Bernardo Cabrera: differenze tra le versioni

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*[[Bernardo Giovanni Cabrera|Bernardo Giovanni]] (I)
*Timbora (I)
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Nel 1396 morì il re [[Giovanni I d'Aragona]], e gli succedette il fratello minore Martino, e quando questi divenne nuovo [[Sovrani d'Aragona|Re della Corona d'Aragona]], il Conte di Modica lo seguì a Barcellona con le funzioni di consigliere e camerario. Il Re Martino lo rimandò in Sicilia nel 1398 a capo di un'armata e col titolo di capitano generale, per fermare un nuovo tentativo di ribellione che sarebbe stato fomentato da [[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo Moncada, conte di Agosta]] assieme ad [[Antonio Ventimiglia|Antonio Ventimiglia, conte di Collesano]] e [[Bartolomeo d'Aragona|Bartolomeo d'Aragona, barone di Cammarata]]. Il Cabrera entrò in conflitto con [[Sancio Ruiz de Lihori]], ammiraglio del Regno, a cui il Re di Sicilia, aveva conferito ampi poteri politici, e questa situazione portò alla creazione di due fazioni avverse a sostegno dell'uno e dell'altro.<ref>{{cita libro|autore=C. Mirto|titolo=Il regno dell'isola di Sicilia e delle isole adiacenti. Gli ultimi anni e la fine dell'indipendenza del Regno (1392-1412)|editore=Edas|anno=2000|p=109}}</ref>
 
Dopo la morte del re Martino di Sicilia, avvenuta nel 1409 - seguita a quella della moglie Maria del 1401 - le ostilità tra il Cabrera e il Lihori si fecero più forti, poiché entrambi i feudatari miravano ad assumere il pieno dominio nell'isola.<ref>{{cita libro|autore=A. Boscolo|titolo=La politica italiana di Martino il Vecchio re d'Aragona|editore=CEDAM|anno=1962|p=176}}</ref> Martino il Vecchio, ereditando dal figlio il trono di Sicilia, confermò la nuora, la regina [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca di Navarra]] nel "vicariato" concessole dal marito alla partenza per l'impresa sarda e rinnovatole nel testamento. Insieme, nominò gran giustiziere di Sicilia il Cabrera, pregandolo - attraverso l'invio nell'isola nell'agosto 1409 di un suo fiduciario, Giacomo Roure - di mettere da parte ogni rancore personale, per rendersi utile alla Corona in un momento particolarmente difficile.
 
Ma dopo la morte del Re Martino nel 1410, il Cabrera, spinto dalla sua ambizione a voler impadronirsi della Sicilia, dichiarò concluso il vicariato della Regina Bianca sull'isola, e avocò a sè il suo governo in qualità di Gran giustiziere. Questa situazione scatenò un nuovo conflitto, tra il Conte di Modica, sostenuto dal [[borghesia|ceto borghese]], e la Regina, sostenuta dalla [[nobiltà]]<ref>{{cita libro|autore=C. Filangieri|titolo=Femmine di Sicilia. Società e cultura nella storia della Sicilia|editore=Ediprint|anno=1995|p=38}}</ref>, e nel 1411, le forze del Cabrera assalirono lo [[Palazzo Chiaramonte-Steri|Steri]], dove si trovava Bianca, la quale si rifugiò poi al castello di [[Solanto]].<ref>{{cita pubblicazione| autore= A. Flandina| titolo= Indulto concesso a Ximenio de Lerida| opera= Archivio storico siciliano|anno= 1855| editore= Società siciliana per la Storia Patria|p=110}}</ref>
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* {{DBI|nome= CABRERA, Bernardo |nomeurl= bernardo-cabrera|autore= R. Moscati|anno= 1972|pagine= |volume= 15|accesso=24-02-2019}}
* {{cita web|url=https://gw.geneanet.org/frebault?lang=en&pz=henri&nz=frebault&p=bernardo&n=de+cabrera&oc=7|titolo=Bernardo IV de Cabrera|accesso=25-02-2019|lingua=inglese}}
{{Portale|Biografiebiografie}}
 
[[Categoria:Conti di Modica]]