Sidney Sonnino: differenze tra le versioni

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Per esporre con maggiore efficacia le sue tesi, Sonnino fondò assieme a [[Leopoldo Franchetti|Franchetti]] nel [[1878]] la rivista ''[[Rassegna settimanale]]'', in cui sostenne il mantenimento della società nella forma dell'epoca, con un potere forte, ma a condizione di graduali concessioni di riforme sociali.<ref name="Montalcini, 1926, p. 15"/>
 
L'esordio in politica per Sonnino risale al [[luglio]] [[1877]] quando viene eletto nel consiglio comunale di [[Montespertoli]] e nell'agosto seguente viene nominato sindaco, carica che manterrà fino al [[1882]]; la carica di consigliere comunale sarà sua fino alla fine della sua carriera politica nel [[1920]] con l'eccezione degli anni tra il [[1893]] e d il [[1895]] quando non venne eletto <ref>F. Fusi, ''Il Deputato della Nazione'', Firenze, 2019, p. 280.</ref>. Nel [[1878]], alle elezioni provinciali fiorentine viene eletto consigliere per il mandamento di San Casciano e manterrà tale carica fino al giugno [[1914]]<ref>F. Fusi, ''Il Deputato della Nazione'', Firenze, 2019, p. 290.</ref>.
 
L'ancora [[Giornalismo|giornalista]] Sonnino approdò definitivamente alla politica nazionale il 16 maggio [[1880]] venendo eletto [[deputato]] per il [[sistema elettorale|seggio]] di [[San Casciano in Val di Pesa]] nella [[XIV legislatura del Regno d'Italia|XIV legislatura]]. Schierandosi con la [[Destra storica|destra moderata]] fu rieletto nel Collegio IV di [[Firenze]] (che comprendeva quello d'origine) fino alla [[XXIV legislatura del Regno d'Italia|XXIV legislatura]] inclusa (1913).<ref>Montalcini, ''Sidney Sonnino'', Roma, 1926, pp. 15-16.</ref> Durante tale periodo Sonnino rappresentò, assieme a [[Emanuele Fenzi]], uno dei principali promotori della [[tranvia del Chianti]].