Lewis Carroll: differenze tra le versioni

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La passione di Dodgson per le ragazze e le bambine (e in particolare per [[Alice Liddell]]), la sua collezione di foto di bambine di [[Oscar Rejlander]], le foto che lo stesso Dodgson scattò e altri elementi della sua biografia hanno da lungo tempo portato alla nascita di teorie sulla sua presunta [[pedofilia]], sebbene pochissimi siano arrivati a suggerire che Dodgson abbia mai oltrepassato i confini dell'amore platonico per le sue giovani amiche.<ref>{{Cita web|autore = Enrica Passalacqua|url = http://www.fornofilia.it/dodgson-in-wonderland-enrica-passalacqua/|titolo = Dodgson in Wonderland.|accesso = 15 novembre 2014|editore = Fornofilia e Filatelia|data = 12 dicembre 2013|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141110191032/http://www.fornofilia.it/dodgson-in-wonderland-enrica-passalacqua/|dataarchivio = 10 novembre 2014}}</ref>
 
L'argomento è controverso. Tra l'altro, le fotografie di bambini nudi non erano rare all'epoca; altri fotografi [[Epoca vittoriana|vittoriani]] che si sono cimentati in questo tipo di opere sono per esempio, oltre a [[Oscar Gustave Rejlander|Oscar Rejlander]], anche [[Julia Margaret Cameron]] e [[Francis Meadow Sutcliffe]]. Il cosiddetto "mito di Carroll" (e di Carroll come pedofilo) iniziò, secondo le ricerche condotte da Karoline Leach, con alcune affermazioni che si trovavano nel saggio ''The Life of Lewis Carroll'' di Langford Reed ([[1932]]). Senza alludere in effetti alla pedofilia, Reed osservò che le amicizie di Carroll con le ragazze terminavano quando queste raggiungevano la [[pubertà]].
 
Al tempo stesso, al "mito di Carroll" si aggiunse l'idea che Dodgson non avesse una reale "vita adulta" e che si trovasse a suo agio solo in un mondo mentale infantile. Quest'ultimo elemento venne in seguito dato quasi per scontato, e il dibattito si concentrò sul fatto se l'ossessione di Carroll per le bambine fosse innocente o morbosa. Morton Cohen, nel suo ''Lewis Carroll, a Biography'' ([[1995]]), scrive:{{citazione|Non possiamo sapere fino a che punto la preferenza di Charles per i bambini nei disegni e nelle fotografie nasconda un [[desiderio sessuale]]. Lui stesso sostenne che tale preferenza aveva motivi strettamente estetici. Ma dato il suo attaccamento emotivo ai bambini e il suo apprezzamento estetico per le loro forme, l'affermazione che il suo interesse fosse strettamente estetico è ingenua. Probabilmente sentiva più di quanto volesse ammettere, anche a se stesso. Certamente, cercò sempre di avere un altro adulto presente quando soggetti prepubescenti posavano per lui.}}