Pink Floyd: differenze tra le versioni
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==== ''The Final Cut'' ====
[[File:RogerWaters.jpg|thumb|left|Il bassista e cantante [[Roger Waters]]]]
Concluso il progetto di ''The Wall'', Waters inizia a lavorare, a partire da alcuni dei brani esclusi da ''The Wall'', a un nuovo album dal titolo provvisorio ''Spare Bricks''.<ref>{{cita|Mason|cap. 10|cidMason}}.</ref> Tuttavia l'approccio risulta disorganico e insoddisfacente: Waters s'indirizza allora verso un nuovo concept album, incentrato sul tema della guerra e intitolato ''[[The Final Cut (album)|The Final Cut]]'', in cui torna sulla morte del padre durante la seconda guerra mondiale, esprime la sua avversione per lo scoppio della [[guerra delle Falkland]] intrapresa dalla Thatcher<ref>{{cita|Mason|cap. 10|cidMason}}.</ref> fino a sentenziare, come riportato sul retro della copertina, ''A Requiem for a Postwar Dream'', ossia il ''fallimento del sogno del dopoguerra''.<ref>{{cita web|url=http://www.andreascanzi.it/?p=3969|titolo=Un disco da maneggiare con cautela: The Final Cut dei Pink Floyd (anzi, di Roger Waters)|accesso=27 luglio 2020|data=27 febbraio 2016}}</ref> Il predominio di Waters sugli altri componenti è ormai totale: scrive e canta tutti i brani, ad eccezione di ''[[Not Now John]]'',
Il risultato discografico è la prima posizione nel Regno Unito e la sesta negli Stati Uniti d'America,<ref name=
==== L'abbandono di Waters ====
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