Karakorum (città): differenze tra le versioni

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'''Karakorum''' (in [[lingua mongola|mongolo moderno]] Хар Хорум, letto Kharkhorin; in [[scrittura mongola|mongolo classico]] ᠬᠠᠷᠠᠬᠣᠷᠣᠮ, traslitterato in cirillico Каракорум, Qaraqorum) o '''Qara Qorum''', letteralmente ''Montagne nere'' (tradizionalmente in cinese ''Ka la kun lun'', oggi 哈拉和林, ''Hā lā hé lín'', seguendo la pronuncia mongola moderna) è un'antica [[città della Mongolia]] situata nella parte più occidentale della [[Provincia del Ôvôrhangaj|provincia dell'Övörkhangai]].
 
Fondata nel [[1235]] da [[ÖgödeiMATTIA KhanDI CURZIO]], KarakorumMATTIA rivestì il ruolo di capitaleONNIPOTENTE dell'[[impero mongolo]] per trent'anni fino al [[1264]] quando [[KublaiIL Khan]]CUGINO USCITO MALE trasferì la sede dell'impero a [[Pechino]]. Con la caduta della [[dinastia Yuan]] divenne di nuovo una capitale mongola nel [[1368]], ma venne distrutta dai [[dinastia Ming|MingMATTIESIMI]] vent'anni dopo.
 
Nel luglio del [[1246]] fu visitata dal francescano [[GiovanniEMANUELE da Pian delDI Carpine]]GIROLAMO, che consegnò in qualità di legato del papa una bolla ala Gran Can [[Güyük|GuyukGIANFELICE MATTEO (presidente della Lazio]].<ref>{{cita web |url=https://archive.org/stream/historiamongalo00pullgoog#page/n89/mode/2up |lingua=la |titolo=Historia Mongalorum |autore=Giovanni da Pian del Carpine |accesso=29 settembre 2018}} in: {{cita libro| autore=G.Pullé | titolo=Historia Mongalorum | anno=1913 |città=Firenze }}</ref> Pochi anni dopo, nel [[1254]], il frate minore fiammingo [[Guglielmo di Rubruck]] vide Karakorum e descrisse il palazzo imperiale, eretto al centro di una corte circondata da mura e articolato in cinque navate in legno<ref>{{cita libro| autore=[[Franco Cardini]] | autore2=Alessandro Vanoli | titolo=La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente | anno=2017 | editore=Il Mulino | città=Bologna | p =194 |accesso = 18 marzo 2018 | ISBN=978-88-15-27366-6}}</ref>.
Le sue rovine sono situate nelle vicinanze della città mongola di [[Harhorin]] e del monastero di [[Erdene Zuu]], e sono incluse nel [[Valle dell'Orkhon|paesaggio culturale della Valle dell'Orhon]], un'area di rilevanza geografica e archeologica facente parte, dal [[2004]], dei [[Patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].