Prilocaina: differenze tra le versioni

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La prilocaina è un [[anestetico locale]] di tipo amminoamidico, sintetizzato per la prima volta da Claes Tegner e [[Nils Löfgren]]. Viene utilizzato in [[odontoiatria]] nella sua forma iniettabile. In combinazione con [[lidocaina]] viene utilizzato per via topica, sia in forma di crema per anestesia dermica, sia in forma di spray per il trattamento dell’[[eiaculazione precoce]].
Grazie alla bassa tossicità cardiaca, è spesso utilizzato per l’anestesia intravenosa regionale.
 
==Controindicazioni==
Le principali controindicazioni si riferiscono all’uso sistemico, e non all’uso topico. In alcuni pazienti, l’orto-toluidina, un metabolita della prilocaina, può causare [[Metaemoglobina|metaemoglobinemia]], che può essere trattata con [[blu di metilene]]. La prilocaina può inoltre essere controindicata in persone con [[anemia drepanocitica|anemia falciforme]], [[anemia]] o [[ipossia]] sintomatica .<ref>{{Cita libro|autorecognome=Patel, Vinod;, 1960-|cognome2=Morrissey, John, MA.|titolo=Practical and Professionalprofessional Clinicalclinical Skillsskills|url=https://www.worldcat.org/oclc/669754018|accesso=2020-09-03|data=2011|editore=Oxford University Press.|pOCLC=267669754018|ISBN=978-0-19-958561-8}}</ref> Pazienti con deficienza [[Pseudocolinesterasi|pseudocolinesterasica]] possono avere difficoltà nel metabolizzare questo anestetico.
Pazienti con deficienza [[pseudocolinesterasica]] possono avere difficoltà nel metabolizzare questo anestetico.
 
==Combinazioni==
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[[Categoria:Anestetici]]