Storia di Cilavegna: differenze tra le versioni

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=== Cilavegna nel XIX secolo ===
 
Durante il nuovo dominio austriaco il comune di Cilavegna si attivò con diverse opere pubbliche: prima fra tutte fu l'appalto (1808) per la costruzione del cimitero vicino alla chiesa di San Martino;<ref name="Rampi103">{{cita|Rampi, 1965|p. 103}}.</ref> fino ad allora infatti il paese non disponeva di un vero e proprio luogo per le sepolture, ma presentava fosse comuni e un piccolo centro vicino alla chiesa parrocchiale.<ref name="Rampi103" /> La nuova struttura fu pensata per accogliere molte salme e per questo venne realizzato in stile "monumentale"; negli anni successivi ci furono ulteriori lavori che aumentarono il numero di cappelle sepolcrali.<ref name="Rampi103" /> Nel 1810, inoltre, il municipio venne spostato nella chiesa di San Rocco, allora in disuso, per poi essere collocato nelle antiche aree del castello (28 dicembre 1900), ceduto al comune per volere degli ultimi eredi dei Taverna.<ref>{{cita|Bergamo, 1995|p. 272}}.</ref>
 
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Successivamente, nel 1815 venne avviata, per ordine di Sua Maestà, la costruzione di un carcere all'interno dell'edificio comunale, protetto a sua volta dalle armi consegnate al sindaco, alle forze dell'ordine, ai segretari e al prevosto.<ref>{{cita|Rampi, 1965|p. 104}}.</ref> Nel 1816 si pensò all'innalzamento del campanile e alla rifondazione e aumento del peso della campane, mentre il 1817 si chiuse con la proibizione della "borsa nera", ovvero un decreto che sanciva il divieto di produrre pane di segale, di [[Melissa officinalis|melissa]] e di mistura al fine di venderlo abusivamente.<ref name="Rampi105" /> Nel 1818 la Lomellina, e con essa Cilavegna, fu riunita ai territori del Vigevanasco e nello stesso anno venne introdotto nel sistema educativo cittadino anche l'insegnamento del [[lingua latina|latino]] ad opera del parroco e del vice-parroco.<ref name="Rampi105" />[[File:Santuario di Sant'Anna (Cilavegna).jpg|miniatura|[[Santuario di Sant'Anna (Cilavegna)|Santuario di Sant'Anna]]]]Durante i primi dell'[[XIX secolo|800]] l'assetto economico del paese iniziò a mutare: furono fondate diverse aziende e parallelamente si registrò un aumento demografico, che si tradusse nella costruzione di nuove abitazioni;<ref name="Rampi106">{{cita|Rampi, 1965|p. 106}}.</ref> questo comportò la necessità di mappare dettagliatamente la rete stradale urbana (furono contate 7 strade comunali), con la conseguente pavimentazione della stessa; venne inoltre inserita la pesa pubblica in quella che ora è piazza Garibaldi, dove rimase fino al 1927, quando venne spostata davanti alla chiesa di Santa Maria.<ref name="Rampi106" />
 
Successivamente, nel 1844/45 fu richiesta la possibilità di aprire due mercati settimanali, uno ogni martedì per [[Triticum|grano]], [[Riso (alimento)|riso]] e [[Allevamento|bestiame]] e uno annuale per i [[Seta|bozzoli di seta]]; la richiesta venne accettata a condizione che il giorno prestabilito fosse il giovedì, affinché il mercato non coincidesse con quello di [[Gravellona Lomellina|Gravellona]]: il primo giorno di fiera fu il 16 aprile 1846.<ref name="Rampi106" />
 
[[File:Scuola elementare di Cilavegna.jpg|sinistra|miniatura|upright=1.2|La scuola elementare di Cilavegna]]
 
Successivamente, nel 1844/45 fu richiesta la possibilità di aprire due mercati settimanali, uno ogni martedì per [[Triticum|grano]], [[Riso (alimento)|riso]] e [[Allevamento|bestiame]] e uno annuale per i [[Seta|bozzoli di seta]]; la richiesta venne accettata a condizione che il giorno prestabilito fosse il giovedì, affinché il mercato non coincidesse con quello di [[Gravellona Lomellina|Gravellona]]: il primo giorno di fiera fu il 16 aprile 1846.<ref name="Rampi106" />
 
Nel 1849 Cilavegna fu testimone degli episodi della [[Battaglia di Novara (1849)|battaglia di Novara]], evento della [[prima guerra d'indipendenza italiana]]; dieci anni più tardi, con la [[seconda guerra d'indipendenza italiana]], la Lombardia fu annessa [[Regno di Sardegna]] e la Lomellina entrò a far parte della provincia di Pavia (1859).<ref name="Bergamo267">{{cita|Bergamo, 1995|p. 267}}.</ref> Con la nascita del [[Regno d'Italia]], a Cilavegna vennero avviati alcuni progetti urbanistici, come la costruzione del canal Cavour (1871) e l'installazione, alla fine del secolo, di 10 [[Illuminazione pubblica|fanali a olio]] per l'illuminazione notturna. In questo periodo, inoltre, venne ristrutturata la facciata del [[Santuario di Sant'Anna (Cilavegna)|santuario di Sant'Anna]] (1889), dopo che l'edificio aveva rischiato di essere abbattuto per gli scavi del canale Quintino Sella (ramo del canal Cavour).<ref name="Grassi" />
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=== Le due guerre mondiali ===
 
Tra la fine del [[XIX secolo]] e gli inizi del [[XX secolo|XX]] si sviluppo il polo industriale della cittadina: la prima pietra fu quella dell'azienda fondata nel 1888 da Pietro Gallo;<ref name="Bergamo199">{{cita|Bergamo, 1995|pp. 199-206}}.</ref> prima di diventare ufficialmente "Manifattura Gallo" (1907), l'azienda contava di pochi telai, i quali però erano azionati dalla sola forza generata dalle turbine idrauliche poste nel canale Quintino Sella;<ref name="Bergamo199" /> successivamente, prese il nome di "Manifattura Rondo S.p.A." (1943).<ref name="Bergamo199" /> Un'altra azienda fu la "distilleria Groppi", fondata nel 1876 da Pietro Groppi e Rosa Bertani e divenuta famosa in alcuni Paesi del mondo per la ''Groppi Soda''.<ref name="Bergamo199" /> Più tardi (1929), venne fondato il calzificio Giudice (Ca.Gi.).<ref name="Bergamo199" />
A causa del fiorire di nuove attività sia artigianali che industriali (circa 1600 unità lavorative),<ref>{{cita|Rampi, 1965|p. 113}}.</ref> il comune dovette aprire nuove scuole per sopperire alla crescita demografica ed economica del paese: per prima ci fu la scuola annuale di avviamento agrario (1920), mentre nel 1929 si diede il via alla costruzione di una [[Scuola primaria|scuola elementare]] di 12 aule all'interno dell'ala nord-ovest dell'ex castello (inaugurata nell'ottobre del 1931 e premiata con medaglia d'oro il 17 maggio 1932);<ref name="Rampi114">{{cita|Rampi, 1965|p. 114}}.</ref> il primo edificio divenne poi un corso di avviamento professionale agrario nel 1929 ed infine [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuola media]] nel 1963.<ref name="Rampi114" /> Per quanto riguarda i servizi offerti dal comune, nel 1912 fu concessa l'autorizzazione alla [[Tram|linea tranviaria]] Mortara-Cassolo, mai realizzata a causa delle strade non adatte, e il 21 maggio 1919 fu realizzato il servizio automobilistico Mortara-Vigevano, in sostituzione della [[Diligenza (carrozza)|diligenza]] a cavalli;<ref name="Bergamo267" /> inoltre, nel 1927 venne installato l'[[impianto telefonico]] e aperto il nuovo [[campo sportivo]] comunale.<ref name="Bergamo267" /> Poco tempo prima venne inaugurato anche il primo oratorio a Cilavegna (1922), sostituito in seguito dalla scuola materna "Celestina Falzoni": esso era gestito da un gruppo di suore missionarie dell'''Immacolata Regina Pacis'', inviate da padre Pianzola per dedicarsi alla formazione di giovani ragazze (per questo l'oratorio era solo femminile);<ref name="Salsa">{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/materiale/documenti/oratorio/30_anni_di_giovinezza.pdf|titolo=Articolo sugli oratori di Cilavegna|autore=Pierangela Salsa|sito=Sito della parrocchia di Cilavegna|editore=Edizioni Tipografia Commerciale - Cilavegna|data=2011|formato=PDF|accesso=19 novembre 2019}}</ref> nel 1939 seguirà l'apertura dell'oratorio maschile (all'epoca "oratorio S. Luigi", poi "Carlo Felice Tappa"), il quale occupò il cortile di fianco alla chiesa parrocchiale (ex chiesa di San Rocco).<ref name="Salsa" />
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=== Dal periodo bellico ad oggi ===
 
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] ci furono diversi lavori pubblici, a partire dalla costruzione di un sistema di [[Fognatura|fognature]] moderno, per proseguire con la modernizzazione degli uffici della banca (venne occupato il vecchio teatro, a sua volta un sostituto dell'ex chiesa di San Cristoforo);<ref name="Bergamo274">{{cita|Bergamo, 1995|p. 274}}.</ref> nel 1962, inoltre, venne costruito l'[[Scuola dell'infanzia|asilo]] "Celestina Falzoni".<ref name="Bergamo274" /> Nello stesso periodo fu migliorato l'edificio che ospitava la scuola media "Pietro Conti" e dal 1965 furono potenziati i lavori nel villaggio "Sereno": fu aperta la strada che collegava il centro con il Villaggio Sociale e, grazie all'aiuto finanziario di [[Mario Pavesi]], venne ultimata nel 1967 "Casa Serena";<ref name="Bergamo274" /> essa consiste in una casa di riposo gestita dall'[[Opera Nazionale Pensionati d'Italia]], voluta dal fondatore della Pavesi per agevolare i suoi operai.<ref>{{cita|Rampi, 1965|p. 118}}.</ref> Successivamente, nel 1977 nacque il primo gruppo scout a Cilavegna e questo richiese la costruzione di un nuovo oratorio che potesse accogliere più persone (inizialmente 90 tra ragazzi e ragazze):<ref name="Salsa" /> nel 1981, quindi, venne ufficialmente aperto l'oratorio "Divina Provvidenza", dapprima composto dal solo convento dei frati domenicani e dalla chiesa di Santa Maria e successivamente ammodernato con nuove aule e campi da gioco (2 campi da calcio e un parco giochi);<ref name="Salsa" /> la vecchia sede dell'oratorio divenne poi la "Casa del Popolo", un centro polivalente a uso ricreativo e dal 1988 sede del "gruppo scout Cilavegna 1".<ref name="Salsa" /> Una nota interessante riguarda la festa dell'asparago, che dal 1964 si tiene tutti gli anni nella seconda domenica di maggio, a celebrazione di una coltura risalente al [[XVI secolo a.C.|XVI secolo d.C.]]<ref name="Bergamo274" />: oltre che per la presenza di bancarelle, essa si caratterizza per la tradizionale sfilata in abiti settecenteschi (a ricordo della famiglia Taverna) e si conclude con la "corsa dei maiali", che vede sfidarsi 4 fantini e i relativi compagni animali affinché si decreti il rione storico vincitore (Dosso, Oropa, Castello o Sant'Antonio).<ref name="Bergamo274" /><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/associazioni-enti/consorzio-produttori-asparagi-cilavegna-con-pa-c-39766-1-e3d25efd1213035d741b323cc5f982e1|titolo=Informazioni Asparago Rosa di Cilavegna|sito=Sito del comune di Cilavegna|accesso=19 novembre 2019}}</ref>