Raffreddamento ad aria: differenze tra le versioni

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Il raffreddamento ad aria ha avuto, ampia diffusione nel settore motociclistico, dove era più facile sfruttare la circolazione dell'aria dinamica. Col diffondersi di motori dotati di particolari tecnologie (la testata plurivalvole, su tutte) sono aumentate le esigenze di abbassamento della temperatura e dunque si è assistito, a partire dagli [[Anni 1980]], ad una riduzione dell'uso di questo sistema in favore del raffreddamento a liquido.
Anche nel settore automobilistico il raffreddamento ad aria, per le stesse cause, è, oggi, praticamente scomparso, ma vi furono molti esempi, di vetture raffreddate ad aria, sia tra le vetture economiche, che tra le sportive a motore posteriore. La totalità di queste vetture avevano motore bicilindrico o con architettura [[motore boxer]].
Viene tuttora utilizzato per impieghi specialistici di mezzi pesanti destinati all'uso in situazioni estreme, in campo aeronautico (vedi i [[Lycoming O-360|Lyncoming]] ) o per piccole apparecchiature a motore, come possono essere i decespugliatori o motoseghe.
 
==Note==