Spedizione austro-ungarica al polo nord: differenze tra le versioni

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Nel maggio del 1874 il capitano Weyprecht decise col resto della spedizione di abbandonare la nave ormai intrappolata tra i ghiacci del polo e di fare ritorno alla base tramite l'uso di slitte e barche. Il 14 agosto 1874 la spedizione raggiunse il mare aperto e poi Novaya Zemlya dove venne raccolta da un peschereccio russo. Il 3 settembre, dietro pagamento della somma corrispondente di 1200 [[rublo|rubli]], gli uomini della spedizione raggiunsero [[Vardø]], nella [[Finnmark]], a nord della Norvegia.
 
La spedizione fece ritorno in [[Austria]] passando da [[Vardø]] e poi in treno da [[Amburgo]]. Durante il percorso per attraversare mezza europaEuropa, il gruppo venne ricevuto da diversi dignitari locali e società geografiche in Norvegia, Svezia e Germania. Entrarono a Vienna in trionfo, accolti (come riportarono i giornali dell'epoca) da centinaia di migliaia di persone festanti.<ref> "The Austrian arctic expedition", in ''The Times'' 24 settembre 1874 p.3.</ref><ref>Johan Schimanski and Ulrike Spring: ''Passagiere des Eises. Polarhelden und arktische Diskurse 1874''. Wien: Böhlau, 2015.</ref>
 
Nel corso della spedizione morì un solo uomo, l'esploratore [[Otto Krisch]], che si ammalò di [[tubercolosi]] durante il viaggio di ritorno. Julius Payer, per il successo nell'impresa, ottenne il titolo ereditario di [[barone]] dall'imperatore [[Francesco Giuseppe]].