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= I Librai Pontremolesi =
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Il termine '''librai pontremolesi''', che viene usato per fare riferimento ai “buchinisti” lunigianesi di [[Montereggio (Mulazzo)|Montereggio]], di Parana e di [[Mulazzo]], viene introdotto ufficialmente dopo il 1952 quando a [[Pontremoli]] viene organizzato il primo convegno dei librai da cui nasce successivamente il famoso [[Premio Bancarella]]. Ma già precedentemente, alla fine dell’Ottocento, i librai provenienti dalla [[Lunigiana]] nei loro viaggi in Italia e all’estero si definiscono “pontremolesi” per dare una più precisa idea della loro zona di provenienza. Come testimonianza di questo si fa riferimento alla frase “todos naturales de Pontremoli<ref>«En Barcellona, à doce de Septiembre de mil ochocientos noventa y siete Io Francisco de P. Codina Pho Domen de Esta Santa Iglesia Catedral Basilica bauticè solennemente a un nino que naciò el quarto de agosto ultimo, hijo legittimo de D. Manuel Maucci editor, y de D.a Maria Antonia Maucci. Se le pusieron por nombres, Luis, Carlos, Emanuel. Abuelos paternos: D. Domingo defunto y D.a Brigida Battistini. Abuelos maternos: D. Luis, librero y D.a Elisabet Giovannacci. Padrinos: D. Carlos Maucci, librero, y D.a Julia Maucci, todos naturales de Pontremoli, Italia».</ref>” riportata nel 1897 sul certificato di battesimo di Luis Carlos Emanuel figlio di Emanuele Maucci, grande editore di [[Barcellona]], originario di Parana.
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In [[Lunigiana]] i primi libri stampati con la tecnica a caratteri mobili, introdotta 15 anni prima da [[Johannes Gutenberg|Gutenberg]] con la pubblicazione della [[Bibbia]], vanno fatti risalire al 1471, anno in cui Jacopo da Fivizzano con il figlio Alessandro mette in stampa, dapprima a [[Fivizzano]], una decina di titoli tra cui nel 1472 le ''[[Bucoliche]]'', le ''[[Georgiche]]'' e l’''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], il ''[[De officiis|De Officiis]]'', il ''Lelio'' ed il ''Catone maggiore'' di [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]]; nel 1473 la ''Vita della Vergine Maria'' di Cornazzano e le ''[[Satire (Giovenale)|Satire]]'' di [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]]; nel 1474 la ''Congiura di Catilina'' di [[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]], e in seguito a Venezia. Successivamente nel 1476 l’aullese Battista Ricordi con il genovese Battista Cavallo fonda la prima società di stampa per libri a [[Genova]] e nel 1482 Michele da Bagnone inizia il mestiere di stampatore a [[Lucca]] dopo aver recuperato i [[Tipo di carattere|caratteri tipografici]] di [[Fivizzano]]. Nel 1493 Sebastiano da Pontremoli, già collaboratore a [[Milano]], stampa uno dei primi esemplari milanesi in caratteri greci dell’epoca, pubblicando un’opera sui discorsi di [[Isocrate]]. Grazie alle ricerche compiute direttamente dai discendenti della sua famiglia<ref>Guido Galleri di Bologna, 1967.</ref>, si è inoltre giunti alla scoperta che nel 1618 un certo Hieronymi Galleri di origini lunigianesi abbia stampato [[Atalanta fugiens|''Atalanta fugiens'']] che rappresenta un unicum nella storia dell’[http://www.treccani.it/vocabolario/alchimia/ alchimia] poiché si può considerare il solo testo noto in cui le arti “grafiche”, “poetiche” e “musicali” risultano strettamente legate alla trattazione ermetica.
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=== Nascita della figura del libraio ===
▲=== Libri ===
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Un libro è considerato di interesse enciclopedico quando soddisfa almeno uno tra i seguenti criteri:
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