Libri di memorie sull'Olocausto: differenze tra le versioni

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Amplio incipit e preciso quale è stato l'unico memoriale scritto e pubblicato quando l'Olocausto era ancora in corso
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[[File:Primo Levi.gif|thumb|[[Primo Levi]], sopravvissuto a [[Auschwitz]], autore di alcuni tra i più celebri Libri di memorie dell'Olocausto]]
[[File:Elie Wiesel 2012 Shankbone.JPG|thumb|[[Elie Wiesel]], Premio Nobel per la pace, altro celeberrimo scrittore e testimone dell'Olocausto]]
I '''libri di memorie sull’Olocausto''', scritti dai [[superstiti dell'Olocausto|sopravvissuti]], sono una importante testimonianza diretta della vita delle persone coinvolte nelle persecuzioni razziali naziste. Alcuni memoriali furono scritti immediatamente dopo la Liberazione per denunciare i crimini cui si era assistito e fissare con precisione i propri ricordi. Altri memoriali furono redatti anche a distanza di anni o decenni dagli eventi narrati per conservare la propria testimonianza a futura memoria. Un memoriale che fu invece scritto e pubblicato mentre l'Olocausto era ancora in corso fu quello che oggi conosciamo come [[Rapporto Vrba–Wetzler|I protocolli di Auschwitz]] scritto dai due giovani fuggitivi da Auschwitz, [[Rudolf Vrba]] e [[Alfréd Wetzler]], e pubblicato nel 1944, alla fine della loro fuga, in [[Slovacchia]] e consistente in una quarantina di fogli divisi in tre sezioni, battuti a macchina in più copie e tradottotradotti in tedesco, il primo documento sulla Shoah ancora in corso<ref>{{cita libro | nome=Rudolf | cognome=Vrba | titolo=I protocolli di Auschwitz - Aprile 1944:Il primo documento della Shoah, pagg. 10-23 | anno=2013 | editore=Bur Rizzoli | città=Milano }}</ref>.
 
==Introduzione==