Ustascia: differenze tra le versioni

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{{dx|[[File:Ustaše sawing off the head of a Serb civilian.jpg|thumb|Ustascia croati mentre uccidono un civile serbo ([[1942]]).]]}}
[[File:Flag of Croatia Ustasa.svg|thumb|La bandiera dello Stato Indipendente di Croazia.]]
Il movimento trae origine dal [[Partito Croato dei Diritti]] (Hrvatska Stranka Prava - HSP), di ispirazione nazionalista e autonomista, fondato nel [[1861]] dall'avv. Ante Starčević. Negli [[anni 1920]] [[Ante Pavelić]] emerge come figura di spicco, divenendone leader e rappresentante al parlamento di [[Belgrado]]. In questo periodo stabilisce i primi contatti con il [[Storia dell'Italia fascista|regime fascista italiano]]. [[Ante Pavelić]] diede al partito un'impronta insurrezionale, anticomunista, anticapitalista e particolarmente aggressiva. Il metodo con cui voleva ottenere l'indipendenza era quello dell'insurrezione armata, che si tradusse spesso in atti di [[terrorismo]].
 
Con il colpo di Stato di [[Alessandro I di Jugoslavia|Alessandro I]] del 6 gennaio [[1929]], seguente agli spari nel parlamento in cui venne ucciso il deputato croato Radić il 19 giugno [[1928]], i vertici dell'HSP, tra cui lo stesso [[Ante Pavelić]], espatriarono e si stabilirono in [[Italia]], [[Austria]], [[Germania]] e [[Ungheria]]. Dall'estero iniziarono una forte propaganda rivolta alle varie comunità di croati sparsi per l'Europa, ottenendo finanziamenti, asilo e strutture (in particolare campi di addestramento) da [[Benito Mussolini|Mussolini]], il quale voleva sfruttare il nazionalismo croato con l'obiettivo di disgregare e destabilizzare il [[Regno di Jugoslavia]]. Da questo momento il movimento prende il nome di ''ùstascia''.
[[Ante Pavelić]] diede al partito un'impronta insurrezionale, anticomunista, anticapitalista e particolarmente aggressiva. Il metodo con cui voleva ottenere l'indipendenza era quello dell'insurrezione armata, che si tradusse spesso in atti di [[terrorismo]].
Con il colpo di Stato di [[Alessandro I di Jugoslavia|Alessandro I]] del 6 gennaio [[1929]], seguente agli spari nel parlamento in cui venne ucciso il deputato croato Radić il 19 giugno [[1928]], i vertici dell'HSP, tra cui lo stesso [[Ante Pavelić]], espatriarono e si stabilirono in [[Italia]], [[Austria]], [[Germania]] e [[Ungheria]]. Dall'estero iniziarono una forte propaganda rivolta alle varie comunità di croati sparsi per l'Europa, ottenendo finanziamenti, asilo e strutture (in particolare campi di addestramento) da [[Benito Mussolini|Mussolini]], il quale voleva sfruttare il nazionalismo croato con l'obiettivo di disgregare e destabilizzare il [[Regno di Jugoslavia]].
Da questo momento il movimento prende il nome di '''ùstascia'''.
 
=== Presa del potere ===