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!Colspan=2|''[https://fuldig.hs-fulda.de/viewer/resolver?urn=urn:nbn:de:hebis:66:fuldig-2633623 Tatianus, Epistulae Pauli, Actus Apostolorum, Epistulae Catholicae, Apocalypsis] (trascrizione dal manoscritto di Fulda)
!testo tuo!!traduzione
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Il greco della koinè finché è ellenistico e fondamentalmente pagano mantiene una certa continuità conservativa nel lessico, ma già dal secondo-terzo secolo d.C. diverse parole assumono significati tecnici nel lessico cristiano che non sono immediati per chi non si occupa di letteratura o esegesi biblica, e mentre i Vangeli sono scritti in una koinè orientaleggiante fondamentalmente più semplice della normale prosa greca, i padri e i dottori della Chiesa non esitano a lanciarsi in complesse elaborazioni retoriche e teologico-filosofiche in cui non è sempre un vantaggio avere un retroterra linguistico appunto precristiano. Dammi comunque il tempo di rivedere i due brani greci e te li sottoporrò. - [[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] - '''[[:s:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[:s:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 19:00, 3 ago 2020 (CEST)
 
=== Secondo riscontro: Atanasio e Basilio ===
;Atanasio (o meglio pseudo-Atanasio)
 
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!Testo: ''Catena in epistulam Joannis I (e cod. Oxon. coll. nov. 58).!
!traduzione mia
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|καὶ τὴν ἑνότητα δὲ τοῦ Υἱοῦ πρὸς τὸν Πατέρα δείκνυσι καὶ ὅτι ὁ αρνούμενος τὸν Υἱόν, οὐδὲ τὸν Πατέρα ἔχει.
 
Γράφει γοῦν πρὸς πᾶσαν ἡλικίαν, πρὸς παιδία, πρὸς νεανίσκους, πρὸς γέροντας, ὅτι ὁ µὲν Θεὸς ἐγνώσθη, ἡ δὲ διαβολικὴ ἐνέργεια λοιπὸν νενίκηται, καταργηθέντος τοῦ θανάτου.
|e mostra l'unicità del Figlio rispetto al Padre e il fatto che colui che nega il Figlio nemmeno ha il Padre.
 
Scrive dunque per ogni età, per bambini, per ragazzi, per vecchi, che Dio è stato conosciuto, mentre il potere del diavolo finalmente è sconfitto, annullata la morte.
|}
 
;Basilio
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!''[https://books.google.it/books?id=39UjmqgKsQMC Sancti patris nostri Basilii Magni... Opera omnia]'', Tom. II, p. 131-132
!Traduzione mia
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|Ταῖς θείαις γραφαῖς ἐναντιούμενοι· τί δὲ ἐναντιοῦσαι τῇ κάλῃ ταύτῃ πίστει, καὶ σωζούσῃ ὁμολογίᾳ, Θεὸς, Λόγος, Πνεῦμα · Πατὴρ, Υἱὸς, καὶ Πνεῦμα; [...] Τριὰς ἐν Τριάδι ὡσαύτως, ἐν τῷ αὐτῷ Ἀποστόλῳ σαφῶς μαρτυρήσει - ὅτι μὴ τὴν δυάδα ἀναιροῦσι, μᾶλλον δὲ Τριάδα τὴν Μονάδα κηρύσσοντες, ἀλλ ', ἑνότητα θεότητος εἰδότες, ἐν ἑνὶ προσόπῳ τὰ τρία κηρύσσουσι.
|Opponendosi alle divine scritture. Perché dunque sei contrario a questa buona fede e alla confessione salvifica, Dio, Verbo, Spirito; Padre, Figlio e Spirito? [...] (Perciò se la diade è mostrata nella diade o) allo stesso modo la Trinità nella Trinità, nello stesso apostolo, testimonierà apertamente che mentre predicano l'unicità non tolgono la dualità, e ancor meno la trinità: ma, sapendo l'unicità della Divinità, in una persona ne predicano tre.
|}
 
Anche in questo caso mi sono trovato a tradurre due brani che inizia con la fine di un periodo precedente e con significativi tagli al centro: per raccapezzarmici e azzardare una traduzione di cui comunque non sono convinto ho dovuto indagare alquanto. Infine ho colto alcune delle problematiche testuali su cui si sono accapigliati i critici negli ultimi secoli. Porta pazienza ma non è il mio campo: per abito professionale non riesco a tradurre ''meccanicamente'' e ad ogni richiesta di traduzione scopro che il numero di trappole (come tradurre una trascrizione diplomatica di un manoscritto senza saperlo prima!) e incognite (come tradurre brani dal senso molto complesso senza avere né contesto né testo completo), con i conseguenti rischi ermeneutici (introdursi nella coplessità dell'esegesi neotestamentaria senza averne una competenza consolidata), tende ad aumentare sempre più.
 
Sul ''potentes'' e sul ''committentes'' in effetti ho potuto constatare come la critica testuale si sia orientata nel considerare queste due parole come frutto di errore. ''Committere'' potrebbe signficare "connettere" (vedi ad esempio cosa è una [[Crux commissa]], o ila descrizione virgiliana dei Scilla, ''prima hominis facies et pulchro pectore uirgo pube tenus, postrema immani corpore pistrix delphinum caudas utero commissa luporum'', ma è in effetti un uso talmente particolare che non mi era venuto in mente. Ecco, è un segnale che è il caso che non mi avventuri oltre. - [[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] - '''[[:s:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[:s:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 10:42, 5 ago 2020 (CEST)