Khan: differenze tra le versioni

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Con il termine di origine turca e mongola '''''khan''''', (grafia mongola: {{lang|mn|хан/{{MongolUnicode|ᠬᠠᠨ}}}}), anche '''''qan''''' e termini e rese affini quali: ''qaghan'', ''qa’an'', ''kagan'', ''khaan''; adattato in italiano anche come "can" o "cane"<ref>{{DOP|id=66669|lemma=cane}}; {{Treccani|cane2|Cane|v=sì|accesso=6 maggio 2017}}; [http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/C/cane_2.aspx?query=cane+(2) Lemma "''cane''"] in [[Aldo Gabrielli]], ''Grande dizionario italiano''.</ref>, si intende indicare un [[titolo nobiliare|appellativo di natura nobiliare]] di origine [[asia]]tico/[[lingue altaiche|altaica]], corrispondente a "grande principe", "sovrano", "monarca".
 
Per indicare una donna appartenente a una famiglia di Khān si usa il vocabolo ''Khānum'' (o ''Khānim'').
 
== Storia ==
La prima attestazione di questo appellativo nobiliare risale al popolo degli [[Xianbi]] e ai popoli che discendono da questi, come i [[Rouran]] e gli [[Avari]], i quali, a partire dal II secolo a.C. e fino al VI secolo d.C. migrarono dall'attuale regione della Mongolia verso Ovest.<ref name="Atwood, p. 382">Atwood, p. 382</ref>. A partire dal VI secolo d.C. tutti i popoli Turchi indicavano con il termine ''qaghan'' il loro sovrano,<ref name="Atwood, p. 382" />, così anche i Mongoli, tranne i [[Kitai]] i quali, a partire dal X secolo, preferirono sostituirlo con il cinese ''huángdì'' (皇帝).
 
Nelle prime fonti in lingua turca la parola è ''khan'' in ambedue le forme ''qan'' e ''qaghan'', dalla etimologia incerta e comunque legate a ''qatun''/''khatun'' con il quale si indica la "regina". Nei testi redatti nella grafia [[Göktürk]] e in quelli degli [[Uiguri]], ''qaghan'' indica il titolo mentre ''qan'' rende il concetto ossia il suo principio astratto. Il lessicografo uiguro [[Mahmud al-Kashgari]] registrò, nell'XI secolo, il solo lemma ''qan''. Così nel Medio Oriente turco-iraniano islamico il termine ''khan'' viene a indicare un governatore e non un sovrano o un principe, questo appellato come ''sulṭān'' o ''shāh''.
 
Nel XII secolo i Mongoli adottano il termine turco ''qan'', così il condottiero [[Gengis Khan|Temüjin]] si indica, ad esempio sulle monete e su alcuni documenti, come ''gür-qan'' ("sovrano universale"); il figlio ed erede al trono [[Ögödei]] si appella invece come ''qa'an'' che nella resa turca è ''qaghan''. Dopo la morte di Ögödei quest'ultimo titolo acquisisce maggiore dignità e nei testi sostituisce, retroattivamente, il titolo di ''qan'' con cui veniva appellato Cingghis (Temüjin /Gengis) Khan, da ora ''Qa'an''. Così saranno appellati come Qan i sovrani dell'[[Khanato dell'Orda d'Oro|Orda d'Oro]] e dell'[[Ilkhanato]] mentre il titolo di Qa'an sarà riservato all'imperatore che risiedeva in Oriente .<ref>«This title, which became Ögedei’s posthumous reign name, was seen as having greater dignity than qan, and from then on CHINGGIS KHAN’s title was retroactively written in Mongolian as Chinggis Qa’an. During the subsequent decades qan became a title used for the subordinate khan, such as those of the IL-KHANATE and the GOLDEN HORDE, while qa’an was reserved for the emperor ruling in the east. », Atwood, p. 302.</ref>.
 
==Note==