Ludwig van Beethoven: differenze tra le versioni

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Il suo teschio venne acquisito dal medico austriaco Romeo Seligmann per ricavare un modello, tuttora conservato al ''Center for Beethoven Studies'' presso l'università statale di [[San Jose]] in California, mentre I suoi resti vennero sepolti nel [[Zentralfriedhof]] nel [[1888]]. Il suo segretario e primo biografo [[Anton Felix Schindler]],<ref>Gli studi recenti, e in particolare quello di [[Maynard Solomon]], hanno sostanzialmente demolito la sua attendibilità.</ref> nominato custode dei beni del musicista, dopo la sua morte distruggerà una grandissima parte dei ''[[Quaderni di conversazione]]'' e in quelli rimasti aggiungerà arbitrariamente frasi scritte di sua mano. La distruzione venne giustificata con il fatto che molte frasi erano attacchi grossolani e sfrenati ai membri della famiglia imperiale, contro l'imperatore e anche contro il principe ereditario, diventato anch'egli imperatore e con il quale aveva mantenuto rapporti stretti di amicizia, nonostante per gran parte della sua vita Beethoven fosse stato in costante rivolta contro le autorità costituite, le norme e le leggi.
[[File:Nello spazio e nel tempo (omaggio a L. V. Beethoven).jpg|miniatura|upright=0.8|''Nello spazio e nel tempo'', ritratto di Beethoven del 1974, dipinto da [[William Girometti]]]]
Negli anni che seguirono la sua morte furono formulate diverse ipotesi riguardanti una malattia di cui Beethoven avrebbe sofferto durante tutto l'arco dell'esistenza: indipendentemente dalla sordità,. il

Il compositore lamentavaaveva continui dolori addominali e disordini alla vista – e attualmente tendono a stabilirsi al livello di un [[saturnismo]] cronico o intossicazione severa da piombo.<ref>{{en}} [http://www.hriptc.org/Beethoven.html Health Research Institute: conferenza stampa del dottor William J. Walsh, 17 ottobre 2000] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080306071933/http://hriptc.org/Beethoven.html |data=6 marzo 2008 }}</ref> Il 17 ottobre [[2000]], dopo quasi 200 anni dalla morte del compositore, fu il dottor William J. Walsh, direttore del progetto di ricerca su Beethoven (Beethoven Research Project), a rivelare questa ipotesi come causa probabile del decesso. Beethoven, grande degustatore del vino del Reno, aveva l'abitudine di bere da una coppa di cristallo di piombo, oltre ad aggiungere un sale piomboso per rendere il vino più dolce.
 
Dai risultati delle analisi sui suoi capelli furono riscontrati importanti quantità di piombo e questi risultati sono stati confermati dall'''[[Argonne National Laboratory]]'', nei pressi di [[Chicago]], grazie a ulteriori analisi di frammenti del cranio, identificati grazie al [[DNA]]. La quantità di piombo rilevata era effettivamente il segnale di un'esposizione prolungata.<ref>{{fr}} ''Science et Vie'', n. 1061, p. 20, febbraio 2006.</ref> Questa intossicazione di piombo fu la causa dei perpetui dolori al ventre che segnarono la vita di Beethoven, nonché dei suoi numerosi e repentini sbalzi d'umore e, forse, anche della sua sordità. Non ci sono comunque legami formali stabiliti e provati tra la sordità di Beethoven e la sua intossicazione da piombo; in seguito all'autopsia, eseguita il giorno dopo la sua morte, risultò che il nervo acustico del musicista era completamente atrofizzato, pertanto nessuna cura dell'epoca poteva essere efficace.