Emanuele Ciaceri: differenze tra le versioni

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Nato a [[Modica]] nel 1869 da Giovanni (di antica e nobile famiglia) e Maria Concetta Romeo, si diplomò presso il [[Liceo classico Tommaso Campailla|Liceo classico "Tommaso Campailla"]] nel 1889. Nello stesso anno, oltre ad iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'[[Università di Pisa]], vinse anche il concorso per frequentare la [[Scuola normale superiore di Pisa]], accedendovi quindi come allievo. Si laureò in [[letteratura|lettere]] nel 1893, discutendo una tesi con [[Ettore Pais]], suo maestro.
 
Subito dopo, iniziò ad insegnare nei licei statali di [[Messina]] e [[Catania]], distinguendosi per rigore e capacità. Ottenuta nel 1901 la libera docenza in [[storia dallantica]] presso l'[[Università di Catania]], qui esercitò fino al 1910, quando divenne incaricato di [[storia antica]] presso l'[[Università di Messina]] dove rimase fino al 1912, anno in cui vinse la cattedra della stessa materia all'[[Università di Padova]].<ref>Franco Sartori, "Emanuele Ciaceri nell'Universita Patavina", ''Sileno. Rivista di studi classici'', NN. 1-2, Anno 1994.</ref> Nel 1920 si trasferì all'[[Università Federico II di Napoli|Università di Napoli]], dove terminò la sua carriera accademica, nel 1940.
 
Socio corrispondente dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] dal [[1922]]<ref>[[Giovanni Pugliese Carratelli]], "Ciaceri, Emanuele", in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, Volume 25, Anno 1981.</ref>, fu anche membro dell'[[Istituto veneto di scienze, lettere ed arti]], dell'[[Accademia galileiana di scienze, lettere ed arti]], dell'Accademia di archeologia, lettere e belle arti di Napoli e di altre istituzioni culturali nazionali, tanto che nel 1934 l'[[Accademia d'Italia]] gli conferì il "[[premio Mussolini]]" per le discipline morali e storiche.