Legge 22 maggio 1978, n. 194: differenze tra le versioni

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Ancora a pochi giorni dal referendum il vescovo di [[Genova]], il cardinale [[Giuseppe Siri]], noto per le sue posizioni ultratradizionaliste, invitò i fedeli a votare per l'abrogazione della legge 194<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1981/05/08/page_004.pdf | titolo = Genova, città moderna, davanti a Siri, il «grande inquisitore» | data = 1981-05-08 | accesso = 2020-07-10 | p = 4 | pubblicazione = l'Unità | autore = Flavio Michelini }}</ref>.
 
Il [[Referendum_abrogativi_in_Italia_del_1981|17 maggio 1981]] si giunse al voto con sondaggi che non aiutavano a chiarire la portata degli schieramenti dietro ogni scelta<ref name="Palasport" /><ref>In quella consultazione, oltre ai due referendum sull'aborto, gli elettori erano chiamati a esprimersi su altre tre questioni abrogative.</ref>.
Quello più importante dei due, che di fatto proponeva il ripristino del codice penale dell'epoca Rocco, fu bocciato dall'elettorato, anche cattolico, con una percentuale del 68% ({{M|21505323}} voti) contro il 32% di abolizionisti ({{M|10119797}}).
A livello di rappresentatività, tale 32% era di 6 punti percentuali inferiore a quelli ottenuti dalla DC nelle recenti elezioni politiche del 1979 e, più in generale, di 12 punti inferiore alla somma di quelli di tutti i partiti che si erano espressi per l'abrogazione della legge 194<ref name="Chiarante">{{Cita news | autore1 = [[Giuseppe Chiarante]] | pubblicazione = l'Unità | titolo = Ragionando sulla crisi della DC | p = 1 | data = 1981-05-20 | accesso = 2020-07-19 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1981/05/20/page_001.pdf }}</ref>; l'osservatore politico [[Giuseppe Chiarante]], conoscitore del mondo cattolico per avere militato in gioventù nella [[Democrazia Cristiana|DC]], nel notare che le percentuali di antiabortisti erano inferiori a quelle dei militanti cattolici perfino nelle regioni più bianche d'Italia, come il [[Veneto]] e la [[Lombardia]], o le meno scolarizzate come la [[Sicilia]], teorizzò che tale voto fosse sostanzialmente la spia, o l'inizio, dello scollamento tra adesione ai dettami della chiesa cattolica e il rispetto delle leggi dello Stato, cosa della quale la stessa DC avrebbe dovuto rendersi conto<ref name="Chiarante" />.
L'altro referendum, quello proposto dai radicali, fu bocciato con una percentuale quasi prossima al 90%, soluzione che lasciò soddisfatti anche i propugnatori del "No" al referendum proposto dal Movimento per la Vita: per effetto di ciò la legge non subì variazioni.
 
== Attuazione ==