Ermanno di Wartberge: differenze tra le versioni

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Nato in [[Vestfalia]], Wartberge fu un sacerdote cattolico e autore del testo scritto in [[lingua latina]] ''Chronicon Livoniae'', basato sulle vicende che hanno contraddistinto la [[crociata livoniana]] ([[1196]]-[[1378]]).<ref>{{en}}Endre Bojtár, ''[https://books.google.it/books?id=5aoId7nA4bsC&pg=PA123&redir_esc=y| Foreword to the Past: A Cultural History of the Baltic People]'', CEU Press, 1999, ISBN 978-96-39-11642-9, p. 123.</ref> Wartberge si basò su cronache precedentemente redatte ([[cronaca rimata della Livonia]] e [[cronache di Enrico di Livonia]]), documenti in archivio e conoscenze personali.<ref name="tamm351"/>
 
[[File:TeutonicMappa Orderdello Stato dei Cavalieri Teutonici 1410.pngjpg|upright=1.3|miniatura|Mappa che mostra i possedimenti dell'ordine teutonico nel 1410, circa trent'anni dopo la morte di Ermanno di Wartberge]]
 
Poiché le descrizioni diventano più dettagliate sugli eventi dal [[1358]] in poi, gli studiosi hanno ritenuto che Wartberge fosse entrato a far parte dell'[[ordine religioso cavalleresco|ordine cavalleresco]] in quel periodo: diventerebbe così plausibile ritenere come riuscisse a riportare i resoconti storici da testimone diretto.<ref>{{lt}}Batūra, Romas (1996). I. Vilnius: Mokslo ir enciklopedijų leidykla. pp. 417–418. ISBN 5420013533 (http://www.sarmatija.lt/images/stories/Baltu%20religija.pdf {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130821185520/http://www.sarmatija.lt/images/stories/Baltu%20religija.pdf |date=21 agosto 2013 }}).</ref> Basti pensare ai seguenti eventi: nel 1366 fu inviato in missione diplomatica a [[Danzica]] e prese poi parte alle numerose campagne militari effettuate contro i [[Mitologia baltica|pagani]] che risiedevano nel [[Granducato di Lituania]].<ref>{{lt}}Batūra, Romas (1996). Baltų religijos ir mitologijos šaltiniai (PDF). I. Vilnius: Mokslo ir enciklopedijų leidykla. pp. 417–418. ISBN 5420013533 (http://www.sarmatija.lt/images/stories/Baltu%20religija.pdf {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130821185520/http://www.sarmatija.lt/images/stories/Baltu%20religija.pdf |date=21 agosto 2013 }}).</ref> Wartberge fornisce precise indicazioni anche dal punto di vista geografico oltre che storico (il suo fine principale è legittimare le conquiste dei teutonici),<ref>{{en}}Linda Kaljundi; Tuomas Lehtonen, ''[https://books.google.it/books?id=ukwPDQAAQBAJ&pg=PA364&dq=wartberge+chronicles+livonia&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjtiuOR4rPqAhVBqaQKHb-ABgsQ6AEINjAC#v=onepage&q&f=false| Re-forming texts, music, and church art in the Early Modern North]'', Amsterdam University Press, 2016, ISBN 978-90-48-52493-8, p. 364.</ref><ref name="tamm351">{{en}}Marek Tamm; Linda Kaljundi; Carsten Selch Jensen, ''[https://books.google.it/books?id=xkEHDAAAQBAJ&pg=PA351&dq=The+goal+of+Wartberge%27s+chronicle+was+to+demonstrate+the+privileges+of+the+Teutonic+Order+in+Livonia&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjjjLL-47PqAhUDwMQBHQQkDlIQ6AEIJTAA#v=onepage&q&f=false| Crusading and Chronicle Writing on the Medieval Baltic Frontier: A Companion to the Chronicle of Henry of Livonia]'', Routledge, 2016, ISBN 978-13-17-5679-6, p. 351.</ref> alternando dettagli sulle modalità di attacco e di difesa operate dall'ordine a descrizioni paesaggistiche quali quella sulla [[regioni della Lituania|regione storica]] dell'[[Aukštaitija]] nel nord-est della [[Lituania]]. Una copia delle cronache è conservata presso l'Archivio Nazionale di Danzica: l'opera fu pubblicata per la prima volta in età contemporanea nel [[1863]] da Ernst Strehlke nel suo ''Scriptores Rerum Prussicarum''.<ref>{{lt}}Čelkis, Tomas (2009). "Wartbergės kronika". ''[[Enciclopedie lituane|Mažosios Lietuvos enciklopedija]]''. 4. Vilnius: Mokslo ir enciklopedijų leidybos institutas. p. 804. ISBN 5-420-01470-X.</ref> Versioni tradotte in [[lingua lettone]] e [[lingua lituana]] del testo furono poi pubblicate e nel [[1991]] e nel [[2005]].<ref>{{lingue|lt|la}}Petrauskas, Rimvydas (2006). ''Recenzija. Hermanni de Wartberge Chronicon Livoniae / Vartberges Hermana Livonijas hronika'' (PDF). Lituanistica. 1 (65): 73–74. ISSN 0235-716X.</ref>