Rivista Abruzzese: differenze tra le versioni

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Dal [[1974]] la [[rivista]] pubblica, come [[editore]], una collana di ''Quaderni'' [[monografia|monografici]], con particolare riferimento alle [[tradizioni popolari]] abruzzesi<ref>Cfr. gli indici ([http://www.rivista-abruzzese.it/htm/quad_ind.htm online] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091113045352/http://www.rivista-abruzzese.it/htm/quad_ind.htm |data=13 novembre 2009 }}) dei ''Quaderni'' di «Rivista Abruzzese».</ref>.
 
== La precedente Rivista abruzzese di Lettere Scienze e Arti ==
Le origini della Rivista risalgono al 1888, quando fu fondata da vari intellettuali del teramano, quali Giacinto Pannella, Francesco Savini e Vincenzo Bindi, nata con il nome di Rivista Abruzzese di Lettere Scienze ed Arti<ref>[http://www.delfico.it/rasla_idx/indici_rasla_000intro.htm/ Rasla]</ref>; dal 1892 sino al 1919, anno della chiusura, fu diretta dal Pannella e vi collaborarono anche Vincenzo Balzano, Carlo Ignazio Gavini e Antonio De Nino. Scopo era uno studio critico moderno, con la collaborazione di archeologi, studiosi di arte e folkloristi, anche extra Abruzzo, del patrimonio abruzzese<ref>Francesco Verlengia, ''Vincenzo Balzano'', 1952, in F. Verlengia, ''Scritti (1910-1966)'', Rivista abruzzese, Lanciano 2007</ref>; altro scopo era l'apoliticità della Rivista.
 
Dopo la chiusura nel 1919, la Rivista cambiò nome, e fu associata ad altre riviste abruzzesi, in cui si distinse il critico d'arte e bibliotecario di Chieti Francesco Verlengia, che la rifondò con il nome semplice "Rivista Abruzzese" nel 1948 a Chieti<ref>vedi la prefazione di Emiliano Giancristofaro a F. Verlengia, ''Scritti (1910-1966)'', Rivista abruzzese, Lanciano 2007</ref>, per poi essere spostata a Lanciano.
==Note==
<references/>