pubblicò un articolo sulla [[relatività generale]] con la sua teoria della gravitazione. Continuò a trattare problemi di [[meccanica statistica]] e teoria dei quanti, che lo portò a dare una spiegazione della teoria delle particelle e del [[moto browniano]]. Indagò anche le proprietà termiche della luce e gettò le basi per la teoria del [[fotone]]. Nel 1917, applicò la teoria della relatività generale per modellizzare la struttura dell'[[universo]].<ref name="Nobel">{{Cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/2011/advanced-physicsprize2011.pdf|titolo=Scientific Background on the Nobel Prize in Physics 2011. The accelerating universe|editore=Nobel Media AB|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120516052710/https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/2011/advanced-physicsprize2011.pdf|dataarchivio=29 maggio 2019|pagina=2|formato=PDF}}</ref><ref name="NYT-20151124">{{Cita news|autore=Dennis Overbye|url=https://www.nytimes.com/2015/11/24/science/a-century-ago-einsteins-theory-of-relativity-changed-everything.html|titolo=A Century Ago, Einstein's Theory of Relativity Changed Everything|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=24 novembre 2015}}</ref>
 
Eccetto che per un anno a Praga, Einstein visse in Svizzera tra il 1895 e il 1914, periodo durante il quale rinunciò alla cittadinanza tedesca (nel 1896), poi, nel 1900, ricevette il diploma al [[Politecnico federale di Zurigo]] (Eidgenössische Technische Hochschule, ETH). Dopo essere stato apolide per più di cinque anni, assunse la [[cittadinanza svizzera]] nel 1901, che tenne per il resto della sua vita. Nel 1905, conseguì un PhD all'[[Università di Zurigo]]. Quello stesso anno, ricordato come ''[[annus mirabilis]]'' pubblicò [[Annus Mirabilis Papers|quattro articoli dal contenuto fortemente innovativo]], che attirarono l'attenzione del mondo accademico all'età di 26 anni. Dal 1912 al 1914 Einstein insegnò fisica teorica a Zurigo, prima di partire per Berlino, dove fu eletto all'[[Accademia Reale Prussiana delle Scienze]].
 
All'inizio della sua carriera credeva che la [[meccanica newtoniana]] non fosse più sufficiente a conciliare le leggi della [[meccanica classica]] con le leggi dell'[[Interazione elettromagnetica|elettromagnetismo]] e ciò lo portò a sviluppare la teoria della [[relatività ristretta]] mentre era all'[[istituto federale della proprietà intellettuale]] di [[Berna]] (1902–1909). Tuttavia successivamente si rese conto che il principio di relatività poteva essere esteso ai campi gravitazionali, quindi nel 1916 pubblicò un articolo sulla [[relatività generale]] con la sua teoria della gravitazione. Continuò a trattare problemi di [[meccanica statistica]] e teoria dei quanti, che lo portò a dare una spiegazione della teoria delle particelle e del [[moto browniano]]. Indagò anche le proprietà termiche della luce e gettò le basi per la teoria del [[fotone]]. Nel 1917, applicò la teoria della relatività generale per modellizzare la struttura dell'[[universo]].<ref name="Nobel">{{Cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/2011/advanced-physicsprize2011.pdf|titolo=Scientific Background on the Nobel Prize in Physics 2011. The accelerating universe|editore=Nobel Media AB|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120516052710/https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/2011/advanced-physicsprize2011.pdf|dataarchivio=29 maggio 2019|pagina=2|formato=PDF}}</ref><ref name="NYT-20151124">{{Cita news|autore=Dennis Overbye|url=https://www.nytimes.com/2015/11/24/science/a-century-ago-einsteins-theory-of-relativity-changed-everything.html|titolo=A Century Ago, Einstein's Theory of Relativity Changed Everything|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=24 novembre 2015}}</ref>
 
Nel 1933, mentre Einstein stava visitando gli Stati Uniti, [[Adolf Hitler]] salì al potere. A causa delle sue origini ebraiche, Einstein non fece ritorno in Germania.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Thomas Levenson|data=9 giugno 2017|titolo=The Scientist and the Fascist|rivista=The Atlantic|url=https://www.theatlantic.com/science/archive/2017/06/einstein-germany-and-the-bomb/528534/}}</ref> Si stabilì negli Stati Uniti e diventò un cittadino statunitense nel 1940.<ref name="BoyerDubofsky2001">{{Cita libro|autore2=Melvyn Dubofsky|titolo=The Oxford Companion to United States History|url=https://books.google.com/books?id=SgtyKzBes6QC&pg=PA218|data=2001|editore=Oxford University Press|pagina=218|isbn=978-0-19-508209-8|autore1=Paul S. Boyer}}</ref> Alla vigilia della [[seconda guerra mondiale]], inviò una [[Lettera Einstein-Szilárd|lettera al presidente Roosevelt]] la quale avvisava del possibile sviluppo da parte della Germania di "bombe di un nuovo tipo estremamente potenti" e suggeriva agli Stati Uniti di cominciare delle simili ricerche. Ciò portò infine al [[progetto Manhattan]]. Einstein sostenne gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]], ma criticò l'idea di usare la [[fissione nucleare]] come arma. Firmò, con il filosofo britannico [[Bertrand Russell|Bertrand Russel]], il [[Manifesto Russell-Einstein]], nel quale si evidenziava il pericolo delle armi nucleari. Fu affiliato con l'[[Institute for Advanced Study]] a [[Princeton]], in [[New Jersey]], fino alla sua morte nel 1955.