Yi Sun-sin: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = celebre per le sue vittorie navali sulla marina giapponese nelle [[invasioni giapponesi della Corea (1592-1598)]].
Inizialmente impiegato come ufficiale delle forze di terra, divenne in seguito comandante delle forze navali sinistre nel distretto di Jeolla. Allo scoppio della guerra imjin affrontò la marina giapponese in 23 battaglie navali, uscendone sempre vincitore. La sua visione tattica gli permise di combattere e vincere alcune di queste battaglie (Hansan-do, Pusanpo, Changmumpo, Myongnyang, [[Noryang]]) in condizioni di netta o drammatica inferiorità numerica.
Prendendo spunto da modelli preesistenti, perfezionò quella che è conosciuta come [[Kobukson]] (nave tartaruga).
 
 
Viene considerato l'[[eroe nazionale]] coreano. In una survey condotta dall'università di Soonchunhyang nell'aprile 2005 Yi Sun-sin è stato scelto dal 43.8% dei votanti come la più importante figura della storia coreana
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=== Dall'esercito alla marina ===
Yi Sun-sin riuscì a scalare gradualmente le gerarchie militari del paese. Tuttavia il suo carattere inflessibile e la sua integrità morale lo posero in contrasto con alcuni ufficiali superiori, attirandosene l'antipatia. Nel 1582 uno di questi, Suh Ik, riuscì a farlo degradare.
 
Nel 1583 fu assegnato alla frontiera nord nella provincia dell'[[Hamgyŏng Settentrionale|Hamgyeong]], dove difese il confine dai predoni [[Jurchen]]. Nell'autunno di quell'anno un gruppo di Jianzhou Jurchen passò il confine; dopo averli ingaggiati in combattimento Yi Sun-sin finse una ritirata, conducendoli in un'imboscata dove il loro capo Mu Pai Nai fu catturato e successivamente giustiziato.
 
Nell'agosto 1587 l'ufficiale Yi Il riuscì a farlo imprigionare e poi nuovamente degradare, stavolta al ruolo di soldato semplice ("Baegui Jonggun"). Nel gennaio 1588 Yi Sun-sin partecipò alla campagna condotta dalle forze coreane contro i Jurchen lungo il fiume [[Tumen (fiume)|Tumen]]. La sua condotta in battaglia lo riabilitò parzialmente. Svolse quindi alcuni incarichi amministrativi fino al 1591, quando ottenne una insperata promozione. Infatti nel 1587, in seguito ad un'incursione giapponese nella provincia di Jeolla, si diffuse nel governo coreano il timore di un possibile attacco giapponese. Il Consiglio di Difesa dei Confini deliberò l'importanza di assumere ufficiali capaci su nomina diretta, senza badare all'anzianità. Yi Sun-sin fu raccomandato al re da Ryu Seong-ryong (류성룡; 柳成龍; 1542–1607), in quel momento nella posizione di ''Dochaechalsa;'' Ryu Seong-ryong conosceva Yi Sun-sin da molti anni ed era consapevole delle sue capacità militari. Nel 1591 il re Seonjo autorizzò la nomina di Yi Sun-sin, che a 47 anni divenne comandante delle forze navali sinistre della provincia di Jeolla con il compito di difendere le acque occidentali del sud del paese. Nonostante la scarsa esperienza nella guerra navale, Yi Sun-sin si impegnò per rafforzare le forze di marina al suo comando, focalizzandosi in particolare sull'instaurare una severa disciplina tra i suoi sottoposti. In questo periodo, verosimilmente prendendo spunto da un precedente modello di "nave tartaruga" caduto in disuso, definì la progettazione della celebre ''[[kobukson]].'' Questa fu ultimata il 12 aprile del 1592, appena il giorno prima dell'invasione giapponese''.''
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Tuttavia la marina coreana non era ancora stata del tutto annientata. Nel giugno 1592 Yi Sun-sin ebbe l'ordine di muoversi dalle sue basi e di fronteggiare la marina giapponese. Dopo essersi riunito con le rimanenti forze navali del sud della Corea, l'ammiraglio intercettò e sconfisse tutte le squadre navali giapponesi che riuscì ad individuare. Yi Sun-sin ebbe il merito di comprendere e saper sfruttare i vantaggi delle moderne navi coreane (panokseon), più lente rispetto a quelle giapponesi, ma più resistenti, rapide nella virata e capaci di trasportare un maggior numero di cannoni. Così, mentre i giapponesi preferivano una battaglia navale fondata sull'abbordaggio ed il combattimento ravvicinato, Yi Sun-sin sfruttò le caratteristiche delle sue navi per cannoneggiarli dalla distanza, annullando di fatto la loro capacità di infliggere danno. Negli scontri che seguirono (Okpo, Happo, Chokjinpo, Sachon, Tangpo, Tanghangpo, Yulpo) i coreani sconfissero le navi nemiche senza subire perdite tra le imbarcazioni. Nella battaglia di Hansan-do Yi Sun-sin riuscì con 56 navi ad attirare in mare aperto una flotta di 73 navi giapponesi, circondandola con la sua formazione "ad ali di gru" ed annientandola, ancora una volta senza danneggiare nessuna delle sue navi. Delle 73 imbarcazioni giapponesi, 47 furono affondate, 12 catturate e solo 14 riuscirono a ritirarsi dalla battaglia. L'ammiraglio continuò a riportare una vittoria dopo l'altra, privando di fatto le forze di terra giapponesi in Corea dei rifornimenti provenienti dal Giappone. L'ingresso della Cina nel conflitto e l'impossibilità di rifornire il proprio esercito portò alla tregua del 1594, quando i tre paesi cominciarono a negoziare.
 
Tuttavia la diplomazia si rivelò inefficace e nel gennaio 1597 il Giappone si apprestò a preparare un nuovo sbarco. Un complotto giapponese per mettere Yi Sun-sin contro re Seonjo riuscì nell'intento: il 26 febbraio Yi Sun-sin fu posto agli arresti per aver rifiutato l'ordine del sovrano di attaccare la flotta giapponese nella regione di Busan, zona ritenuta dall'ammiraglio non idonea alle manovre della flotta coreana ed a rischio di imboscate giapponesi. L'ammiraglio fu imprigionato, torturato e nuovamente degradato a soldato semplice sotto il comando del generale Gwon Yul. Il comando della flotta fu affidato a Won Gyun, l'ufficiale che nel 1592 era stato comandante destro della marina di Gyeongsang e non si era opposto allo sbarco giapponese. L'incapacità di Won Gyun di gestire l'intelligence navale coreana, i contraddittori ordini dei comandi militari e l'insistenza del sovrano nel voler mandare la flotta verso Busan portarono al disastro: il 20 agosto 1597 le 150 navi coreane si ritrovarono sovverchiate da centinaia di navi giapponesi. Won Gyun cercò di sfuggire al nemico ma nella notte del 28 agosto 1597 non potèpoté evitare lo scontro; nella battaglia di Chilcheollyang ciò che restava della flotta coreana fu annientato; Won Gyun fu ucciso e solo 12 navi riuscirono a fuggire verso i porti coreani. Re Seonjo restituì subito il comando navale a Yi Sun-sin.
 
[[battaglia di Myeongnyang|'''La battaglia di Myeongnyang''']]
 
Della forza navale coreana creata ed addestrata da Yi Sun-sin tutto ciò che restava erano 13 navi, l'unione tra quelle sopravvissute alla battaglia di Chilcheollyang e ciò che si era riuscito a recuperare altrove. Il morale degli uomini era a pezzi. Quando arrivò l'ordine di sbandare ciò che restava della flotta per unire i marinai all'esercito di terra, Yi Sun-sin si oppose fermamente al comando e ripristinò sommariamente la disciplina tra i suoi uomini. Con le poche barche che gli restavano decise di opporsi ad una flotta giapponese di oltre 330 navi (133 navi da guerra e circa 200 trasporti) che era intenzionata a transitare nello stretto di Myeongnyang. Studiò attentamente il campo di battaglia: il poco spazio a disposizione avrebbe impedito ai giapponesi di accerchiare le sue scarse forze e le vorticose correnti presenti nel posto avrebbero rallentato e complicato le manovre delle barche giapponesi, consentendo ai suoi uomini di cannoneggiarle dalla distanza. Il 26 ottobre 1597 ingaggiò battaglia. Nonostante l'esitazione iniziale dei suoi stessi capitani, che nelle prime fasi della battaglia rimasero a distanza lasciando la nave ammiraglia sola contro il nemico, la [[battaglia di Myeongnyang]] fu uno straordinario successo: 31 barche giapponesi affondarono, 90 furono danneggiate più o meno severamente. Il comandante giapponese Kurushima Michifusa fu ucciso in azione ed il suo corpo esposto sull'albero della nave ammiraglia, causando terrore tra i soldati nemici. Le navi coreane non subirono perdite.
 
=== La morte - [[Battaglia di Noryang|La battaglia di Noryang]] ===
La flotta fu gradualmente ricostruita e rinforzata da un contingente navale cinese alleato. Proprio assieme all'ammiraglio cinese Chen Lien Yi Sun-sin combattècombatté la sua ultima battaglia navale. Il 16 dicembre 1598 la flotta combinata coreana e cinese assaltò quella giapponese che stava ritirando definitivamente le truppe dalla corea. Durante lo scontro Yi Sun-sin fu colpito da un colpo di archibugio giapponese. Per non far precipitare nel panico le sue truppe chiese a chi lo soccorse (tra cui il suo figlio maggiore Song Hui-rip e suo nipote Yi Wan) di non diffondere la notizia della suo morte. Il suo corpo fu sistemato in coperta e Yi Wan indossò l'armatura di suo zio, continuando a suonare il tamburo di guerra e ad illudere tutti della reale sorte di Yi Sun-sin. Solo alla fine della battaglia i suoi uomini vennero a sapere della sua morte.
 
== [[Kobukson]] ==
[[File:Korea-Seoul-War Memorial 2613-06 Turtle Ship.JPG|thumb|Una replica della kobukson vista di poppa esposta al War Memorial di Seul]]
 
 
Yi Sun-sin viene ritenuto inventore della ''[[kobukson]]'' (nave tartaruga), sebbene la nave tartaruga sia nominata in fonti coreane antecedenti. Probabilmente quella di Yi Sun-sin fu un'opera di rinnovamento e perfezionamento di modelli preesistenti, verosimilmente resa possibile anche grazie all'aiuto dei suoi collaboratori; non si può infatti ignorare che al momento della sua nomina a comandante delle forze navali del distretto di Jeolla l'ammiraglio possedeva una limitata conoscenza della guerra sul mare e dell'ingegneria navale.