Bastardi senza gloria: differenze tra le versioni

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Contemporaneamente, nel cinema Shosanna e il suo fidanzato Marcel attuano il loro piano: Marcel sbarra la sala e dà fuoco a centinaia di metri di nastri e bobine altamente infiammabili. Nello stesso frangente Zoller ha però deciso di abbandonare la visione del suo film ed andare a trovare Shosanna in sala proiezione. La ragazza è costretta a sparagli alle spalle e, impietosita, gli si avvicina beccandosi a sua volta un paio di colpi mortali sparati a bruciapelo dal ragazzo in fin di vita. La vendetta è comunque servita: il film viene interrotto da una sequenza pre-registrata in cui i nazisti sono avvisati di guardare bene in faccia il volto dell'ebrea che li sta per arrostire. L'intero cinema è divorato dalle fiamme mentre i due Bastardi sparano forsennatamente con i mitra da uno dei palchi accanendosi sui corpi di Hitler, Goebbels e la sua amante Francesca Mondino. Dopodiché, il cinema salta definitivamente in aria. Nel contempo Landa si consegna come d'accordo al tenente Raine ma questi non gli risparmia il suo trattamento di favore e, dopo aver eliminato l'ufficiale tedesco al suo fianco, gli incide una grande svastica sulla fronte (affinché non possa mai nascondere il suo passato). Conclude dunque esclamando sui titoli di coda "Questo potrebbe essere il mio capolavoro!".
 
=== Elementi [[Ucronia|ucronici]]non estorici inesattezze ===
[[Hans Landa]], così come gli altri personaggi e le vicende narrate nel film, sono frutto della fantasia di [[Quentin Tarantino]]. Sebbene gli eventi della pellicola si integrino nel contesto storico dell'occupazione della Francia da parte dei nazisti, la storia si conclude in un modo del tutto estraneo ai fatti reali, in modo [[Ucronia|ucronico]]: [[Adolf Hitler|Hitler]] e [[Joseph Goebbels|Goebbels]] non morirono per mano di soldati ebrei americani, ma si suicidarono rispettivamente il 30 aprile e il 1º maggio del [[1945]], pochi giorni prima della resa della [[Germania nazista]], avvenuta l'8 maggio. Invece [[Hermann Göring]], che nel film assiste alla première e muore nel cinema, fu processato a [[Processo di Norimberga|Norimberga]] e condannato all'impiccagione per crimini di guerra contro l'umanità. Tuttavia si suicidò in cella il 15 ottobre [[1946]] con una capsula di cianuro.
 
Nella prima scena del film, ambientata nel [[1941]], vi è inoltre una singolare inesattezza storica linguisticamente bipartita. Mentre Landa espone al fattore il proprio monologo cita [[Reinhard Heydrich]] parlandone al passato. In realtà l'attentato al ''Boia di Praga'' da parte dei partigiani cechi (che lo portò alla morte per via di complicazioni indirette) si verificò solo nella primavera del [[1942]]. Nella versione originale tuttavia, Landa parla effettivamente di questa figura storica al presente ("Heydrich apparently hates the moniker the good people of Prague have bestowed on him", presunto errore di doppiaggio), ma dato il paesaggio palesemente primaverile-estivo, è probabile che Heydrich dovesse ancora essere nominato governatore del [[Protettorato di Boemia e Moravia]], cosa successa solo a fine settembre del '41.